Inflazione in salita a novembre
L'inflazione sale di nuovo in Romania, per il secondo mese consecutivo.
Roxana Vasile, 12.12.2024, 10:59
I servizi postali, la frutta fresca o la margarina erano in cima alla classifica dei rincari in Romania a novembre. Lo rilevano i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica, indicando che il tasso di inflazione annuale è aumentato di nuovo rispetto al mese precedente. Più precisamente, è arrivato al 5,11% del Prodotto Interno Lordo, dal 4,67% a ottobre, raggiungendo un livello simile a quello registrato ad agosto, ma anche a quello osservato a maggio. È l’illustrazione della traiettoria oscillante che l’indicatore ha seguito nel 2024, dopo essere sceso dal 6,61% registrato a dicembre 2023. Quindi, i romeni hanno pagato di più per la frutta fresca – oltre il 6,5%, ma anche per l’energia elettrica – circa il 3,4%.
A novembre rispetto a ottobre, invece, i servizi di trasporto aereo hanno registrato un calo – oltre l’8,2%, seguiti dall’energia termica – quasi il 5%. Una statistica degli ultimi 12 mesi rivela un aumento dei prezzi dei servizi postali, con una crescita media di quasi il 18%, seguiti dalla frutta fresca con oltre il 17%, e dalla margarina con circa il 16%. Rispetto a novembre 2023, i prezzi dei generi alimentari sono aumentati in media del 5% e dei servizi del 7,5%.
L’analista finanziario Adrian Codirlaşu, presidente di CFA Romania, associazione che riunisce i professionisti nel campo degli investimenti, ci offre maggiori dettagli. ʺLa componente dei servizi, se guardiamo tutti i resoconti mensili, vediamo che rimane consistentemente su livelli elevati. Abbiamo avuto aumenti successivi del salario minimo. La maggior parte dei lavoratori, impiegati con il salario minimo, si trovano in questa componente dei servizi, e quindi, in materia di servizi, abbiamo avuto un aumento dei costi, che si riflette poi nei prezzi, come è normale. Da qui arriva questo leggero aumento dell’inflazione. Abbiamo anche un deficit di bilancio elevato. L’elevato deficit di bilancio è inflazionistico. Perché? Quando il Governo emette debito per finanziarlo è come se fosse, praticamente, moneta stampata che serve per comprare beni e servizi, quindi la domanda aumenta e anche i prezzi salgono automaticamente”, spiega Adrian Codirlaşu.
Per il 2025, gli analisti anticipano un’inflazione sempre intorno al 5%, con un valore più elevato possibile all’inizio dell’anno. La Banca Nazionale della Romania ha rivisto al rialzo al 4,9% la previsione di inflazione per la fine del 2024 e prevede che raggiungerà il 3,5% solo alla fine del prossimo anno. Ma la politica fiscale e gli incrementi salariali a livello nazionale, così come, su piano esterno, l’evoluzione delle economie europee, la dinamica del prezzo del petrolio o i conflitti in Ucraina e Medio Oriente generano incertezze.