23.12.2024
Politica: il presidente Klaus Iohannis designa il leader socialdemocratico Marcel Ciolacu all’incarico di primo ministro/ Parlamento: un socialdemocratico e un liberale alla guida della Camera dei Deputati e del Senato/ Rivoluzione 1989: eventi dedicati al 35/o anniversario della caduta del comunismo in Romania
Newsroom, 23.12.2024, 16:16
Politica – Il capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, ha designato oggi il leader socialdemocratico, Marcel Ciolacu, all’incarico di primo ministro. Il presidente ha dichiarato che la nuova coalizione è pro-europea e ha tutte le chances di continuare l’ottimo percorso della Romania dopo i successi economici indiscutibili e dopo l’ingresso nell’Area Schengen. “Credo che faranno fronte ottimamente ai problemi con i quali sicuramente ci confrontiamo ora: la costruzione del bilancio e il calendario per le elezioni presidenziali”, ha aggiunto Iohannis. Sempre oggi sono programmate le audizioni dei ministri nelle commissioni specializzate, il dibattito nella plenaria del Parlamento e il voto di investitura del Governo. In precedenza, il leader PSD, PNL, UDMR e quello del gruppo delle minoranze nazionali hanno firmato un accordo politico sulla creazione della maggioranza e del Governo. Il presidente del PSD, Marcel Ciolacu, ha dichiarato che il dovere dei firmatari è quello di difendere i valori democratici, il percorso della Romania nell’UE e nella NATO, nonchè i valori e l’identità nazionale. Il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, ha detto che il suo partito ha firmato per un governo stabile, capace di attuare riforme in un periodo difficile. Bolojan ha annunciato che l’ex leader liberale Crin Antonescu è la proposta di candidato comune della coalizione alle future elezioni presidenziali. Il leader dell’UDMR, Kelemen Hunor, ha dichiarato che l’attuale coalizione si propone di conquistare la fiducia della popolazione per superare la crisi politica, e che le prime sfide sono l’adozione della Finanziaria per il 2025 e l’organizzazione delle elezioni presidenziali quanto presto l’anno prossimo. Il deputato Varujan Pambuccian, capogruppo delle minoranze nazionali, diverse da quella ungherese, ha spiegato che la coalizione mira a mantenere la stabilità politica, economica e sociale.
Parlamento – Il deputato Ciprian Serban del Partito Socialdemocratico (PSD) è stato eletto oggi presidente della Camera dei Deputati nel nuovo Parlamento di Romania, risultato dalle elezioni politiche svoltesi il 1 dicembre. Il leader liberale ad interim, Ilie Bolojan, è stato eletto presidente del Senato. Nel Parlamento sono entrati quattro partiti pro-europei – PSD, PNL, USR, UDMR e tre autointitolati sovranisti – AUR, SOS Romania e POT.
Rivoluzione 1989 – In un messaggio in occasione del Giorno della Vittoria della Rivoluzione, il presidente Klaus Iohannis afferma che la Romania “è in bilico” e deve respingere fermamente i tentativi di revisione della storia, che cercano di “macchiare la memoria degli eroi della Romania democratica e mistificare la verità sul regime dittatoriale”. Il capo dello stato ha sottolineato che l’ideale di libertà per il quale si sono sacrificati gli eroi della Rivoluzione è oggi “più vivo e più presente che mai”. In tutti questi giorni, tutto il paese ha ricordato la Rivoluzione e l’aspirazione dei protestatari per la democrazia e il percorso europeo della Romania.
Previsioni crescita – In Romania, la Commissione Nazionale per la Strategia e le Previsioni ha rivisto al ribasso, dal 2,8% all’1% la stima della crescita economica per quest’anno, alla luce di un accelerato declino dell’attività, soprattutto nell’industria e nell’agricoltura. L’unico settore per il quale è stato stimato un impatto positivo è quello dei servizi. Nelle previsioni d’autunno, pubblicate a novembre, la Commissione Europea stimava che l’economia romena registrerà quest’anno un rallentamento economico fino all’1,4%, ma la graduale ripresa della domanda esterna, l’allentamento delle condizioni finanziarie, un consumo privato che ha dimostrato resilienza e un’accelerazione degli investimenti, sosterranno la crescita economica fino al 2,5% nel 2025 e al 2,9% nel 2026.
Frontiera – La Polizia di frontiera romena anticipa un aumento significativo del valore del traffico ai valichi di frontiera, soprattutto al confine con l’Ungheria, poiché molti connazionali che vivono all’estero ritornano per le vacanze natalizie. Più di 3.500 agenti di polizia di frontiera svolgono quotidianamente in tutti i valichi di frontiera attività di sorveglianza e controllo del confine di stato, nonché di prevenzione e contrasto alla criminalità transfrontaliera. Secondo un comunicato stampa della Polizia di frontiera, se la situazione lo richiederà, le corsie di controllo all’ingresso nel Paese verranno integrate fino alla capacità massima consentita dalle infrastrutture esistenti.