15.01.2025
15 gennaio, Giornata della Cultura Nazionale Romena: 175esimo della nascita del sommo poeta Mihai Eminescu / Finanziaria 2025: il primo ministro Marcel Ciolacu, mantenuti obiettivi di deficit del 7% e del 7% del PIL per gli investimenti / Inflazione: Banca Centrale Romena, tasso di interesse di riferimento resta al 6,5% annuo
Newsroom, 15.01.2025, 17:19
Giornata della Cultura Nazionale Romena – In Romania, il 15 gennaio è la Giornata della Cultura Nazionale Romena, che segna la data di nascita del sommo poeta romeno Mihai Eminescu. Questa edizione è tanto più speciale in quanto celebra i 175 anni dalla sua nascita. A Bucarest e nel Paese si svolgono numerosi eventi: conferenze, dibattiti, concerti e mostre, e l’ingresso in molti musei è gratuito. L’Opera Nazionale di Bucarest celebra stasera la Giornata della Cultura Nazionale con uno spettacolo di gala che rende omaggio alla spiritualità romena come manifestazione triadica di Fede, Arte e Identità. Al Museo Nazionale Bruckenthal di Sibiu (centro) si può visitare la mostra “Luceafărul”. Il Teatro Lirico di Iași (nord-est) ha in programma uno spettacolo speciale, mentre al Castello dei Corvino (ovest) è in programma la mostra “Passato, Presente e Futuro”. In occasione della Giornata della Cultura Nazionale, Radio Romania Culturale ha invitato per la prima volta a teatro un’adolescente di Vâlcea (sud). Attraverso questo gesto simbolico, l’unica emittente radio romena dedicata esclusivamente alle arti esorta persone e istituzioni a facilitare l’accesso alla cultura per tutti.
Protesta – In Romania, la Federazione nazionale dei sindacati della cultura e della stampa “CulturMedia” protesta oggi, in occasione della Giornata della cultura nazionale, indossando fasce bianche al braccio, per attirare l’attenzione sul sottofinanziamento della Cultura e sulle disuguaglianze salariali che colpiscono i dipendenti di musei, delle biblioteche e dei centri culturali. La Federazione chiede lo stanziamento dell’1% del PIL per la Cultura, la perequazione degli stipendi dei dipendenti dei musei e delle biblioteche con la griglia applicata alle stesse professioni nel settore dell’Istruzione, l’eliminazione delle enormi sproporzioni salariali tra i dipendenti delle istituzioni dello spettacolo e i dipendenti dei musei e delle biblioteche pubbliche, la concessione di aumenti salariali per il lavoro svolto nei fine settimana e nei giorni festivi, nonché la retribuzione degli straordinari. I sindacalisti chiedono inoltre lo sblocco dei posti vacanti per combattere la carenza cronica di personale nelle istituzioni culturali.
Finanziaria – La Finanziaria 2025 sarà approvata dal Governo romeno entro la fine di questo mese – lo ha ribadito il primo ministro Marcel Ciolacu, dopo aver discusso con il ministro delle Finanze, Tánczos Barna, con tutti i segretari di stato dell’istituzione, nonché con il capo dell’Agenzia delle entrate. Il disegno di legge verrà poi inviato al Parlamento, per l’esame e l’approvazione nella prima settimana della sessione legislativa che inizierà a febbraio. Secondo il primo ministro Ciolacu, l’obiettivo di deficit del 7% stabilito con la Commissione Europea sarà mantenuto, come anche l’obiettivo del 7% del PIL per gli investimenti. Per quanto riguarda le entrate, il primo ministro ha affermato che l’anno scorso c’è stato un aumento del 27% e quest’anno si prevede che raggiungeranno circa il 30%. I principali indicatori della Finanziaria 2025 saranno presentati giovedì nella riunione di Governo. Sempre giovedì l’Esecutivo approverà il calendario delle elezioni presidenziali.
