Preparativi per la Festa Nazionale
Il 1 dicembre, i romeni celebrano la loro Festa Nazionale.
Bogdan Matei, 29.11.2024, 12:08
In Romania si avvicina una domenica elettorale impegnativa. I cittadini sono attesi di nuovo alle urne per scegliere, questa volta, i senatori e i deputati. Inoltre, l’Ufficio Elettorale Centrale dovrebbe annunciare in serata il risultato del riconteggio dei voti del primo turno delle elezioni presidenziali del 24 novembre. Una tensione politica senza precedenti in 35 anni di democrazia romena post-comunista minaccia di eclissare un presunto giorno di concordia, quando si celebra quello che la storiografia ha consacrato come la Grande Unione di tutti i romeni.
Come istituzione apolitica, l’Esercito va avanti con il suo lavoro. La prova generale per la Parata militare dedicata alla Festa Nazionale del 1° dicembre, inizialmente prevista per giovedì, è stata spostata a sabato – rende noto il Ministero della Difesa. Vi parteciperanno circa 2.500 militari e specialisti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Interni, del Servizio Romeno di Informazioni, del Servizio di Telecomunicazioni Speciali, dell’Amministrazione Penitenziaria e dell’Autorità Doganale Romena, con circa 190 mezzi tecnici e 45 aerei.
Accanto ai militari romeni, sfileranno circa 240 colleghi stranieri, in distaccamenti dei paesi alleati: Albania, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti e Turchia. I distaccamenti stranieri comprendono circa 21 mezzi tecnici, compresi aerei da combattimento, precisa il Ministero della Difesa. Per la prima volta, passeranno sotto l’Arco di Trionfo di Bucarest le donne dell’Esercito della confinante Repubblica di Moldova (ex sovietica, a maggioranza romenofona).
Anche le rappresentanze dell’Istituto Culturale Romeno all’estero hanno programmato eventi speciali in occasione della Festa Nazionale. L’ICR Varsavia, ad esempio, insieme al “Festival Internazionale del Film Watch Docs. I diritti umani nel cinema”, invita il pubblico a una retrospettiva romena nella sezione “Documentari di grande formato”, dedicata alle produzioni più importanti del genere. Quest’anno, la sezione è dedicata alla Romania e durerà fino al 1 dicembre. I documentari romeni ricordano alcune produzioni d’archivio degli anni ’60-’70-’80 dello scorso secolo, ma presenta in prima polacca anche una nuova creazione di Radu Jude, uno dei cineasti contemporanei più apprezzati in Polonia.
Diventata festa ufficiale dopo la Rivoluzione anticomunista del 1989, il 1 dicembre segna il completamento, alla fine della Prima Guerra Mondiale, nel 1918, del processo di costituzione dello stato nazionale unitario romeno. Fu allora che passarono sotto l’autorità di Bucarest tutte le province con popolazione a maggioranza romena che si trovavano sotto il dominio dei confinanti imperi multinazionali – zarista e austro-ungarico: Bessarabia (est), Bucovina (nord-est), Transilvania (centro), Banato, Crişana e Maramureş (ovest).