25.01.2025
Economia: Standard & Poor's conferma rating Romania a BBB-, ma abbassa outlook da stabile a negativo/ Repubblica di Moldova - Ucraina: incontro a Kiev tra i presidenti Maia Sandu e Volodymyr Zelensky/ Politica: Consiglio Nazionale straordinario dei liberali per convalidare la candidatura del loro ex leader, Crin Antonescu, come candidato comune della maggioranza alle presidenziali in programma a maggio
Newsroom, 25.01.2025, 16:46
Economia – L’agenzia di valutazione finanziaria Standard & Poor’s ha confermato il rating della Romania a BBB-, ma ha rivisto l’outlook da stabile a negativo. Stando all’agenzia, le ragioni sono legate agli elevati rischi fiscali ed esterni. Per S&P, il contesto politico frammentato e incerto, così come tutte le spese importanti sostenute prima delle elezioni, hanno spinto il deficit fiscale a quasi l’8,7% del PIL, valore di molto superiore al previsto. A Bucarest, il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, ha affermato che il cambiamento della prospettiva di Standard & Poor’s da stabile a negativa dimostra che sono necessarie misure per ridurre il disavanzo. Il ministro ha spiegato che le decisioni del Governo volte a ridurre il deficit e a rafforzare la crescita economica devono essere attuate con rapidità, nella forma già concordata con i partner europei.
Repubblica di Moldova – Ucraina – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che, alla luce della cooperazione del suo paese con la Repubblica di Moldova, Kiev potrebbe sostenere l’intero fabbisogno elettrico dello stato confinante con una riduzione del 30% sul prezzo di consegna. Zelensky ha discusso oggi a Kiev con la presidente della Moldova, Maia Sandu, anche di possibili forniture di carbone verso lo stato confinante. Dal canto suo, Maia Sandu ha accusato la Russia di tentare di seminare il caos economico e sociale in Moldova con lo scopo di insediare un governo filo-Cremlino a Chișinău. La Sandu è arrivata a Kiev nel contesto delle tensioni energetiche in corso in Transnistria, regione separatista filo-russa situata tra i due paesi. Questa striscia di terra di circa mezzo milione di abitanti, che resta fuori dal controllo delle autorità centrali, è stata rifornita gratuitamente dal colosso russo Gazprom, attraverso un gasdotto che attraversa l’Ucraina. Questo paese ha posto fine dal 1° gennaio al contratto che la collegava a Mosca, tagliando così anche le forniture alla Moldova, e quindi alla Transnistria, che ha indetto lo stato di emergenza. Mentre Kiev lotta da tre anni contro l’invasione russa, Chișinău teme una possibile estensione del conflitto sul suo territorio, soprattutto attraverso una destabilizzazione russa della Transnistria. Il resto della Repubblica di Moldova si trova per il momento al sicuro grazie alle importazioni dalla Romania.
Furto museo – Secondo il Ministero degli Affari Esteri di Bucarest, il Museo Nazionale di Storia della Romania e il Ministero della Cultura romeno sono stati informati che presso il Museo di Drents, nel Regno dei Paesi Bassi, dove è in corso la mostra “Dacia! Regno dell’oro e dell’argento”, diversi oggetti esposti sono stati rubati. In base alle prime valutazioni, un’esplosione ha permesso l’ingresso nell’edificio del museo, dove si trovano esposti pezzi del tesoro dacico della Romania. Le autorità hanno riferito che alcuni dei reperti sono stati rubati da autori non ancora identificati. Il Ministero degli Esteri romeno ha informato il Ministero degli Interni e l’Ispettorato Generale della Polizia Romena, allertando le ambasciate romene nei paesi confinanti, per chiedere sostegno alle autorità competenti. Il ministro degli Esteri romeno, Emil Hurezeanu, ha parlato con il suo omologo olandese, Caspar Veldkamp, ribadendo la particolare importanza patrimoniale e simbolica dei reperti. Dal canto suo, la parte olandese ha assicurato un impegno chiaro e urgente, sia sul piano operativo che su quello politico, per risolvere il caso. Nel contempo, la polizia olandese ha attivato il meccanismo di cooperazione transfrontaliera e ha informato l’Interpol.
Elezioni – I liberali si riuniscono domani in un Consiglio Nazionale straordinario per convalidare l’ex presidente del partito, Crin Antonescu, come candidato comune della coalizione al governo in Romania alle elezioni presidenziali di maggio. Con lo stesso scopo, il PSD ha indetto un congresso straordinario il 2 febbraio, mentre l’UDMR si pronuncerà all’inizio della prossima settimana. I due turni delle elezioni presidenziali sono previsti per il 4 e 18 maggio. Finora il sindaco generale di Bucarest, Nicușor Dan, l’indipendente Călin Georgescu e la presidente dell’USR, Elena Lasconi, hanno annunciato la loro intenzione di candidarsi. Gli ultimi due hanno occupato i primi posti nelle opzioni di voto dei romeni nelle elezioni presidenziali svoltesi lo scorso anno. Dopo aver convalidato il primo turno del 24 novembre, la Corte Costituzionale di Romania ha annullato le elezioni il 6 dicembre, sebbene all’estero le votazioni per il ballottaggio fossero già iniziate. La Consulta ha preso la decisione dopo che il Consiglio Supremo di Difesa ha pubblicato un rapporto in cui faceva riferimento a ingerenze esterne nel processo elettorale, azioni non confermate, finora, dalle indagini giudiziarie. Decine di migliaia di romeni hanno protestato per chiedere la ripresa del ballottaggio, che ritengono annullato in modo ingiustificato.
Proteste – Il Governo romeno ha tutta la disponibilità di individuare soluzioni, tenendo conto della tutela del potere d’acquisto della popolazione, ma anche del mantenimento dell’equilibrio macroeconomico. Lo ha dichiarato il capo della Cancelleria del primo ministro, dopo i colloqui con i rappresentanti dei dipendenti che hanno protestato davanti alla sede del Governo. Ieri, migliaia di lavoratori del settore ferroviario, militari a riposo, poliziotti, operai siderurgici, impiegati della metropolitana di Bucarest o pensionati hanno partecipato ad una manifestazione, insoddisfatti dell’ordinanza governativa che all’inizio dell’anno ha congelato qualsiasi indicizzazione o aumento salariale per i dipendenti del settore pubblico. D’altra parte, sempre in questi giorni è stata annunciata anche la riorganizzazione delle istituzioni pubbliche centrali. Secondo il primo ministro Marcel Ciolacu, la ristrutturazione dell’apparato di pubblico rappresenta una delle priorità della maggioranza PSD-PNL-UDMR.
Olocausto – Il 27 gennaio, il ministro della Cultura, Natalia Intotero, rappresenterà la Romania alla cerimonia di commemorazione degli 80 anni passati dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, in Polonia. L’evento, che si svolge sotto l’Alto Patrocinio del Presidente della Polonia, celebra la Giornata Internazionale di Commemorazione delle Vittime dell’Olocausto, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite, e riunisce sopravvissuti, delegazioni ufficiali degli stati e organizzazioni intergovernative. La partecipazione della Romania alla cerimonia del 27 gennaio riflette il suo fermo impegno di mantenere viva la memoria delle vittime della Shoah, a combattere ogni forma di negazione, distorsione, banalizzazione o minimizzazione di questo tragico momento del secolo scorso, nonché a lottare contro antisemitismo, xenofobia, radicalizzazione e incitamento all’odio, promuovendo, allo stesso tempo, il rispetto dei diritti umani fondamentali, sia a livello nazionale che internazionale, precisa il Ministero della Cultura.