Il pericolo degli incendi boschivi
Le autorità romene esortano alla responsabilità, in seguito agli incendi boschivi che hanno provocato vittime.

Mihai Pelin, 10.03.2025, 13:47
I forti incendi boschivi degli ultimi giorni, che interessano una vasta zona della Romania, hanno provocato la morte e il ferimento di alcune persone. Dall’inizio del mese sono scoppiati decine di violenti incendi e il fuoco si è avvicinato anche a molte abitazioni in diverse zone. Le autorità hanno portato sul terreno impressionanti mezzi e personale per domare le fiamme. I vigili del fuoco sono stati aiutati dal personale di altre strutture per spegnere gli incendi, alcuni scoppiati in zone difficilmente raggiungibili. Loro sono stati coinvolti in interventi su larga scala in decine di località di sette province. Sono intervenuti, insieme ai vigili del fuoco, i soccorritori alpini, i piloti del Ministero dell’Interno e della Difesa.
I due elicotteri Black Hawk dell’Ispettorato Generale dell’Aviazione hanno effettuato decine di lanci in cui hanno gettato più di 77 tonnellate di acqua per spegnere gli incendi, mentre un altro elicottero ha effettuato una missione di ricognizione. Contemporaneamente, un aereo Spartan del Ministero della Difesa ha agito in supporto alle forze di intervento, per spegnere gli incendi. Le autorità esortano alla responsabilità e chiedono alla gente di smettere di bruciare le piante nei terreni agricoli. Allo stesso tempo, le autorità richiamano l’attenzione sul fatto che la situazione è grave: a gennaio sono bruciati 650 ettari, il mese scorso altri 4.400 ettari e questo mese, solo nei primi otto giorni, sono bruciati 4.600 ettari. In soli tre giorni si sono verificati più di 300 incendi. Secondo il capo del Dipartimento per le Situazioni di Emergenza, Raed Arafat, solo le persone sono responsabili di queste distruzioni. Raed Arafat ha spiegato che gli incendi non sono scoppiati a causa di fenomeni meteorologici: È chiaro che in questo momento non possiamo attribuire questi incendi boschivi all’aumento delle temperature o ai fulmini. Possiamo solo attribuirli alle azioni intenzionali di alcune persone, che sono abituate a farlo da molto tempo, oppure lo fanno intenzionalmente solo per cercare di ripulire alcuni campi o dare fuoco a un’area dove c’è vegetazione secca, motivo per cui consideriamo la maggior parte di essi come il risultato di azioni intenzionali.
D’altra parte Raed Arafat ha lanciato un appello alle autorità locali affinché spieghino alla popolazione il pericolo degli incendi boschivi, anche con l’aiuto dei sacerdoti. La loro prevenzione non solo protegge la natura, ma contribuisce anche alla sicurezza della comunità, affermano le autorità. I vigili del fuoco militari ricordano ai cittadini che bruciare la vegetazione secca è vietato dalla legge. Il mancato rispetto delle disposizioni legali costituisce un reato e viene punito con multe fino a 15.000 lei (circa 3.000 euro) per le persone fisiche e fino a 100.000 lei (circa 20.000 euro) per le persone giuridiche. Inoltre, gli agricoltori che non rispettano il divieto di incendio potrebbero perdere i pagamenti diretti o annuali a cui hanno diritto. In alcuni casi, possono essere esclusi dal sostegno finanziario per uno o più anni consecutivi.