07.11.2024 (aggiornamento)
UE: il presidente Klaus Iohannis al Vertice della Comunità Politica Europea/Difesa: ministro Angel Tîlvăr, "azioni aggressive della Russia nella regione del Mar Nero ci obbligano ad avere una prospettiva comune, in grado di generare una risposta ferma alle minacce emergenti ai nostri confini”
07.11.2024, 19:13
UE – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha partecipato a Budapest al quinto incontro della Comunità Politica Europea. Secondo un comunicato dell’Amministrazione presidenziale, l’agenda della riunione ha incluso una sessione plenaria dedicata alle sfide contro la sicurezza che l’Europa deve affrontare, con particolare attenzione alla situazione in Ucraina, nonchè discussioni, in gruppi di lavoro, su questioni relative alla migrazione e alla sicurezza economica. Durante il dibattito sulla migrazione, Klaus Iohannis ha sottolineato che, a livello europeo, si tratta di una sfida importante che richiede una risposta congiunta e globale. Il capo dello stato ha sottolineato che l’immigrazione resta preoccupante alla luce del conflitto in Medio Oriente e della continuazione della guerra in Ucraina. Iohannis ha spiegato che la Romania resta impegnata nell’attuazione di misure efficaci di gestione della migrazione, nel garantire la sicurezza delle frontiere esterne dell’UE, e nella piena assunzione del suo ruolo di stato membro che applica l’acquis Schengen. A margine del Vertice, Iohannis ha partecipato ad un incontro sul tema del sostegno alla Repubblica di Moldova, assieme alla presidente Maia Sandu. Al termine dell’incontro di Budapest, i leader europei hanno adottato una dichiarazione congiunta in cui salutano i risultati del referendum e delle elezioni presidenziali in Moldova, impegnandosi a continuare a fornire il sostegno necessario affinché lo stato possa continuare le riforme e la lotta contro le interferenze esterne. A Budapest, Klaus Iohannis ha avuto anche un incontro bilaterale con il segretario generale del Consiglio d’Europa, Alain Berset.
Difesa – “Le azioni aggressive della Russia nella regione del Mar Nero ci obbligano ad avere una prospettiva comune, in grado di generare una risposta ferma alle minacce emergenti ai nostri confini”. Lo ha affermato il ministro della Difesa romeno, Angel Tîlvăr, partecipando a Tirana all’incontro dei ministri della Difesa dell’Europa sud-orientale. Secondo un comunicato del Ministero della Difesa romeno, l’incontro ha fornito l’occasione per discutere l’impatto della guerra di aggressione lanciata dalla Russia contro l’Ucraina, nonchè gli effetti generati per la sicurezza regionale. Angel Tîlvăr ha sottolineato il ruolo della Romania come pilastro di stabilità nella regione estesa del Mar Nero, un’area diventata vitale per la sicurezza euro-atlantica. “Solo attraverso un approccio unitario possiamo garantire la sicurezza della nostra regione e la stabilità ai confini dell’UE e della NATO”, ha sottolineato il ministro romeno. A margine dell’incontro, nei colloqui bilaterali con il collega moldavo, Anatolie Nosatîi, Tilvar ha sottolineato l’importanza del sostegno fornito alla Repubblica di Moldova di fronte alle sfide contro la sicurezza e contro i tentativi di destabilizzazione, parte delle azioni ibride lanciate dalla Federazione Russa.
Agricoltura – La politica agricola comune ha bisogno di un bilancio separato e gli agricoltori devono essere sicuri che riceveranno i soldi senza discussioni relative allo stato di diritto o di altre condizioni non correlate. Lo ha affermato a Bucarest il commissario europeo per l’Agricoltura, Janusz Wojciechowski. In visita ufficiale in Romania, Wojciechowski ha partecipato insieme al ministro dell’Agricoltura, Florin Barbu, alla Conferenza Nazionale del Club dei Farmers Romeni. Per l’occasione, l’esponente europeo ha spiegato che, nel 2023, a livello dell’UE, la bilancia commerciale agricola con i paesi terzi ha raggiunto un surplus record di oltre 70 miliardi di euro. Alla Conferenza hanno partecipato farmers, nonchè esponenti europei con responsabilità nello sviluppo delle politiche e delle strategie agricole.
Retribuzione – Lo stipendio medio annuo aggiustato dei romeni è il quarto più basso dell’Unione Europea. I dati Eurostat rilevano per il 2023 un aumento annuo di circa 2.600 euro, ma il valore totale rimane inferiore alla metà della media comunitaria. Lo stipendio medio annuo per l’UE lo scorso anno era di 37.900 euro, mentre in Romania è stato di circa 17.700 euro. Al primo posto si colloca Lussemburgo con uno stipendio medio a tempo pieno di oltre 81.000 euro, seguito da Danimarca e Irlanda. Al polo opposto si trova la Bulgaria, con 13.500 euro, seguita da Ungheria e Grecia.
Romania – UK – Il primo ministro romeno, Marcel Ciolacu, effettua una visita nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord tra il 12 e 13 novembre, dove incontrerà il suo omologo Keir Starmer, il presidente della Camera dei Comuni, e parteciperà al Forum Economico Romania-Gran Bretagna. Secondo il portavoce del Governo di Bucarest, in vista della visita, l’Esecutivo ha approvato il memorandum che aggiorna la Convenzione tra i due paesi nel campo della fiscalità e della prevenzione dell’evasione fiscale. Il documento tiene conto delle modifiche apportate alla legislazione romena nel 2023 in vista dell’obiettivo della Romania di aderire all’OCSE.