35/o anniversario della Rivoluzione anticomunista
In Romania sono state commemorate le vittime della Rivoluzione del dicembre 1989.
Daniela Budu, 23.12.2024, 11:49
Sono trascorsi 35 anni da quando Timişoara diventava la prima città libera dal comunismo in Romania, un momento che scatenò l’ondata di proteste che poi avvolse Bucarest e altre città del paese e portarono alla caduta del regime di Ceauşescu il 22 dicembre 1989. Quest’anno, come in quelli passati, nella città della Romania occidentale le sirene hanno suonato per segnare il momento, e partecipanti alla Rivoluzione hanno ricordato il giorno del 20 Dicembre 1989, in cui oltre 100.000 persone si sono riunite nel centro di Timişoara.
E’ stato un giorno di lutto e alla Cattedrale Metropolitana si è tenuta una messa commemorativa per gli eroi della Rivoluzione. Sono state deposte delle corone davanti alla Cattedrale e messe commemorative si sono svolte nelle chiese della città e al Cimitero degli Eroi. Tre decenni e mezzo dopo lo storico momento, scena politica attuale è stata segnata da turbolenze, e i rivoluzionari di Timişoara dicono che tutto ciò è il risultato del fatto che la società romena non è stata in grado di adempiere a tutti gli ideali del dicembre 1989.
In tutti questi giorni, tutto il paese ha ricordato la Rivoluzione e l’aspirazione dei protestatari per la democrazia e il percorso europeo della Romania. A dicembre 1989, hanno perso la vita 1.142 persone, oltre 3.000 sono rimaste gravemente ferite e diverse centinaia di persone sono state detenute illegalmente e torturate.
In un messaggio in occasione del Giorno della Vittoria della Rivoluzione, il presidente Klaus Iohannis afferma che la Romania “è in bilico” e deve respingere fermamente i tentativi di revisione della storia, che cercano di “macchiare la memoria degli eroi della Romania democratica e mistificare la verità sul regime dittatoriale”.
“La Rivoluzione del dicembre 1989 è stata vissuta con timore, con molta emozione, ma soprattutto con speranza e coraggio, essendo il momento in cui la Romania è rinata e ha mostrato al mondo intero che può creare il proprio destino”, ha affermato il capo dello stato. Klaus Iohannis ha inoltre sottolineato che l’ideale di libertà per il quale si sono sacrificati gli eroi della Rivoluzione è oggi “più vivo e più presente che mai”.
“Non dobbiamo mai dimenticare quanto abbiamo ottenuto da allora e con quanti sforzi, per avere oggi un paese profondamente legato ai valori democratici, considerato un partner affidabile degli alleati dell’Unione Europea e della NATO”, ha sottolineato Klaus Iohannis. Tuttavia, il presidente ha ammonito che i valori e i principi della Rivoluzione del 1989 rischiano oggi di essere messi in pericolo da “discorsi populisti e ipocriti”.
Anche la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha inviato un messaggio in occasione del 35esimo anniversario della Rivoluzione romena, sottolineando il sacrificio della gente che ha lottato per la democrazia. Ursula von der Leyen ha sottolineato che la Romania e l’Europa ricordano il sacrificio dei romeni.
“35 anni fa, i romeni hanno difeso il loro diritto di scegliere il proprio destino. Molti si sono immolati affinché i loro figli potessero essere liberi e vivere in democrazia. Oggi la Romania e l’Europa ricordano il loro sacrificio”, ha detto la presidente della Commissione.