Irregolarità relative alla mostra di Assen
Le autorità romene hanno riscontrato carenze e lacune legislative dopo i controlli effettuati in seguito al furto dei reperti del tesoro da un museo olandese.
![Plakat der Assener Ausstelung Plakat der Assener Ausstelung](https://www.rri.ro/wp-content/uploads/2025/02/Afis-expo-Dacia-Olanda-coif.jpg)
Ştefan Stoica, 10.02.2025, 11:17
La polizia olandese sta cercando di rintracciare i reperti del tesoro romeno rubati il 25 gennaio dal Drents Museum di Assen. I tre sospettati fermati in questo caso sensibile si rifiutano di dire cosa abbiano fatto con gli oggetti rubati, un elmo e tre braccialetti d’oro, mentre un quarto sospettato, identificato dalle autorità, non è stato ancora catturato. Un detective d’arte olandese ritiene che ci sia il 50% di rischio che i ladri abbiano già fuso i reperti d’oro, alimentando l’ansia e i timori della parte romena su come andrà a finire questo caso. Il fatto che la polizia abbia arrestato rapidamente i sospettati fa sperare al detective che i ladri non abbiano avuto il tempo di farlo, ma la loro persistenza nel non dire alla polizia dove si trovano i reperti lo preoccupa, scrive la stampa olandese.
A Bucarest, l’Organo di controllo del primo ministro ha verificato il modo in cui sono stati dati in prestito gli oggetti dal Museo Nazionale di Storia della Romania al Drents Museum, nonchè la maniera in cui si è svolta la mostra. Il rapporto ha evidenziato, da un lato, carenze o lacune legislative in materia di tutela del patrimonio culturale e, dall’altro, scostamenti dal rispetto del quadro giuridico che regola l’esportazione temporanea di beni culturali mobili classificati. Dai controlli è emerso che le misure e le condizioni di sicurezza e protezione antieffrazione proposte dalle entità straniere a cui i beni sono stati prestati non sono state sottoposte ad analisi specializzate.
La situazione è stata causata, da un lato, dalla mancanza di norme stabilite in materia e dalla mancata definizione di attribuzioni specifiche all’interno delle strutture organizzative e degli enti coinvolti nell’approvazione dell’esportazione temporanea. L’analisi delle misure di sicurezza accettate dal Museo Nazionale di Storia per l’organizzazione della mostra temporanea al Drents Museum nei Paesi Bassi, rispetto a quelle stabilite per le mostre di Madrid e Roma, ha evidenziato che sono state meno rigorose, almeno in termini di garanzia della sicurezza con personale specializzato 24 ore su 24.
D’altro canto, gli iter relativi all’organizzazione di una mostra nei Paesi Bassi non hanno fatto l’oggetto dell’analisi e dell’approvazione formale del consiglio di amministrazione del museo. Tale comportamento rappresenta una deviazione dalle norme che regolano l’organizzazione e il funzionamento del Museo Nazionale di Storia della Romania. Non in ultimo, per alcuni di questi beni, l’ultima rivalutazione a fini assicurativi è stata effettuata più di 14 anni fa, sebbene, secondo la norma, tale operazione dovesse essere effettuata ogni 10 anni. L’esito dei controlli è stato comunicato alla Procura presso l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia. In questo contesto, il ministro della Cultura, Natalia Intotero, ha annunciato che proporrà l’inasprimento del quadro legislativo che regola le condizioni per organizzare mostre all’estero.