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18.10.2024 (aggiornamento)

Elezioni politiche: Romania, 21 partiti e formazioni politiche in corsa il 1 dicembre / Consiglio Europeo: il presidente Klaus Iohannis chiede messaggio fermo di sostegno alla Repubblica di Moldova

18.10.2024 (aggiornamento)
18.10.2024 (aggiornamento)

, 18.10.2024, 19:54

Elezioni politiche in Romania – Il 17 ottobre è stato l’ultimo giorno per l’inoltro delle liste dei candidati ai 466 seggi di senatori e deputati del Parlamento romeno. Sono 21 i partiti e le formazioni politiche entrati nella corsa elettorale. Le politiche si terranno il prossimo 1 dicembre, quando si celebra anche la Festa Nazionale della Romania. Per garantirsi la presenza nel futuro legislativo, i partiti politici devono ottenere il 5% del totale dei voti validi espressi.

Consiglio Europeo – Il presidente romeno Klaus Iohannis ha chiesto al Consiglio Europeo d’autunno un messaggio fermo da parte dell’Ue a sostegno della Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona) nel processo di integrazione europea, soprattutto nell’attuale contesto elettorale, condannando le interferenze e i tentativi di destabilizzazione da parte di Mosca. Tra i principali temi del vertice di due giorni anche la situazione in Ucraina, gli sviluppi in Medio Oriente, la competitività dell’UE e la gestione della migrazione, ma anche la Georgia, il sostegno al sistema multilaterale e all’ordine internazionale basato su regole oppure i prezzi nel settore energetico. Il capo dello stato romeno ha sottolineato l’importanza dei prezzi energetici accessibili, la necessità di stimolare la connettività e di rimuovere i blocchi strutturali a livello delle reti di trasmissione dell’energia.

Elezioni presidenziali e referendum in Moldova – 3,3 milioni di elettori della Repubblica di Moldova, ex sovietica, a maggioranza romenofona, sono attesi alle urne domenica 20 ottobre per un voto storico: l’elezione del presidente della repubblica e il referendum sul futuro europeo del Paese. Secondo la Commissione elettorale centrale di Chisinau, sono stati allestiti 2.219 seggi elettorali e per la prima volta le schede elettorali sono state stampate non solo in romeno, ma anche in 5 lingue delle minoranze etniche: ucraino, bulgaro, gagauzo, russo e romani. Per i moldavi all’estero verranno aperti 231 seggi in 37 paesi. Il maggior numero in Italia – 60, poi in Germania – 26, in Francia – 20 e in Gran Bretagna – 17. In Romania verranno aperti 16 seggi elettorali, lo stesso numero degli Stati Uniti, mentre in Russia, per motivi di sicurezza saranno allestiti solo 2 seggi, entrambi a Mosca. Saranno aperti 2 seggi elettorali anche in Ucraina, a Kiev e Odessa.

Difesa – Il ministro romeno della Difesa, Angel Tîlvăr, ha firmato oggi a Bruxelles il documento di adesione della Romania alla lettera di intenti riguardante l’VIII Corridoio Paneuropeo di Mobilità Militare, insieme ad Albania, Bulgaria, Italia e Macedonia del Nord. Lo scopo del documento è semplificare e accelerare la circolazione delle forze e degli equipaggiamenti militari, sia in tempo di pace che in situazioni di crisi o di conflitto. Secondo un comunicato stampa del Ministero della Difesa, tramite l’adesione della Romania a questo corridoio di mobilità militare, oltre ai due progetti sviluppati nell’ambito della NATO, cui ha già aderito insieme alla Bulgaria e Grecia, rispettivamente alla Turchia e Bulgaria, verranno intensificati gli sforzi per garantire il transito di truppe e attrezzature militari e rafforzare la capacità di risposta nella regione del Mar Nero, per garantire la stabilità e sicurezza. Giovedì, durante l’incontro dei ministri della Difesa dei paesi NATO, Angel Tîlvăr ha sottolineato le interconnessioni tra le questioni di sicurezza a livello globale e ha apprezzato il sostegno dato all’Ucraina. “Ho ribadito (…) l’impegno della Romania a sostenere l’Ucraina sia attraverso iniziative bilaterali che attraverso sforzi congiunti, e ho sottolineato l’importanza di un coordinamento efficace tra la NATO e l’UE, per garantire la complementarità delle azioni di sostegno”, ha sottolineato il ministro, secondo il comunicato.

Nato – Il nuovo segretario generale della NATO, Mark Rutte, si è congratulato con la Romania e le forze alleate per la rapida reazione all’incidente di giovedì, quando un drone sospetto è entrato per 14 km nello spazio aereo della Romania. Presente al Consiglio dei ministri della Difesa degli Stati membri dell’Alleanza, Mark Rutte ha assicurato che la NATO continuerà ad aumentare la sorveglianza nell’area e che gli alleati stanno pianificando nuovi investimenti in sistemi di difesa aerea e in moderni aerei da caccia, in maggioranza F -35, della 5a generazione. Inoltre, ha affermato Rutte, l’Alleanza ha aumentato significativamente la sua presenza sul fianco orientale e ha rafforzato la missione della polizia aerea della NATO. Oggi il Ministero della Difesa di Bucarest ha precisato che dopo il rilevamento del drone sospetto, i radar di sorveglianza aerea hanno seguito continuamente la sua traiettoria dopo l’ingresso nel territorio nazionale. Inoltre, secondo il dicastero, quattro aerei da combattimento sono decollati per monitorare la situazione, ma non hanno avuto contatto visivo con il drone in nessun punto della sua traiettoria.

Energia – La Commissione Europea ha pubblicato il Piano nazionale integrato della Romania nel campo dell’energia e dei cambiamenti climatici per il periodo 2025-2040. Lo ha annunciato venerdì il Ministero dell’Energia. Il documento comprende 89 ulteriori politiche e misure volte ad aumentare la quota di fonti energetiche rinnovabili, ridurre significativamente le emissioni di gas serra e implementare soluzioni innovative in tutti i settori economici. “Questo piano riflette il nostro impegno a diventare climaticamente neutrali prima del 2045 e a contribuire ad un futuro più sicuro, più competitivo e più verde per la Romania e l’Europa”, ha dichiarato in un comunicato stampa il ministro dell’Energia, Sebastian Burduja.

Contrasto traffico droga – Squadre di polizia provenienti da Romania, Serbia, Estonia e Finlandia hanno smantellato un gruppo di trafficanti di droga responsabile del contrabbando di milioni di pasticche nei paesi nordici. Lo ha annunciato venerdì Eurojust. Secondo l’unità di cooperazione giudiziaria dell’UE, con sede all’Aja, durante l’operazione condotta dalla polizia nei quattro paesi europei sono stati arrestati 47 sospetti e sono state sequestrate più di sei milioni di pasticche. Il valore di vendita delle pasticche sequestrate è stimato, secondo Eurojust, a circa 12,5 milioni di euro.

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