Gas per l’inverno, depositi pieni in Romania
Con i depositi nazionali di gas pieni, le autorità romene assicurano la popolazione che quest'inverno non ci saranno problemi con il riscaldamento.
Daniela Budu, 24.10.2024, 11:43
Il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja, ha assicurato che i depositi di gas sono strapieni e che la Romania potrà superare l’inverno senza ricorrere alle importazioni. Il ministro ha aggiunto che il paese non importa affatto il gas russo e, quando necessario, si rivolge alla Turchia e all’Azerbaigian. La Romania, infatti, segue l’andamento dell’intera Unione Europea. Un rapporto della Commissione Europea indicava recentemente che la dipendenza dell’Unione dal gas russo è scesa dal 45% nel 2021 a solo il 15% nel 2023. E la tendenza al ribasso di questa dipendenza è continuata anche quest’anno.
Per quanto riguarda la situazione nel paese, Sebastian Burduja ha spiegato a Radio Romania che “oggi abbiamo scorte di 3,280 miliardi di metri cubi di gas nei nostri depositi, il che significa un grado di riempimento del 103,29%. Disponiamo quindi di tutta la capacità necessaria per poter superare l’inverno senza ricorrere al gas importato. Anche in condizioni di un inverno più severo, sono convinto che siamo preparati ad avere abbastanza gas e a fornirlo ai romeni”, ha detto il ministro, aggiungendo che le persone che hanno difficoltà a pagare le bollette continueranno ad essere protette. “I romeni non dovranno temere quest’inverno né la paura delle bollette, né il freddo, né la temperatura. Avranno il gas e il price cap per le bollette continuerà, esattamente come lo scorso inverno”, ha aggiunto il ministro.
Intanto, l’Associazione Energia Intelligente (AEI) ha lanciato mercoledì, in partenariato con il Ministero dell’Energia, la seconda edizione del progetto “Case riscaldate”, attraverso il quale mira a distribuire durante l’inverno legna da ardere alle famiglie in difficoltà. In Romania 3,5 milioni di famiglie utilizzano la legna per il riscaldamento. A Bucarest e nella confinante provincia di Ilfov si trovano 80.000 simili case, di cui oltre 7.000 abitate da famiglie vulnerabili, secondo i dati del Registro delle case senza calore, elaborato dall’Associazione Energia Intelligente.
Il direttore generale della Croce Rossa Romena, Adrian Halpert, ritiene che questo programma sia tanto più importante in quanto i prezzi dell’energia e delle risorse energetiche sono saliti. “Il comfort energetico non deve essere un lusso per nessuno. Un minimo di comfort energetico è una questione basilare, che tutti dobbiamo avere e che, alla fine, se non lo si ha, lede la dignità umana. I prezzi dell’energia hanno continuato a salire anche per le risorse, come il legno. Spero di raggiungere diverse migliaia di famiglie quest’inverno”, ha detto Adrian Halpert.
Secondo le statistiche ufficiali, il 39% dei romeni rientra nella categoria della povertà dal punto di vista energetico. Le autorità assicurano che, anche dopo il 1 aprile 2025, fino a quando sono in vigore i price cap per il gas naturale e l’elettricità, ci saranno misure di sostegno per le persone vulnerabili.