Vacanze in montagna, a Zărnești
La maggior parte dei turisti visita la cittadina montana Zărnești per la fauna selvatica e per osservare gli animali della foresta, soprattutto i grandi carnivori, grazie alle agenzie specializzate che organizzano visite guidate.
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Daniel Onea, 25.02.2025, 16:25
La maggior parte dei turisti visita la cittadina montana Zărnești per la fauna selvatica e per osservare gli animali della foresta, soprattutto i grandi carnivori, grazie alle agenzie specializzate che organizzano visite guidate. Ma qui esistono anche un museo del Parco Nazionale Piatra Craiului, una chiesa costruita più di cinque secoli fa, un parco avventura e un santuario degli orsi che si stende su 70 ettari, unico in Romania.
Andreea Maria Nuță è una guida alpina. Sei anni fa si è trasferita a Zărnești, dove ha fondato un’azienda che promuove il territorio e guida tutti i turisti nei luoghi più interessanti. Zărnești è una piccola città, racconta la nostra ospite, un ex insediamento industriale, dove in passato operavano diverse fabbriche. Oggi è conosciuta soprattutto per la sua natura mozzafiato e per le vacanze speciali che vi si possono organizzare. “Come stazione turistica e come atmosfera è paragonabile alle grandi stazioni turistiche delle Alpi, come Chamonix, ma anche alle località dei Monti Tatra, come Zakopane, in Polonia, quindi in qualche modo è il punto di partenza dei percorsi più belli della Romania. Si trova vicino all’ansa dei Monti Carpazi, alla fine del famoso corridoio montano Rucăr-Bran, che porta dalla Romania meridionale in Transilvania e verso la Romania nordoccidentale, circondato da montagne. Il corridoio passa proprio vicino al Castello di Bran, un po’ fuori dalla strada principale, per un po’ più di pace, ai piedi dei Monti Piatra Craiului e non solo. Quindi, come posizione geografica, penso che Bran abbia la migliore in Romania.”
Da Zărnești si possono percorrere decine di percorsi verso i massicci montuosi più importanti, belli e alti della Romania. Inoltre l’insediamento presenta molte caratteristiche dell’architettura sassone rappresentativa della Transilvania meridionale del XIII secolo, continua Andreea Maria Nuță, guida alpina. “Le case e tutta l’architettura del luogo ricordano le case sassoni, diverse da quelle che si trovano solitamente in Romania. Gli itinerari più vicini sono quelli nel Parco Nazionale Piatra Craiului. Mi piace dire che è il piccolo gioiello dei Carpazi romeni, perché non è una montagna molto grande, ma è fatta di pietra calcarea. Oltre a numerose formazioni rocciose, gole, grotte e archi di tutti i tipi che fanno innamorare i turisti di Piatra Craiului, ci si può anche godere di una luce speciale a seconda dell’ora del giorno. Ad esempio, al tramonto le pareti calcaree si tingono di rosa, all’alba sono di un bianco brillante. È particolarmente bello.”
Tutti i percorsi che portano agli chalet di Piatra Craiului sono sentieri escursionistici, molto belli, attraverso boschi di faggi, abeti rossi o betulle. Inoltre, chi arriva a Piatra Craiului deve mangiare la famosa torta di mele con messaggi segreti, di regola citazioni sulla montagna, molto belle. Nella zona degli chalet, il percorso è più difficile. Gli intenditori lo chiamano “scrambling”. “È una combinazione di escursionismo e arrampicata. Ci sono passaggi attrezzati con catene nelle zone più difficili da percorrere. Ci sono zone esposte, dove bisogna aiutarsi con le mani per andare avanti. Il percorso più spettacolare di Piatra Craiului è ovviamente il percorso in cima. Sono 23 km che richiedono una buona condizione fisica. La migliore raccomandazione per un turista che non è mai stato nella zona di Piatra Craiului, ma vorrebbe vedere la zona in alta quota al di là della foresta, sarebbe Piatra Mică. Piatra Mică, un’altra cima dei Monti Piatra Craiului. È un’anteprima con assolutamente tutti gli elementi che queste montagne hanno da offrire, tra cui fitte foreste. La cima Piatra Mică, di quasi 1.900 m, offre un panorama da sogno a 360 gradi su tutta la zona circostante.”
Zărnești si trova nella cosiddetta Contrada di Bârsa, intitolata ai fiumi che attraversano tutta la zona, racconta la nostra guida alpina, Andreea Maria Nuță. La Contrada di Bârsa e’ circondata da Piatra Craiului, dal massiccio del Făgăraş, le montagne più alte della Romania, dai monti Bucegi, culla dell’alpinismo romeno, e dall’ansa dei Carpazi, tutte queste montagne essendo, in qualche modo, diverse l’una dall’altra. Pertanto, Zărnești può essere la destinazione perfetta per qualsiasi percorso di montagna. Incluso un tour di osservazione della fauna selvatica. “Questo va fatto con una guida specializzata che sappia cercare, seguire, interpretare le tracce che gli animali lasciano non solo sul sentiero, ma anche sugli alberi e in tutto ciò che accade nel bosco. Ma per chiunque la migliore raccomandazione è il santuario degli orsi di Zărnești, Libearty. È un luogo simbolo di ottimismo. Lì, infatti, finiscono gli orsi che per vari motivi non possono più essere rimmessi in libertà, ma non vengono tenuti in gabbia né trattati come allo zoo. È un luogo particolarmente vasto, con molto spazio per gli orsi. Anche se il santuario ospita attualmente 127 orsi, c’è la possibilità che chi entra ne veda pochi, perché il luogo è molto grande e gli orsi vivono lì come nel loro ambiente naturale. I tour con i turisti sono solo due al giorno, in romeno e in inglese, per limitare l’accesso e l’interazione degli orsi con le persone.”
Ma quali sono le impressioni dei turisti? “Ho interagito con tanti turisti stranieri e mi hanno detto che ciò che li impressiona di più in Romania, soprattutto quelli che vengono dall’Europa occidentale, è la vita selvaggia. Abbiamo ancora assolutamente tutti gli animali che hanno bisogno di vivere in questo tipo di clima e di vegetazione. Poi abbiamo ancora foreste vergini e secolari e una grande varietà di flora. La nostra più grande ricchezza resta la risorsa naturale, la flora e la fauna che ancora conserviamo qui. I turisti se ne vanno impressionati, perche’ prima non sapevano che la Romania è un paese così bello con così tante cose da offrire. Alcuni tornano per un altra vacanza.”