Gusto, raffinatezza e sociabilità nella Bucarest della prima metà del Novecento
La mostra “Gusto, raffinatezza e sociabilità nella Bucarest della prima metà del Novecento” ospitata presso la Casa Filipescu-Cesianu della Capitale, una delle sedi del Museo del Municipio di Bucarest (MMB) si è proposta di ricostituire un frammento di quotidianità, quello legato al rituale dei pasti dell’élite bucarestina.
Ion Puican, 01.12.2024, 14:15
La mostra “Gusto, raffinatezza e sociabilità nella Bucarest della prima metà del Novecento” ospitata presso la Casa Filipescu-Cesianu della Capitale, una delle sedi del Museo del Municipio di Bucarest (MMB) si è proposta di ricostituire un frammento di quotidianità, quello legato al rituale dei pasti dell’élite bucarestina, segnato da profonde trasformazioni culturali, tra la severa etichetta antebellica e gli atteggiamento sociali più rilassati che hanno caratterizzato il periodo interbellico. Dell’etichetta della società bucarestina all’inizio del Novecento ci ha parlato una delle curatrici della mostra, Andreea Mâniceanu: “Nella prima metà del Novecento, l’etichetta e lo stile di vita dell’élite di Bucarest sono stato caratterizzati da vari elementi, come l’influenza occidentale, poiché gran parte dei membri dell’élite di Bucarest aveva studiato all’estero, soprattutto in Francia, il che ha portato a un’adozione delle maniere e dello stile di vita occidentale. La moda, l’architettura e i costumi sociali riflettevano queste influenze.”
Andreea Mâniceanu ci ha parlato anche del modo di vestirsi dell’epoca: “L’élite di Bucarest prestava particolare attenzione ai vestiti. Gli uomini indossavano abiti eleganti, che andavano molto di moda, ispirati alle tendenze dell’Europa occidentale, mentre le donne indossavano vestiti eleganti, spesso creati dalle case di moda. In più, le feste e i ricevimenti erano occasioni importanti per esibire questa eleganza.”
La mostra presenta al pubblico anche il modo in cui viveva l’élite di Bucarest nella prima metà del XX secolo, dal punto di vista degli spazi abitativi o della vita sociale: “Le residenze dell’élite di Bucarest nella prima metà del Novecento erano spesse situate in zone centrali come Calea Victoriei oppure Cotroceni, ed erano caratterizzate da uno stile architettonico eclettico, che abbinava elementi Neoclassici, Art Nouveau o dello stile Neo-romeno. I membri delle élite partecipavano a balli, ricevimenti e pranzi organizzati presso il Palazzo Reale o in altre residenze sontuose. Caffetterie, club e ristoranti di lusso come Capșa, erano luoghi di incontro per politici, aristocratici e artisti. … La mostra “Gusto, raffinatezza e sociabilità” esplora la transizione e le influenze reciproche tra lo stile di vita e lo spazio abitativo nel periodo ante-bellico e interbellico, mettendo l’accento sulla dinamica tra esterno e interno.
Nel periodo antebellico, lo stile di vita aristocratico era definito dall’opulenza e da una raffinatezza manifestata nell’architettura e nell’arredamento interno delle case. C’era una forte influenza dell’ambiente esterno, soprattutto per quanto riguarda il design degli interni ispirato a modelli occidentali e a correnti artistiche come il barocco. Le case riflettevano uno stile di vita orientato verso lo spettacolo e lo status sociale, e gli spazi interni erano concepiti per fare colpo sugli ospiti. I mobili, le decorazioni e i materiali utilizzati nelle case antebelliche esprimevano questo rapporto di continuità tra l’imponenza esterna e quella interna. Tramite questa alternanza tra la dinamica esterno-interno e interno-esterno, la mostra sottolinea il modo in cui i cambiamenti sociali ed economici dei due periodi influiscono sulla percezione e l’organizzazione dello spazio domestico nel periodo antebellico. Lo spazio interno era una riflessione del mondo esterno, delle gerarchie sociali e dell’etichetta, mentre nel periodo interbellico i cambiamenti degli interni nella vita quotidiana e nelle preferenze estetiche cominciano a modellare il modo in cui viene percepito e organizzato lo spazio esterno.”
Andreea Mâniceanu ci ha parlato anche della vita culturale dell’epoca: “L’élite bucarestina aveva uno stretto legame con il mondo culturale. L’opera, il teatro e le mostre d’arte erano apprezzate da questa classe sociale. In più, i patrocini all’arte e alla letteratura erano un modo in cui le élite manifestavano il proprio prestigio.”
Come presenta la mostra ospitata presso la Casa Filipescu-Cesianu la dinamica delle trasformazioni nella società bucarestina nella prima metà del Novecento?: “In questo modo, la mostra “Gusto, raffinatezza e sociabilità nella Bucarest della prima metà del Novecento” trasmette il messaggio di un’evoluzione da una società centrata sullo status e lo spettacolo a una funzionale, individualista, dove l’intimità e il confort personale cominciano ad avere la precedenza sull’ostentazione e la grandezza sociale.”