Chiesa e popolo, bilancio centenario
Oltre all'attuale attività liturgica o di assistenza religiosa, la Chiesa Ortodossa Romena svolge anche un'ampia attività socio-filantropica a sostegno delle persone svantaggiate o con le problematiche più diverse.

Roxana Vasile, 12.03.2025, 19:32
Il 2025 è stato dichiarato dal Santo Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena Anno di Omaggio al Centenario del Patriarcato Romeno. Una legge in questo senso è stata adottata anche dal Parlamento di Bucarest. Infatti l’anniversario è doppio! Sono trascorsi 100 anni dall’elevazione della Chiesa Ortodossa Romena al rango di Patriarcato (il 4 febbraio 1925), non prima che la sua Autocefalia fosse riconosciuta 140 anni fa (il 25 aprile 1885). Si tratta, quindi, di un’occasione di grande gioia e festa, ma anche di bilanci centenari.
Oltre all’attuale attività liturgica o all’assistenza religiosa che presta negli ospedali, negli orfanotrofi, nei penitenziari o nelle case di riposo per gli anziani, la Chiesa Ortodossa svolge da tempo anche una vasta attività socio-filantropica a sostegno delle persone svantaggiate o con diverse problematiche. Il consigliere per le questioni sociali del Patriarca della Chiesa Orodossa Romena Daniele, il padre Ciprian Ioniță, rievoca brevemente il passato di questa attività: “È il comandamento del nostro Salvatore Gesù Cristo amare il prossimo e chi ha bisogno di aiuto, e noi, come Chiesa, abbiamo sempre avuto centri socio-sanitari accanto ai monasteri, e recentemente alcuni di essi sono stati accreditati, autorizzati e offrono servizi di qualità alle persone vulnerabili. Subito dopo il 1990 sono nate fondazioni presso la Chiesa: parliamo dell’Associazione Diaconia del Patriarcato romeno, della Fondazione Santa Macrina, della Fondazione Solidarietà e Speranza di Iasi, che possiede anche il più grande ospedale che abbia la Chiesa Ortodossa… Sono tante! Abbiamo una mappa con tutti i servizi sociali, aggiornata, sul sito social-filantropic.patriarhia.ro. Lì troviamo assolutamente tutti i servizi che la Chiesa sta sviluppando in questo momento. Ogni diocesi ha almeno un settore socio-filantropico dove sono presenti un consigliere e degli ispettori diocesani, nonché delle ONG, e il sacerdote che vuole sviluppare un’attività a livello della sua parrocchia può rivolgersi sia alla diocesi per ricevere orientamento, sia a noi, al Patriarcato. Abbiamo anche una Federazione, quella del Patriarcato romeno, che riunisce le più importanti ONG che ha la Chiesa, al momento 27”.
Le azioni della Federazione Filantropica, attraverso le associazioni e le fondazioni che la compongono, non escludono né l’ambiente urbano né quello rurale. Solo che, dato che nelle zone rurali il numero delle persone bisognose è maggiore, anche il sostegno a loro concesso è un po’ più consistente, pari a circa il 60%. Sentiamo il padre Ciprian Ioniță: ʺPosso farvi un esempio di oggi? La Federazione Filantropica ha lanciato una campagna dal titolo “Aiuta un vecchio a sorridere”: aiutiamo gli anziani vulnerabili. E abbiamo ricevuto una richiesta da una parrocchia da qualche parte al confine tra la provincia di Bacău e quella di Harghita… Abbiamo una campagna per offrire consulenza oftalmologica, ma anche occhiali gratuiti. Cosa facciamo? Andiamo con i nostri volontari, consultiamo gli anziani e poi veniamo a Bucarest, facciamo ordinare il tipo di occhiali di cui ogni persona ha bisogno e poi glieli portiamo oppure va il sacerdote. Proprio oggi abbiamo ricevuto una richiesta del genere per 70 persone. Abbiamo delle attività in corso che trovate sulla nostra pagina Facebook, nell’ambiente online… è così che ne è venuto a sapere il sacerdote, mi ha chiamato, gli ho detto di contattare prima il consigliere sociale dell’arcidiocesi di Roman e Bacău, e insieme a lui abbiamo fatto una richiesta, la presentiamo al Patriarca e ovviamente ci darà il via libera”.
