Il Festival Nazionale del Teatro
La 34/a edizione del Festival Nazionale del Teatro si è svolta in sale spettacoli e in vari spazi non-convenzionali di Bucarest ed è stata una vera maratona, con molti spettacoli e tanti altri eventi.
Corina Sabău, 11.11.2024, 14:15
L’edizione ha avuto come tema centrale “Le drammaturgie del possibile” ed è stata curata da Mihaela Michailov, Călin Ciobotari e Ionuț Sociu. Ai 31 spettacoli selezionati dal Paese – alcune tra le più rappresentative creazioni teatrali contemporanee romene – si sono aggiunti eventi connessi, come tre installazioni performative e visive, 12 spettacoli di teatro indipendente, dieci spettacoli educativi, cinque conferenze e dibattiti, laboratori professionali, moduli dedicati ad artisti affermati, presentazioni di libri, spettacoli di teatro radiofonico, ma anche un grande evento-partner – la Biennale di Scenografia (Bucharest Scenography Biennale).
Su invito del Festival Nazionale del Teatro e dell’UNITER – l’Unione Teatrale di Romania, il Forum Culturale Austriaco e i suoi partner hanno offerto un complesso programma offline e online, che ha proposto nuovi approcci al tema della 34/a edizione del Festival – “Le drammaturgie del possibile”. Che cosa accomuna la mostra – “Sono rimasti solo i violini – Alma e Arnold Rosé”, accompagnata dalla presentazione estesa dello sviluppo del progetto VR HUMAN VIOLINS PRELUDE, scritto e messo in scena dalla regista Ioana Mischie, lo spettacolo UNION PLACE – UNA BREVE TRILOGIA, la performance HOLY HYDRA @TIMIȘOARA e i due dibattiti su progetti performativi, ce lo racconta Andrei Popov, vicedirettore del Forum Culturale Austriaco: “Il contributo del Forum Culturale Austriaco al Festival Nazionale del Teatro è aumentato a ogni edizione e quest’anno abbiamo un programma molto complesso. Tutte queste produzioni che abbiamo proposto sono legate a un modo di fare arti performative, spettacolo o teatro, e, non in ultimo, realtà virtuale, perché la realtà virtuale è uno dei modi in cui ci siamo avvicinati alle arti dello spettacolo. Nella nostra collaborazione con il Festival Nazionale del Teatro, abbiamo sempre tenuto conto del tema scelto dai curatori. Quest’anno ci siamo prefissi di rispondere al tema “Le drammaturgie del possibile” proposto dai tre curatori – Mihaela Michailov, Călin Ciobotari e Ionuț Sociu. Quello che ci ha interessato di più è stata l’apertura all’interdisciplinarità, ma anche il modo in cui la drammaturgia diventa elemento decisivo dello spettacolo. Inoltre, abbiamo voluto evidenziare il dialogo esistente tra gli artisti romeni e quelli austriaci nel campo delle arti dello spettacolo, un settore in cui si collabora tanto. Abbiamo voluto far vedere al pubblico, tenuto conto della visibilità del festival, quanta creatività c’è e quanto si sono evolute e quanto continuano a evolversi le cose in questo settore del teatro e delle arti dello spettacolo nel dialogo tra l’Austria e la Romania.”
Il progetto dell’artista Ioana Mischie “Human Violins: Prelude (Multi-Users Version)”, presentato nell’ambito del Festival Nazionale del Teatro ha avuto la prima mondiale quest’anno al Festival di Cannes nella Immersive Competition, dedicata ai progetti di realtà virtuale e introdotta per la prima volta nella storia dell’evento. “Human Violins: Prelude (Multi-Users Version)” è un’esperienza VR estesa, ispirata a un fatto realmente accaduto, che ci invita a riflettere sul modo in cui possiamo conservare la più creativa delle eredità umane lungo le generazioni. Gli spettatori seguono la storia fittizia di Alma, un’appassionata di violino, essendo offerta loro la chance di suonare e di prorogare l’eredità della sua musica. Ioana Mischie: “Il nostro progetto ha rappresentato la prima co-produzione Romania-Francia nel campo della realtà virtuale e speriamo che questa partecipazione a Cannes rappresenti anche un invito aperto ai fattori decisionali nel campo della cultura a investire in questo settore. È un campo meraviglioso che può diventare un brand Paese, perché in Romania abbiamo artisti di grande talento, una comunità e un’infrastruttura tecnologica molto avanzate. Di conseguenza, possiamo eccellere in questo settore se investiamo sufficientemente. Siamo stati molto contenti di constatare che questa forma d’arte è riconosciuta e celebrata e di conoscere, a nostro turno, nuovi possibili collaboratori in questo settore. Quindi speriamo che le buone notizie continuino e che questo sia solo un inizio. Però questo inizio arriva dopo 12 anni di lavoro in questo campo, perciò speriamo di utilizzare questa esperienza e svilupparla d’ora in poi.”
Il Festival Nazionale del Teatro (FNT) ha proposto al pubblico anche il modulo Spettacoli-lettura, che ha valorizzato formule drammaturgiche variate, in accordo con le trasformazioni del mondo di oggi, tramite dibattiti su testi di Germania, Spagna, Portogallo e Romania.