Preoccupazioni per la Romania
Partner strategici della Romania e analisti economici non nascondono la preoccupazione per la traiettoria del paese dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali.
Ştefan Stoica, 06.12.2024, 10:55
Considerata un partner essenziale nell’architettura di sicurezza euro-atlantica, grazie alla sua posizione strategica sul fianco orientale della NATO, e una voce ferma in un’Unione europea pienamente impegnata ad aiutare l’Ucraina aggredita, la Romania non solo non ha deluso, ma non ha offerto, finora, nemmeno il minimo motivo di preoccupazione. Le cose sono drammaticamente cambiate dopo il primo turno delle elezioni presidenziali, vinto da un indipendente promosso copiosamente su TikTok, un detrattore della NATO e dell’UE, ammiratore della Russia di Putin e di alcune figure tenebrose del periodo tra le due guerre, fascisti antisemiti, promotore della nazionalizzazione delle risorse e di un’economia autarchica.
Il suo successo non è stato casuale: i servizi segreti hanno dimostrato ulteriormente gravi ingerenze nel processo elettorale e il fatto che la Russia sta conducendo una guerra ibrida contro lo stato romeno. Gli Stati Uniti hanno espresso preoccupazione in riferimento ai rapporti sul coinvolgimento della Russia nelle elezioni. Il Dipartimento di Stato ha ammonito che l’allontanamento della politica estera romena dalle sue alleanze occidentali avrebbe un grave impatto negativo sulla cooperazione in materia di sicurezza con gli Stati Uniti. Il segretario di stato Antony Blinken ha detto che le autorità romene hanno rivelato uno sforzo russo su larga scala e ben finanziato per influenzare le elezioni presidenziali.
Sei ex ambasciatori americani a Bucarest hanno trasmesso un messaggio ai romeni, esprimendo la loro preoccupazione per il fatto che la Romania è stata target di un massiccio attacco informatico e sui social media, orchestrato da un attore statale. Nella lettera Alfred Moses, James Rosapepe, Michael Guest, Nicholas Taubman, Hans Klemm e Adrian Zuckerman si dichiarano fiduciosi che il popolo romeno considererà questi attacchi da parte di alcuni stati autoritari come colpi di stato falliti e non permetterà loro di erodere la vicinanza che gli Stati Uniti hanno sempre avuto con la Romania.
“La Romania non ha un amico migliore degli Stati Uniti, e gli Stati Uniti apprezzano profondamente questa relazione. Insieme, i popoli della Romania e degli Stati Uniti raggiungeranno la pace, la democrazia e la prosperità”, si legge nella lettera. Anche Berlino ha reagito: “I rapporti delle autorità romene mostrano che la disinformazione russa sta influenzando le elezioni presidenziali in Romania: Putin vuole dividerci e minare l’unità all’interno dell’UE e della NATO. Ma l’Europa resta forte. Insieme proteggeremo le nostre democrazie dalle minacce ibride”, ha trasmesso il Ministero degli Esteri tedesco.
Questo contesto elettorale teso e le incertezze hanno diminuito anche la fiducia degli analisti nell’economia romena. L’indicatore di fiducia macroeconomica dell’Associazione CFA Romania è calato a novembre di 13,5 punti, raggiungendo il valore di 31,4 punti, il livello più basso registrato da luglio 2020, durante la pandemia, fino ad ora, in un contesto di incertezza politica estremamente elevata e di un forte aumento dell’avversione al rischio degli investitori, ha sottolineato il presidente dell’associazione Adrian Codirlaşu. L’analista ha spiegato che si anticipa un leggero aumento dell’inflazione, intorno al 5% nel prossimo anno, tassi d’interesse più alti sui prestiti dello stato e un lieve deprezzamento della moneta nazionale, il leu.