La settimana 17 - 22/04/2023

Tour del presidente Klaus Iohannis nell’America Latina
Il presidente Klaus Iohannis sta facendo un tour in America Latina fino al 26 aprile, con visite ufficiali in Brasile, Cile e Argentina volte a rilanciare le relazioni politico-diplomatiche e i rapporti in diverse aree di interesse. L'Amministrazione presidenziale ricorda in un comunicato che l'America Latina riunisce Stati membri o in via di adesione all'OCSE, con economie emergenti, che contribuiscono o possono contribuire in modo significativo a livello globale alla sicurezza alimentare, energetica o climatica, alla ripresa economica post-pandemia e allo sviluppo sostenibile. I principali obiettivi di queste visite ufficiali mirano anche a presentare le posizioni e le valutazioni della Romania – come Stato membro dell'Unione Europea e della NATO, direttamente confinante con l'Ucraina - in merito alla guerra illegale iniziata dalla Russia nel Paese vicino e al contrasto dei suoi effetti. Il Brasile condanna l'invasione russa dell'Ucraina, ha dichiarato il presidente Luiz Inácio Lula da Silva, alla conferenza congiunta con il presidente Klaus Iohannis. Durante i colloqui, il capo dello stato romeno ha presentato al suo omologo le conseguenze di questa guerra da diversi punti di vista, dalla crisi dei profughi alla crisi alimentare o energetica. Klaus Iohannis ha ribadito che l'Ucraina è vittima dell'aggressione russa, e che la comunità internazionale ha il dovere di sostenere Kiev per vincere questa guerra e liberare il Paese. Da parte sua, il presidente Lula da Silva ha affermato che, oltre alle relazioni politiche e commerciali che il suo Paese ha con la Romania, sono importanti anche le relazioni umane, perché in Brasile vivono più di 40.000 cittadini di origine romena. I due leader hanno adottato anche una dichiarazione congiunta riguardante lo sviluppo delle relazioni bilaterali tra il Brasile e la Romania in diversi settori. La visita in Brasile si è conclusa a Rio de Janeiro, dove il capo dello Stato romeno ha discusso con i rappresentanti delle autorità locali ed è stato firmato un memorandum d'intesa finalizzato alla cooperazione nei campi dell'adattamento ai mutamenti climatici, della conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, nonché della gestione e del monitoraggio delle foreste.

Misure a sostegno dei farmer
Gli agricoltori romeni colpiti dalle importazioni di cereali a basso costo dall'Ucraina riceveranno aiuti pari a 10 milioni di euro dal budget dello stato. Lo ha deciso giovedì il governo di Bucarest. La somma si aggiunge ai 10 milioni di euro stanziati finora dalla Commissione europea. Il denaro sarà concesso ai produttori agricoli del settore cerealicolo per le spese sostenute per lo stoccaggio della propria produzione di grano del raccolto dell'anno scorso nei propri stabilimenti o presso terzi. Gli agricoltori rumeni, che hanno recentemente protestato, accusano perdite per oltre 200 milioni di euro, a causa delle importazioni di grano dall'Ucraina, che sono più economiche di circa 100 euro per tonnellata. Nel frattempo, la Commissione Europea ha annunciato un secondo pacchetto di sostegno per gli agricoltori, di 100 milioni di euro, denaro che sarà diviso tra cinque Stati colpiti: Polonia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Slovacchia. La Romania è rimasta l'unico Paese confinante con l'Ucraina che consente ancora l'importazione di cereali ucraini. Polonia, Ungheria e Slovacchia hanno vietato l'ingresso di grano dall'Ucraina per proteggere i produttori locali, e la Bulgaria introdurrà una misura simile tra pochi giorni. L'Ungheria ha inoltre vietato le importazioni di miele e di alcuni prodotti a base di carne dall'Ucraina fino al 30 giugno. Da Bruxelles la Commissione Europea ha chiesto ai quattro Stati di rinunciare a tutte le misure restrittive prese singolarmente, misure considerate da Bruxelles illegali e contrarie al trattato di adesione, ma anche all'accordo di associazione concluso tra l’UE e l’Ucraina.

Mozione semplice contro il ministro dell’Agricoltura
La mozione semplice contro il ministro dell'Agricoltura, Petre Daea, è stata bocciata dai deputati. Gli iniziatori, USR e la Forza della Destra, avevano rimproverato a Petre Daea di essere direttamente responsabile dell'aumento dei prezzi degli alimenti di base, ma soprattutto di non aver ottenuto fondi europei sufficienti per gli agricoltori romeni colpiti dalle importazioni di grano dall'Ucraina. Il ministro dell'Agricoltura ha smentito le accuse e ha ricordato che il suo intervento nella gestione della crisi generata dai cereali a buon mercato provenienti dall’Ucraina ha portato alla distribuzione dei primi fondi europei di sostegno agli agricoltori. Petre Daea ha precisato che le accuse non si basano su dati reali, il dialogo con i rappresentanti della Commissione Europea è stato continuo, sostenuto e svolto per offrire sostegno ai farmer, mentre per quanto riguarda le sovvenzioni di quest'anno, non c'è alcun rischio che i farmer non li ricevano in tempo.

Medaglie per gli atleti romeni
La Romania ha finito al primo posto i Campionati Europei di Sollevamento Pesi in Armenia - gara di qualificazione ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 - con 14 medaglie: 9 d'oro - tre ottenute da Mihaela Cambei (categoria 49 chili), tre da Andreea Cotruţa (categoria 55 chili), e tre vinte da Loredana Toma (categoria 71 chili), tre d’argento - di cui due vinte da Cosmina Pană categoria 45 chili (stile strappo e totale), e una da Valentin Iancu alla categoria 55 chili (stile slancio), rispettivamente due medaglie di bronzo - vinte da Valentin Iancu nella categoria 55 chili (stile strappo e totale). La Romania ha partecipato con una delegazione di nove atleti, tre ragazzi e sei ragazze, con l'obiettivo di vincere quattro medaglie e sei classifiche tra il quarto e il sesto posto. Sempre questa settimana, le atlete romene hanno ottenuto ottimi risultati e medaglie ai Campionati Europei di Lotta a Zagabria, in Croazia.