Romania, tra i mercati immobiliari più accessibili dell’Europa centrale e orientale
La Romania è uno dei mercati immobiliari più accessibili dell'Europa centrale e orientale. Secondo un'analisi specializzata, i prezzi delle case sono aumentati più lentamente dei salari.
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Eugen Cojocariu, 07.02.2025, 10:10
Gli esperti affermano che l’incremento degli stipendi medi più rapido rispetto all’aumento dei prezzi, ha migliorato l’accessibilità degli alloggi in Romania, a differenza di altri paesi della regione, come Polonia, Repubblica Ceca o Ungheria, dove i prezzi e gli affitti hanno registrato crescite significative.
A Bucarest, ad esempio, i prezzi delle case sono aumentati di circa il 50% negli ultimi 5 anni, mentre a Cluj-Napoca (la città più cara della Romania, situata nel nord-ovest) è stato registrato un aumento dell’80%. A titolo di paragone, la maggior parte delle principali città dell’Europa centrale e orientale ha registrato incrementi dell’80-100% nello stesso periodo. Sebbene l’accessibilità degli alloggi in Romania appaia complessivamente favorevole, si riscontrano differenze significative tra i segmenti di mercato.
Le nuove abitazioni, situate in zone attraenti, sono spesso inaccessibili a chi ha uno stipendio medio. Se a ciò si aggiungono i costi del finanziamento, l’accessibilità diminuisce notevolmente a causa degli elevati tassi di interesse. Inoltre, la differenza tra il costo dell’affitto e la rata del mutuo è sempre più evidente, con l’affitto che spesso risulta più vantaggioso.
A Bucarest, l’affitto medio rappresenta circa il 45% dello stipendio mensile, una percentuale notevolmente inferiore rispetto ad altre capitali della regione, come Varsavia o Bratislava, dove si avvicina al 70%. Questo rende l’affitto un’opzione più conveniente rispetto all’acquisto, soprattutto se si considera che il tasso del mutuo è molto più alto dell’affitto di case simili. La Romania resta uno dei paesi con il tasso sui mutui più basso dell’Unione Europea (inferiore al 2% del totale delle abitazioni di proprietà), rispetto al 15% in Ungheria, al 14% in Polonia e al 26% nella Repubblica Ceca.
In tale contesto, a dicembre 2024 in Romania sono stati venduti circa 57.600 immobili, oltre 800 in meno rispetto al mese precedente. Le vendite più numerose sono state registrate a Bucarest (13.250), Ilfov (sud, 3.900) e Timiş (ovest, 3.300). I prezzi delle case sono aumentati del 2,6% nell’eurozona e del 3,8% nell’UE nel terzo trimestre del 2024, rispetto al corrispondente periodo del 2023, dopo che nel secondo trimestre del 2024 i prezzi delle case sono cresciuti dell’1,4% nell’eurozona e del 3% nell’UE, come indica l’Eurostat.
Quattro stati UE hanno riferito cali annuali nei prezzi delle abitazioni nel terzo trimestre del 2024 e 22 aumenti annuali. La Romania ha riferito una crescita annua del 3,9% nel terzo trimestre del 2024, dopo un aumento del 6,8% nel periodo aprile-giugno 2024. Mentre i prezzi delle abitazioni nell’Unione Europea sono aumentati del 3,8%, gli affitti sono cresciuti del 3,2% nel terzo trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo del 2023, secondo l’Eurostat.
Tra il 2010 e il terzo trimestre del 2024, i prezzi delle case nell’Unione Europea sono aumentati del 54% e gli affitti del 26%. In 20 paesi dell’UE per i quali sono disponibili dati, i prezzi delle case sono aumentati più degli affitti. In Romania, l’aumento dei prezzi delle abitazioni è stato superiore al 20%. Tuttavia, dal 2010 al 2024, gli affitti in Romania hanno registrato un incremento superiore al 40%.