Timișoara 1989, Timișoara 2023
A 33 anni dalla prima scintilla della Rivoluzione anticomunista, a Timisoara è stato lanciato il programma di eventi per l'anno prossimo, quando la città della Romania occidentale sarà Capitale della cultura europea.
Leyla Cheamil, 19.12.2022, 12:00
Nel 2023, Timișoara sarà Capitale della cultura europea, titolo onorifico conferito dal Parlamento di Strasburgo ogni anno, a partire dal 1985, per portare all’attenzione la ricchezza e la diversità delle culture del vecchio continente. Nel 2007, quando la Romania è entrata a far parte dell’Unione Europea, il titolo è stato condiviso dalla città di Sibiu (centro) e Lussemburgo. D’altronde, Sibiu è stata la prima città romena designata Capitale della cultura europea, diventando da allora sempre più attraente sotto profilo turistico. Nei giorni scorsi è stato lanciato il calendario degli eventi per il 2023, che propone mediamente una trentina di progetti ogni settimana.
L’anno prossimo rappresenta una chance storica per la città, ma anche per la Romania. E’ la chance di trasformarci come città, comunità e Paese. E vorrei, fra anni, guardare indietro al 2023 e dire che questo titolo ha trasformato non solo la vita culturale della città, ma la città stessa, ha detto il sindaco Dominic Fritz.
Oltre 2.500 artisti parteciperanno l’anno prossimo al programma. Centinaia di artisti internazionali arriveranno sui palcoscenici e nelle sale da esposizione della città collocata in riva al fiume Bega. Saranno ugualmente presenti insigniti del Nobel per la letteratura, quali Orhan Pamuk, Olga Tokarczuk, ma anche Peter Slotterdijk, forse il più gettonato filofoso tedesco del momento, in dialogo con Andrei Ujică. Ci saranno spettacoli del coro delle voci bianche Singing Moellenbeek di Bruxelles, della compagnia di danza Chameleon Company di Manchester, della compagnia di teatro Rimini Protokoll, nonchè delle orchestre di Gera e Cologna.
L’atmosfera sarà animata da gruppi di artisti quali The Belfast Ensemble o il piano dell’olandese Joep Beving. Non mancano gli artisti romeni noti nell’intero mondo, presenti in mostre Brâncuşi, Brauner e alla biennale d’arte contemporanea, in concerti diretti da Cristian Măcelaru e Gabriel Bebeşelea, in produzioni del regista Andrei Şerban o nell’installazione di Adina Pintilie, che ha rappresentato la Romania alla Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia.
Intanto, a Timișoara proseguono in questi giorni le manifestazioni dedicate al 33/o anniversario della Rivoluzione anticomunista del dicembre 1989, con spettacoli, proiezioni di cortometraggi nelle scuole, con film realizzati da giovani under 20, concerti, cerimonie religiose, deposizioni di corone. Il segnale della Rivoluzione contro il regime comunista in Romania è partito il 16 dicembre a Timişoara, per estendersi poi nella Capitale e in altre città. Il 20 dicembre sarà celebrato il Giorno della Vittoria, quando Timişoara è stata dichiarata la prima città libera dal comunismo in Romania.