26.11.2024
Elezioni: cambiamenti alla guida dei socialdemocratici e dei liberali dopo l'esito del primo turno delle presidenziali/UE: sessione plenaria dell'Eurocamera a Strasburgo, domani voto finale sulla componenza della nuova Commissione Europea
26.11.2024, 17:03
Elezioni – La direzione del PSD (al governo in Romania) ha deciso che la comunicazione politica del partito sia gestita fino alle elezioni legislative del 1 dicembre da Victor Negrescu. Lo ha annunciato il premier Marcel Ciolacu, il quale si è dimesso dalla carica di presidente dei socialdemocratici, dopo non essere riuscito ad accedere al secondo turno delle elezioni presidenziali. Anche la direzione del PNL, l’altra formazione della coalizione di governo, si è dimessa, a partire dal suo leader, Nicolae Ciucă, arrivato solo al quinto posto al primo turno. Un importante leader locale, Ilie Bolojan, ha assunto la presidenza ad interim dei liberali. Bolojan ha annunciato che il PNL sostiene al secondo turno la filo-europea di centrodestra Elena Lasconi, candidata da parte dell’USR, che l’8 dicembre sfiderà l’estremista filo-russo Calin Georgescu, vincitore a sorpresa del primo turno.
UE – A Strasburgo, gli eurodeputati hanno riaffermato il loro fermo sostegno all’Ucraina, condannando la cooperazione tra la Russia e la Corea del Nord e chiedendo all’Unione Europea di rafforzare il sostegno fornito alle forze di Kiev. Una dichiarazione recentemente rilasciata dai leader dell’Eurocamera invita i paesi comunitari a “intensificare il sostegno all’Ucraina in tutti i modi, anche politicamente, finanziariamente, militarmente, nonchè attraverso aiuti umanitari”. Si ribadisce inoltre che il Parlamento Europeo “sta accanto e sostiene l’Ucraina in tutti i modi possibili fino alla sua vittoria”. A Strasburgo viene discusso anche il tema della piena adesione della Romania e della Bulgaria allo spazio Schengen. Il dibattito si svolge poco dopo l’accordo di Budapest, secondo il quale l’Austria ritirerà il suo veto nel Consiglio per consentire quest’ultimo passo. Sul tavolo anche l’adozione del bilancio dell’Unione per il 2025. Secondo l’eurodeputato romeno Victor Negrescu, uno dei negoziatori, il Parlamento è riuscito ad ottenere per il 2025 un bilancio che supera di 10 miliardi di euro quello di quest’anno. Domani il Parlamento Europeo esprimerà il voto finale sulla componenza della nuova Commissione.
Medici – La Romania ha bisogno di medici di famiglia. Quasi il 20% di coloro che operano in questo settore di attività a livello nazionale sono ultra 70enni, mentre il deficit sale a 1.130 medici, di cui oltre 900 nelle zone rurali. Gli specialisti presenti al dibattito organizzato dall’organizzazione “Salvate i bambini” richiamano l’attenzione sul fatto che nei prossimi anni aumenterà il numero di pazienti che dovranno recarsi in ospedale per farsi visitare da un medico. In Romania più di 300 località non hanno un medico di famiglia. D’altra parte, il numero di abitanti con necessità assistenziale da parte dei medici di famiglia è più alto del 50% nelle zone rurali rispetto a quelle urbane, mentre oltre il 25% dei romeni non sono coperti da un’assicurazione sanitaria sociale.
Festa Nazionale – Circa 2.500 militari e specialisti del Ministero della Difesa, del Ministero degli Affari Interni, del Servizio di Intelligence, del Servizio Speciale di Telecomunicazioni, dell’Amministrazione Nazionale dei Penitenziari e dell’Autorità Doganale romena, con circa 190 mezzi tecnici e 45 aerei, parteciperanno alla Parata che verrà organizzata il 1 dicembre a Bucarest, in occasione della Festa Nazionale della Romania. Insieme ai militari romeni sfileranno anche circa 240 soldati stranieri, come parte di distaccamenti provenienti da Albania, Belgio, Repubblica Ceca, Croazia, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Repubblica di Moldova, Polonia, Portogallo, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Spagna, Stati Uniti, Turchia, nonchè dai paesi alleati che contribuiscono alle strutture della NATO sul territorio della Romania.
Moldova – Giustizia, economia e sicurezza sono le principali priorità per la Repubblica di Moldova nei prossimi anni. Così la presidente del Paese confinante, Maia Sandu, al Forum sull’integrazione europea organizzato a Chișinău, sottolineando che l’adesione all’UE è l’unica possibilità per salvare la democrazia, per ottenere sviluppo in pace e stabilità. Nonostante la propaganda anti-UE e i tentativi del Cremlino di metterci fuori strada, i cittadini moldavi hanno dimostrato che i valori europei sono anche i loro valori, ha sottolineato la Sandu, ricordando il referendum che ha cambiato la Costituzione ed ha inserito il percorso europeo come obiettivo strategico del Paese. La Repubblia di Moldova ha presentato ufficialmente la domanda di adesione all’UE a marzo 2022, pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Nel mese di giugno dello stesso anno, il Consiglio Europeo le ha concesso lo status di paese candidato all’adesione.