Gli architetti Cerchez
Nella storia dell'architettura romena, il cognome Cerchez si incontra più spesso di altri.
Steliu Lambru, 11.10.2024, 18:20
Nella storia dell’architettura romena, il cognome Cerchez si incontra più spesso di altri. Proviene da tre famiglie romene di origine armena e fu portato avanti da ben cinque importanti architetti che furono non solo artisti, ma anche personalità delle loro epoche: i fratelli Grigore P. Cerchez e Nicolae P. Cerchez, i fratelli Grigore G. Cerchez e Artaserse Cerchez e il quinto, Hristea Cerchez.
Delle due coppie di fratelli ci ha parlato l’architetta Ileana Tureanu, docente presso l’Università di Architettura e Urbanistica “Ion Mincu” di Bucarest e presidente dell’Unione degli Architetti di Romania: “I fratelli Grigore e Nicolae Cerchez nacquero alla metà del XIX secolo, nel 1850. Studiarono in Francia, a Parigi, e gettarono le basi della Società degli Architetti Romeni nel 1891. Cioè, si annoverano tra i fondatori dell’architettura romena. Tutti accennano a Grigore Cerchez quando si parla del palazzo della scuola di architettura. Ma quello che sappiamo meno è che Grigore P. Cerchez fu l’ingegnere capo del Comune di Bucarest tra il 1874 e il 1879 e fu lui a realizzare tutti i piani e intraprese tutte le azioni per la regolarizzazione del fiume Dâmbovița a Bucarest. Fu l’autore del primo piano di sistematizzazione della città di Bucarest nel 1883. Cioè, dopo aver frequentato diverse scuole, gettò le basi di uno sviluppo scientifico e sistematico della città di Bucarest. Divenne direttore delle Poste e in questa veste fece venire architetti specializzati nel settore, come Alexandru Clavel dalla Francia. Portò colleghi e amici più giovani e fondò uffici postali romeni in tutte le città importanti della Romania. Molti degli uffici postali delle città importanti furono creati sotto la sua direzione. Sono progetti standard, adattati al rispettivo contesto urbano. Per la seconda metà dell’Ottocento si trattava di una visione urbana.”
La prima generazione dei fratelli Cerchez fu fortemente coinvolta nella modernizzazione di Bucarest e nella sua trasformazione da città eminentemente orientale a città vicina agli standard europei. Ileana Tureanu: “Nel campo del restauro dei monumenti, fu lui a creare la dottrina scientifica romena. Nel contesto in cui André Lecomte du Noüy aveva principi completamente diversi riguardo ai monumenti storici, Grigore Cerchez gettò le basi del restauro. Il fratello di Grigore Cerchez era Nicolae P. Cerchez, di un anno più giovane, entrambi nati in Moldavia, nella provincia di Vaslui. Anche lui fu una personalità molto importante dell’epoca, ma puntò sull’impegno politico e sociale. Fu deputato, senatore e poté aiutare in questo modo suo fratello a portare a compimento i progetti menzionati. Fu vicepresidente del Club Automobilistico Romeno all’inizio del XX secolo e si occupò degli spazi pubblici. Fece anche l’imprenditore. Al Palazzo Reale si occupò degli allestimenti esterni e progettò la Scuola di Medicina Veterinaria e il Padiglione dell’Agricoltura per l’esposizione del 1906, edificio che venne premiato.”
La seconda coppia di fratelli Cerchez fu altrettanto determinata a continuare la modernizzazione. Un altro Grigore e suo fratello Artaserse hanno scritto pagine la storia. Ileana Tureanu: “Anche la seconda famiglia si chiamava Cerchez. Non abbiamo dati certi che fossero parenti, ma probabilmente qualcosa c’era. Dopo 20 anni apparve un altro Grigore Cerchez, Grigore G. Cerchez e suo fratello Arta Cerchez. I due fratelli non andarono a scuola in Francia, come i primi, ma in Germania, a Karlsruhe. Sia l’uno che l’altro, ma soprattutto Grigore G. Cerchez, si occuparono parallelamente della progettazione e dell’esecuzione, si impegnarono nella piazza cittadina, ricoprirono funzioni pubbliche presso il Comune e furono presenti in tutte le principali iniziative di sviluppo cittadino, a partire dal coordinamento della mostra del 1906 al Parco Carol. Il fratello di Grigore era Arta Cerchez che realizzò un’architettura meno neo-romena. Cominciò a realizzare il Casinò di Eforie e il Casinò Movilă di Techirghiol. Era un’architettura moderna e di grande forza. Realizzò anche l’ippodromo. Arta Cerchez vinse il premio al Merito Sanitario, prima classe, per gli edifici realizzati nel resort Carmen Sylva. Lui fu, in un certo modo, il fondatore delle località termali e avviò gli studi per la storia dell’architettura romena. Era estremamente veemente. I suoi articoli di rivista possono essere ripresi e riproposti oggi e sono altrettanto validi, potenti e incisivi. Uno dei motivi per cui Arta Cerchez riteneva che l’architettura romena stesse andando alla deriva è che la storia dell’architettura romena non era conosciuta. E allora, decise di indire un concorso nazionale per la stesura della storia dell’architettura romena, che avrebbe pagato al vincitore con soldi pubblici.”
Anche il quinto Cerchez, Hristea o Cristofi, lasciò la sua impronta a Bucarest, un edificio rappresentativo da lui realizzato essendo la Villa Minovici, situata nel nord della città.