Mille giorni di guerra in Ucraina
Dopo mille giorni di guerra e di fronte a un inverno difficile e incerto, l’Ucraina afferma che non si arrenderà mai alla Russia.
Daniela Budu, 20.11.2024, 11:44
Rappresentanti di diversi stati, politici e diplomatici hanno inviato messaggi di sostegno in occasione dei mille giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, mentre i leader delle istituzioni europee hanno parlato della bravura e del coraggio di Kiev. Il Parlamento Europeo promette all’Ucraina che l’Unione resterà al suo fianco finché sarà necessario per raggiungere una pace giusta. L’Eurocamera ha organizzato a Bruxelles una sessione plenaria alla quale ha partecipato in videoconferenza anche il presidente Volodymyr Zelensky.
Il leader di Kiev ha dichiarato che, senza l’aiuto europeo, l’Ucraina sarebbe finita sotto l’occupazione russa. Ha ringraziato l’UE per il suo aiuto, che ha reso possibile la resistenza a Mosca, invitando il mondo a dare una forte risposta alle nuove minacce di Vladimir Putin, dopo che il presidente russo ha approvato le modifiche alla dottrina militare del paese, che prevede ora una risposta nucleare in caso di attacco con armi convenzionali se sostenuto da una potenza nucleare.
Cambiando la dottrina nucleare, ritiene il leader di Kiev, il presidente russo dimostra che non desidera la pace e che vuole distruggere l’Ucraina e il mondo intero. Anche le Forze Armate dell’Ucraina hanno pubblicato un messaggio indirizzato al popolo ucraino, in cui ricordano che, da esattamente 1.000 giorni, l’esercito nazionale “protegge la casa europea, le città, le famiglie, gli amici e il futuro dei nostri figli dall’aggressione su vasta scala della Federazione Russa”.
Sempre in occasione dei mille giorni di guerra, a Bruxelles si è svolta anche una riunione dei ministri della Difesa europei, alla quale è stato invitato anche il segretario generale della NATO, Mark Rutte. Le autorità hanno discusso degli aiuti militari all’Ucraina, alla luce dell’annuncio fatto dagli Stati Uniti, che hanno permesso a Kiev di utilizzare le armi donate per attaccare obiettivi all’interno della Russia.
Dall’inizio della guerra, gli stati europei hanno aiutato l’Ucraina con 130 miliardi di euro, di cui 45 miliardi rappresentano il sostegno militare. Finora, nell’Unione Europea sono stati addestrati 67.000 militari ucraini. Per dimostrare il proprio sostegno a Kiev, mille giorni dopo la guerra in Ucraina, gli edifici delle principali istituzioni europee – Commissione, Consiglio e Parlamento – sono stati illuminati lunedì sera di giallo e blu, i colori della bandiera ucraina.
Anche a Bucarest, il Palazzo del Parlamento è stato illuminato di giallo e blu e all’ingresso principale è stata issata la bandiera dello stato confinante. L’Ucraina resta imbattuta, dopo mille giorni di guerra devastante, ha dichiarato in un messaggio inviato a Radio Romania, l’ambasciatrice degli Stati Uniti a Bucarest, Kathleen Kavalec.
Secondo l’ONU, il bilancio dell’aggressione russa in Ucraina ammonta a 11.000 civili, tra cui oltre 600 bambini, ha precisato l’ambasciatrice, aggiungendo che Mosca continua a commettere crimini di guerra scioccanti, inclusa la tortura di civili e prigionieri di guerra, e che le bombe russe hanno distrutto scuole, ospedali e monumenti della storia, della cultura e dell’identità ucraina. Nel messaggio, Kathleen Kavalec ha ringraziato Bucarest per sostenere Kiev e ha ricordato che la posta in gioco della guerra va ben oltre i confini dell’Ucraina, e un esempio sono gli incidenti sul territorio della Romania.