La Chiesa aiuta gli anziani: sono loro i beneficiari più numerosi. Ma aiuta anche circa 130.000 bambini messi a dura prova dal destino, madri single, donne vittime di violenza domestica, malati che non possono permettersi cure mediche a caro prezzo, che non hanno nulla da mettere sul tavolo o che necessitano di consulenza, ad esempio disoccupati o tossicodipendenti. Il Consigliere del Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena ci ha detto: “La Federazione Filantropia è un fornitore di formazione e abbiamo un corso di specializzazione nella consulenza sulla dipendenza. Inizialmente pensavamo che sarebbe stato utile che i nostri confratelli sacerdoti conoscessero questa parte, ma nel frattempo abbiamo ricevuto tantissime, tantissime richieste da parte di insegnanti o di persone che lavorano in alcuni centri di contrasto della dipendenze e affrontiamo, in questo corso, tutti i tipi di dipendenza: da alcol, dipendenze digitali, tossicodipendenze… E’ un corso che, ultimamente, è molto apprezzato. I corsi vengono tenuti da coloro che vogliono aiutare le persone che si trovano in una situazione di dipendenza, ma abbiamo avuto anche un corso a Târgu Mureș, circa due anni fa, in cui c’erano persone che avevano superato la dipendenza e volevano fare questo corso per poter aiutare coloro che si trovano in simili situazioni.ʺ
Il corso finalizzato al contrasto delle dipendenze esiste dal 2022 e grazie ad esso sono state formate finora circa 500 persone. Di grande interesse sono anche i corsi di specializzazione o di formazione professionale. Ad esempio, in futuro la Chiesa Ortodossa Romena vuole sviluppare una propria rete di assistenti domiciliari. Su questo progetto, ma anche su altri, il sacerdote Ciprian Ioniță: “Riteniamo che gli anziani siano molto vulnerabili e abbiano bisogno di aiuto, e per questo vogliamo formare una rete di assistenza domiciliare a livello di tutto il Patriarcato, soprattutto perché, col passare del tempo, le statistiche mostrano che la Romania sta diventando un paese piuttosto invecchiato e, in qualche modo, veniamo in aiuto di queste persone. È uno dei progetti, diciamo, del prossimo futuro. Sono stati presentati diversi progetti anche per i bambini. Abbiamo avuto progetti e ne avremo altri nel settore dell’ecologia. Abbiamo avuto iniziative nella Chiesa Ortodossa Romena insieme alla Repubblica Moldova. Proprio ieri sono tornato da un corso sulla violenza domestica, a cui ho partecipato come formatore per i sacerdoti della Repubblica Moldova. Abbiamo tanti progetti!ʺ
Non dimentichiamoli e aggiungiamo qui quelli, numerosissimi, destinati ai romeni che vivono all’estero!
“Il secolo di esistenza e di ricca attività del Patriarcato romeno – ha detto il Patriarca Daniele – è stato segnato da molte benedizioni, ma anche da alcune prove difficili”. Qual è la più difficile dal punto di vista dell’attività socio-filantropica? Il consigliere patriarcale Ciprian Ioniță: «La cosa più difficile, a volte, è quando, per mancanza di fondi, un centro chiude e dobbiamo convincere le persone che dipendono dai servizi che abbiamo in quel centro a spostarsi in un altro centro. Ma, grazie a Dio, anche se un centro chiude, probabilmente ne apriranno due. Se, ad esempio, nel 2022 avevamo 767 servizi, quest’anno ne abbiamo 100 in più – 867”.
Il consigliere per le questioni sociali del Patriarca della Chiesa Ortodossa Romena, il padre Ciprian Ioniță, è coautore di un libro di bilancio sull’attività socio-filantropica centenaria della Chiesa Ortodossa Romena. Apparirà in ottobre, quando l’Anno di omaggio al Centenario del Patriarcato romeno culminerà con la grande consacrazione della Cattedrale Nazionale a Bucarest.