Il matematico Gheorghe Țițeica
La storia della scuola romena di matematica inizia verso la fine degli anni 1810, con la fondazione nel 1818 del Politecnico di Bucarest, chiamato all’epoca Scuola tecnica superiore.
Steliu Lambru, 15.01.2025, 11:06
La storia della scuola romena di matematica inizia verso la fine degli anni 1810, con la fondazione nel 1818 del Politecnico di Bucarest, chiamato all’epoca Scuola tecnica superiore. Al Politecnico e presso altre istituzioni di insegnamento universitario vennero formate intere generazioni di ingegneri e di matematici romeni. Una delle personalità emblematiche per lo sviluppo della matematica in Romania fu Gheorghe Țițeica.
Nacque nel 1873, a Turnu Severin, città sulla riva romena del Danubio e si spense a Bucarest nel 1939, a 66 anni. Molto presto manifestò un interesse particolare per la matematica e per le cosiddette scienze forti, ovvero le scienze formali e le scienze naturali basate sul rigore metodologico, l’esattezza e l’oggettività. Fu il primo ad essere ammesso alla Scuola Normale Superiore di Bucarest, il futuro Politecnico, e studiò matematica anche presso la Facoltà di Scienze dell’Università di Bucarest. Tra i professori dell’Università di Bucarest, strinse rapporti più forti con il matematico e astronomo Spiru Haret, il più importante riformatore dell’insegnamento romeno.
Nel 1895 si laureò in matematica e un anno dopo andò a studiare a Parigi. Svolse un’intensa attività matematica e si specializzò in geometria differenziale. Țițeica scrisse sulle reti di uno spazio con “n” dimensioni e introdusse nuove classi di superfici, curve e reti. Formulò “il problema della moneta da cinque lei” oppure il teorema di Țițeica, e i concetti di “superficie Țițeica” e “curva Țițeica”. Si dedicò anche alla popolarizzazione della scienza e all’aumento del livello di insegnamento della matematica in Romania. Una delle sue grandi passioni fu la rivista “Gazzetta Matematica” e fu accanto ai fondatori delle pubblicazioni “Mathematica” e “Natura, rivista scientifica di popolarizzazione”.
Bogdan Suceavă è matematico e scrittore e si occupa di storia della matematica in Romania. Egli ritiene il periodo di formazione di Țițeica nell’Occidente decisivo per il modo in cui il matematico ha immaginato la sua carriera e si è sentito in dovere di proporre ai suoi compatriotti un’educazione scientifica di massimo livello: “I primi decenni della “Gazzetta” sono legati al nome di Gheorghe Țițeica. Egli beneficiò di borse tutta la sua vita. Era orfano di padre e il fatto che, finalmente arrivò a Parigi contò moltissimo per lui e per il modo in cui finanziò i propri studi. Si diplomò a Bucarest e nel 1896, all’arrivo a Parigi, la prima cosa che gli venne raccomandata fu di studiare all’Ecole préparatoire. In quel primo anno incontrò Henri Lebesgue, il quale diventò sei anni dopo il creatore di un capitolo molto importante dell’analisi matematica. Țițeica, avendo la qualità umana che sappiamo che aveva, frequentò due serie di corsi, quelli dell’École préparatoire e quelli dell’École Normale. Nel primo anno fu un inferno. Fece fronte al più alto livello e la domanda che si pone è perché gli era stato raccomandato di frequentare più corsi? Quando uno veniva da Bucarest a Parigi c’era una certa differenza. A luglio 1897, superò in un solo anno gli esami di certificazione nel calcolo differenziale e integrale, meccanica e astronomia. Si piazzò al primo posto di una generazione straordinaria. Ottenne anche una borsa e un’esenzione dal pagamento della tassa. Quest’esperienza contava a livello formativo. Capì molto presto come stavano le cose, come si doveva preparare, a che livello era la scuola francese e quella romena dell’epoca. Ciò succedeva prima del 1900.”
La Romania andava a grande velocità verso l’Occidente e la matematica romena era una delle scienze in grande espansione. E la generazione di Țițeica si proponeva l’obiettivo di ridurre le grandi differenze tra la società occidentale, quella francese essendo il principale modello, e quella romena. Come notava anche Bogdan Suceavă, Țițeica ha incontrato in Francia matematici di spicco e ha imparato da loro tutto quello che ha portato in Romania: “Con chi ha lavorato Gheorghe Țițeica? Ha lavorato con Gaston Darboux, che all’epoca non era solo preside della Facoltà di matematica di Sorbona, era anche l’autore di un trattato di geometria differenziale in quattro volumi in cui il tema unificatore era questo: come scegliere i più adatti punti di riferimento per diversi problemi di geografia differenziale? Era un’intera filosofia la materia che studiava, fu un autore molto influente che aveva moltissimi studenti di talento, e Țițeica fu uno dei più talentuosi. Studiò anche con Henri Poincaré, Edouard Goursat Charles Hermite, Émile Picard, Jules Tannery, Paul Émile Appell, i migliori matematici. Dopo di che, nel 1899, tornò a Bucarest. Scrisse più di 100 opere fino al 1937. Negli ultimi due anni non lavorò più. Cominciò a collaborare con la “Gazzetta” mentre era a Parigi, il concorso della “Gazeta” gli doveva tanto e grazie a lui abbiamo un’ottima radiografia. Gli editoriali che scriveva nel rispettivo periodo descrivevano tutto, anche come si comportavano i candidati agli esami orali. Sono commenti che nessuno pubblicherebbe più oggi, ma che Țițeica, se lo leggiamo con molta curiosità, faceva.”
Gheorghe Țițeica non poteva diventare altro che un docente universitario, membro di accademie e doctor honoris causa di diverse università. Ricoprì anche la carica di presidente della Società di Scienze Matematiche.