Tre anni di guerra in Ucraina
Dopo tre anni di guerra avviata dalla Russia, i termini di una pace in Ucraina non sono ancora chiari.
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Corina Cristea, 24.02.2025, 11:57
A tre anni dall’inizio dell’invasione russa, i leader dell’UE si sono recati a Kiev per esprimere il loro sostegno all’Ucraina, attraverso un vertice dedicato ad una strategia comune di difesa e sicurezza. “Oggi siamo a Kiev perché l’Ucraina è l’Europa. In questa lotta per la sopravvivenza, non è in gioco solo il destino dell’Ucraina. È il destino dell’Europa”, ha dichiarato la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, accompagnata a Kiev dal Collegio dei Commissari, sottolineando la necessità di intensificare gli aiuti militari.
Secondo i dati della Commissione Europea, l’UE e i suoi 27 stati membri hanno sostenuto l’Ucraina negli ultimi tre anni con quasi 134 miliardi di euro, di cui 48 miliardi di assistenza militare. Kiev ha ricevuto un sostegno costante anche da Washington, che però ora, con il secondo mandato di Donald Trump, ha un approccio diverso.
Sabato, il leader della Casa Bianca ha dichiarato che gli Stati Uniti sono vicini ad un accordo con l’Ucraina per quanto riguarda la divisione dei profitti derivanti dai minerali ucraini, nell’ambito degli sforzi volti a por fine alla guerra. Washington vuole riavere indietro i miliardi di dollari concessi come aiuti militari all’Ucraina, per questo chiede terre rare, petrolio o “qualsiasi cosa possiamo ottenere”, afferma Donald Trump.
Sconcertati dall’inaspettato dialogo americano-russo sull’Ucraina, dato che Washington ha avviato colloqui con Mosca per la fine della guerra senza coinvolgere l’UE e neache Kiev, gli europei temono che Donald Trump possa porre fine alla guerra a condizioni favorevoli alla Russia, senza offrire garanzie di sicurezza all’Ucraina.
I successivi incontri a Parigi dei leader europei, organizzati la scorsa settimana da Emmanuel Macron, hanno mostrato, allo stesso tempo, che essi sono piuttosto divisi e non sono riusciti a coagulare una reazione comune all’avvio dei negoziati americano-russi sulla pace in Ucraina. Cosicchè, scrivono le agenzie stampa, “il capo dello stato francese va lunedì a Washington solo a nome del suo paese, senza un mandato europeo, per poter parlare ad una sola voce”.
Giovedì sarà seguito dal primo ministro britannico Keir Starmer, che si recherà alla Casa Bianca per colloqui simili con il presidente americano. Presidente che di recente ha accusato i due leader europei di non aver fatto nulla per porre fine alla guerra in Ucraina.
Presente la scorsa settimana a uno degli incontri di Parigi, il presidente ad interim della Romania, Ilie Bolojan, si è pronunciato per la cooperazione tra i paesi europei e gli Stati Uniti per risolvere la crisi in Ucraina.
“Una pace giusta e duratura in Ucraina può essere raggiunta solo con l’aiuto degli Stati Uniti, partner strategico della Romania”, ha detto da Bucarest anche il premier Marcel Ciolacu, in una prima reazione ufficiale al tema più importante nell’agenda dei leader mondiali.
Il primo ministro romeno si dichiara convinto che, nonostante la dura retorica politica degli ultimi giorni, le azioni volte a porre fine alla guerra avranno successo. Allo stesso tempo, Marcel Ciolacu sottolinea che “i romeni hanno pagato a caro prezzo, economicamente, gli effetti di questo conflitto” e che le aziende romene dovrebbero svolgere un ruolo importante nella ricostruzione dell’Ucraina.