“Le luci di Caravaggio”, in mostra al Museo Nazionale d’Arte di Timişoara
Dal 16 novembre 2024 al 28 febbraio 2025, il Museo Nazionale d'Arte di Timişoara ospita la mostra "Le luci di Caravaggio. L'inizio della modernità nella pittura europea, capolavori della collezione Roberto Longhi".
Eugen Cojocariu e Iuliana Sima Anghel, 19.11.2024, 09:05
“Le luci di Caravaggio. L’inizio della modernità nella pittura europea, capolavori della collezione Roberto Longhi”: una mostra di eccezione inaugurata il 16 novembre al Museo Nazionale d’Arte di Timişoara, che celebra l’opera e l’eredità del celebre storico dell’arte novecentesco. Curata da Cristina Acidini, Maria Cristina Bandera e Andreea Foanene, frutto della collaborazione del Museo con la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi di Firenze e Civita Mostre e Musei di Roma, la mostra è finanziata dal Consiglio Provinciale Timiș, e si svolge sotto l’Alto Patrocinio dei Ministeri della Cultura di Romania e Italia.
La mostra porta una prima assoluta nel paesaggio culturale romeno: il “Ragazzo morso da un ramarro”, il primo lavoro firmato da Michelangelo Merisi da Caravaggio, risalente al 1597, ma anche opere di pittori che si sono ispirati al suo stile.
“La mostra “Le luci di Caravaggio. L’inizio della modernità nella pittura europea, capolavori della collezione Roberto Longhi” è un evento culturale di importanza eccezionale, che porta in primo piano l’essenza della tradizione della pittura europea classica, in un momento storico dominato da riconfigurazioni globali profonde”, ha dichiarato il direttore del Museo, Filip Petcu. Una mostra che riunisce capolavori che riflettono un complesso dialogo tra il patrimonio artistico delle collezioni Ormos Zsigmond, il fondatore del Museo Nazionale d’Arte di Timişoara, Roberto Longhi e il tenebrismo, ha aggiunto Filip Petcu.
La mostra è stata presentata a Radio Romania Internazionale dalla curatrice Cristina Acidini, presidente della Fondazione Longhi, in un’intervista rilasciata a Eugen Cojocariu.
Presente all’inaugurazione della mostra, il presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, Federico Mollicone, ha parlato dell’importanza della mostra dedicata a Caravaggio e ai suoi discepoli a Timişoara.
La rassegna è stata accompagnata dall’inaugurazione dell’arazzo “Il Risveglio/ Trezirea” della collezione pontificia, creazione emblematica del celebre artista Camilian Demetrescu, esponente di spicco dell’esilio romeno in Italia. L’opera, che rappresenta San Giorgio che uccide il drago con gli occhi del popolo romeno, è stata portata a Timişoara nel centenario della nascita dell’artista e nel 35/o anniversario della Rivoluzione del dicembre 1989, come omaggio alla prima città libera dal comunismo in Romania, e rimarrà per un tempo al Museo Nazionale d’Arte. Il lavoro è stato donato dalla famiglia Demetrescu allo Stato romeno.
“Con grande onore, abbiamo condotto questa azione di diplomazia culturale fra tre Stati: lo Stato italiano, lo Stato romeno e lo Stato vaticano”, ha detto Federico Mollicone a Radio Romania Internazionale.
L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest hanno contribuito all’iniziativa, appoggiando direttamente sia alcuni dei costi che gli sforzi compiuti dal Museo Nazionale d’Arte di Timișoara per ottenere il supporto finanziario degli imprenditori italiani attivi nella provincia di Timiș.
“Mi auguro che il pubblico romeno voglia apprezzare questi straordinari capolavori, e che questa mostra rafforzi la diplomazia culturale tra l’Italia e la Romania”, ha detto l’ambasciatore d’Italia a Bucarest, Alfredo Durante Mangoni, nell’intervista rilasciata a Eugen Cojocariu all’inaugurazione de “Le luci di Caravaggio”. Il diplomatico ha ricordato anche il 145/o anniversario delle relazioni Romania – Italia.
Gli investimenti nell’arte e nella cultura si vedono più tardi, ma hanno rilevanza, ha sottolineato, da parte sua, il presidente del Consiglio Provinciale Timiş, Alfred Simonis, il principale finanziatore della mostra. “Vogliamo portare anche Monet e Picasso, e altri eventi di simile portata”, ha detto Alfred Simonis. La mostra “Le luci di Caravaggio”, rimarrà aperta fino al 28 febbraio 2025.