Tasso d’interesse di riferimento – Il Consiglio di Amministrazione della Banca Centrale romena ha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento al 6,5% annuo. Inoltre, la Banca centrale ha deciso di mantenere il tasso di interesse per la linea di credito al 7,50% annuo e il tasso di interesse per i depositi al 5,50% annuo, oltre a mantenere gli attuali livelli di riserva minima obbligatoria per le passività in lei ed in valuta estera degli istituti di credito. L’anno scorso, la Banca Centrale ha abbassato il tasso di interesse di riferimento due volte, a luglio, dal 7% annuo al 6,75% annuo, e in agosto al 6,5% annuo. Il tasso di interesse di riferimento è rimasto invariato rispetto a gennaio 2023. Secondo la banca, negli ultimi tre mesi del 2024 il tasso annuo di inflazione è aumentato più di quanto previsto ed è salito al 5,14%, a dicembre, dal 4,62% a settembre. La banca stima che l’inflazione diminuirà nel primo trimestre del 2025, ma registrerà valori più alti di quanto precedentemente previsto. Incertezze e rischi significativi legati all’evoluzione dell’inflazione derivano dalla futura condotta della politica fiscale e sui redditi, nelle condizioni di attuazione del pacchetto di misure fiscali e di bilancio recentemente approvate dal Governo ai fini del consolidamento fiscale, ma anche dalla situazione sul mercato del lavoro e dalla dinamica dei salari. Allo stesso tempo, in un contesto di tensioni geopolitiche, continuano ad essere associate significative incertezze all’evoluzione dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari, nonché alla futura evoluzione del prezzo del greggio, affermano gli esperti della banca.
Fascicolo “Marcia dei minatori 1990” – L’ex primo ministro romeno Petre Roman si è presentato oggi alla Procura generale per essere ascoltato nel caso della “Marcia dei minatori del giugno 1990”, in cui è accusato di aver commesso crimini contro l’umanità. Egli nega qualsiasi coinvolgimento. In questo fascicolo sono processati, tra gli altri, anche l’ex presidente romeno Ion Iliescu e l’ex direttore dell’Intelligence Virgil Măgureanu. La Procura dovrà rifare le indagini su questo fascicolo, dopo che le prove raccolte dagli inquirenti sono state dichiarate nulle in tribunale. Inizialmente, Ion Iliescu era stato rinviato a giudizio per crimini contro l’umanità, insieme a Petre Roman e Virgil Măgureanu, ma nel dicembre 2020 l’Alta Corte di Cassazione e Giustizia ha deciso di restituire il fascicolo alla Procura militare, affinchè rifacesse le indagini da zero. I pubblici ministeri militari hanno sostenuto che, l’11 e il 12 giugno 1990, le autorità statali hanno deciso di lanciare un attacco violento contro i manifestanti in piazza dell’Università a Bucarest, che si militavano per la democrazia e la rimozione degli ex funzionari comunisti dalle cariche pubbliche. Le forze del Ministero dell’Interno, del Ministero della Difesa, dei Servizi segreti romeni, nonché migliaia di minatori sarebbero stati coinvolti illegalmente in questo attacco. Le violenze hanno provocato 4 morti, centinaia di feriti, arresti illegali e distruzioni.
Moldova – La presidente della Repubblica di Moldova (a maggioranza romenofona, confinante con la Romania), Maia Sandu, ha accusato la Federazione Russa di voler provocare una crisi politica nella Repubblica di Moldova interrompendo la fornitura di gas naturale alla regione separatista della Transnistria. Martedì, Maia Sandu ha convocato il Consiglio Supremo di Sicurezza per discutere la situazione nel settore energetico. Maia Sandu ha richiamato l’attenzione sul fatto che l’amministrazione della regione separatista transistriana, che si trova ad affrontare una crisi umanitaria, ha rifiutato l’aiuto offerto da Chisinau, ponendo condizioni per accettare le soluzioni proposte.
Album di Enescu, vincitore „International Classical Music Awards” – L’album, che comprende tre dischi con opere del compositore romeno George Enescu (1881-1955), è stato nominato vincitore degli International Classical Music Awards per la “Musica sinfonica”. Si tratta di uno dei premi più conosciuti e apprezzati dell’industria discografica internazionale – secondo il comunicato stampa diffuso mercoledì dall’Istituto di Cultura Romeno. Le opere, eseguite dall’Orchestra Nazionale di Francia diretta dal romeno Cristian Măcelaru e dal Coro di Radio France, sono state presentate in concerto a Parigi, nel luglio 2023. Il primo violino è stata la franco-romena Sarah Nemțanu, konzertmeister dell’Orchestra Nazionale della Francia, insignita dal presidente della Romania dell’Ordine al “Merito Culturale” nel grado di Cavaliere. Lo stesso album con opere di Enescu è stato precedentemente premiato con i premi Classica Choc de l’annee 2024 e Diapason d’Or 2024.