NATO, una nuova leadership
Dopo 10 anni di mandato, il norvegese Jens Stoltenberg cede la carica di segretario generale della NATO all'olandese Mark Rutte.
Ştefan Stoica, 01.10.2024, 14:05
Dal 1 ottobre, l’ex primo ministro olandese Mark Rutte è il nuovo segretario generale della NATO. Rutte subentra al norvegese Jens Stoltenberg nella più alta carica politica della più forte alleanza politico-militare della storia. L’AFP riferisce che Stoltenberg si è rifiutato di dare qualsiasi consiglio a Rutte, ma ha sottolineato che il compito principale di un capo della NATO è quello di tenere uniti gli alleati. In una situazione geopolitica così difficile, è molto importante mantenere la continuità e la stessa direzione nella politica estera e di sicurezza, ha dichiarato un diplomatico della NATO, citato dall’agenzia stampa francese. Con 10 anni di attività alla guida della NATO, Jens Stoltenberg ha avuto, forse, il mandato più complicato, iniziato nel 2014, l’anno in cui la Russia ha annesso la Crimea, e terminato nel bel mezzo della guerra contro l’Ucraina. Stoltenberg ha indirizzato l’Alleanza verso un maggiore sostegno all’ex stato sovietico, vittima dell’aggressione illegale di Mosca.
Stoltenberg ha proposto e ottenuto l’impegno degli stati membri a concedere almeno 40 miliardi di euro all’anno all’Ucraina e il pieno coinvolgimento della NATO nella fornitura degli aiuti militari occidentali. Gli stati membri non dovrebbero essere dissuasi dal fornire maggiori aiuti militari all’Ucraina a causa della “retorica nucleare irresponsabile” di Vladimir Putin, ha detto Jens Stoltenberg in un’intervista a Reuters alla fine del suo mandato. “Ogni volta che abbiamo rafforzato il nostro sostegno con nuovi tipi di armi – carri armati d’attacco, missili a lunga gittata o aerei F-16, i russi hanno cercato di fermarci, ma hanno fallito”, ha detto il norvegese. Il segretario generale uscente della Nato ha aggiunto che il rischio maggiore per l’Alleanza sarebbe che Putin vincesse in Ucraina.
“Non penso che possiamo convincere il presidente Putin a cambiare idea sull’Ucraina, ma penso che possiamo cambiare i suoi calcoli dimostrando che il prezzo per continuare la guerra è così alto che è meglio per lui sedersi e accettare l’Ucraina come nazione sovrana e indipendente”, ritiene Stoltenberg. Durante il suo mandato, costretta a reagire ai grandi cambiamenti geopolitici, l’Alleanza ha rafforzato il suo fianco orientale. In Romania, ad esempio, il numero dei militari alleati è aumentato e la NATO ha creato, per la prima volta, un gruppo tattico.
Sempre durante il mandato di Stoltenberg, la NATO ha accettato nuovi membri, raggiungendo 32 nazioni alleate. Gli ultimi stati ad aderire sono stati la Finlandia e la Svezia, che gli impulsi militaristici, neo-imperialisti di Mosca hanno determinato a rinunciare alla loro decennale neutralità. La Russia voleva meno NATO e ora ne ha di più, notava Stoltenberg. Per quanto riguarda il nuovo segretario generale, Mark Rutte, gli analisti si aspettano che si concentri soprattutto sul coordinamento tra la Nato e l’Unione Europea, in un momento in cui quest’ultima è sempre più coinvolta nelle questioni di sicurezza. Non in ultimo, gli alleati contano sulla sua capacità di negoziare nello scenario del ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca.