Facilitazione di crescita per la Repubblica di Moldova
Gli eurodeputati chiedono un ulteriore sostegno comunitario alla Repubblica di Moldova.
Bogdan Matei, 31.01.2025, 11:37
Analisti e politici occidentali concordano sul fatto che la Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona) sia il più fragile tra i vicini dell’Ucraina invasa dalle truppe russe. La presidente filo-occidentale Maia Sandu e il governo guidato da Dorin Recean riescono, tuttavia, a tenerla a galla, perserverando sulla strada, per nulla facile, dell’integrazione europea, obiettivo che, lo scorso anno, dopo un referendum, è stato incluso anche nella Costituzione.
Bersaglio di una guerra ibrida, orchestrata da Mosca e condita da un’intensa propaganda bugiarda, sottoposta a ripetuti tentativi di destabilizzazione politica, ospitando, anche temporaneamente, numerosi rifugiati ucraini, ai quali deve garantire condizioni di vita, la Repubblica di Moldova non sarebbe riuscita a resistere negli ultimi tre anni senza il sostegno costante della confinante Romania e dell’Occidente in generale.
Giovedì, le commissioni specializzate del Parlamento Europeo hanno adottato la relazione legislativa dell’eurodeputato romeno Siegfried Mureşan (PPE-PNL, nella squadra di governo a Bucarest) sulla Facilitazione per la crescita della Repubblica di Moldova, del valore di quasi due miliardi di euro. La relazione sollecita un aumento del prefinanziamento dal 7%, previsto nella proposta presentata dalla Commissione Europea, al 20% dell’importo totale. Secondo Mureşan, “è importante che questi fondi raggiungano la Repubblica di Moldova il prima possibile, per finanziare strade, ospedali, ponti e modernizzare la pubblica amministrazione”.
Si tratta di misure che portano a un aumento del tenore di vita della popolazione e accelerano l’integrazione europea. Si tratta di misure che aiutano la Repubblica di Moldova a superare più facilmente la crisi economica ed energetica provocata dal nuovo ricatto sulle forniture di gas innescato dalla Federazione Russa”. “L’Unione Europea può essere sicura e stabile solo se anche la Repubblica di Moldova è sicura, stabile e indipendente dal punto di vista energetico. Ecco perché il nostro obiettivo, quello dell’Unione Europea, è quello di aiutare la Repubblica di Moldova a modernizzarsi, svilupparsi e liberarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia”, ha aggiunto l’eurodeputato romeno.
“Dell’importo totale di 1,92 miliardi di euro, 420 milioni saranno destinati alla componente di sovvenzione non rimborsabile per la Repubblica di Moldova, mentre i restanti 1,5 miliardi rappresentano prestiti garantiti con il sostegno dell’Unione Europea”, spiega a sua volta, l’eurodeputato Dan Barna dell’USR, (all’opposizione a Bucarest), relatore RENEW per questo dossier. Il voto dell’Eurocamera apre la strada alla cosiddetta procedura di trilogo tra Commissione, Consiglio e Parlamento Europeo, in cui verrà decisa la forma definitiva della legislazione a sostegno di Chişinău. L’inizio dei triloghi è previsto per febbraio e la plenaria dell’Eurocamera potrebbe dare il voto finale a marzo.