Maltempo, dopo Boris arriva Ashley
In Romania, il tempo si raffredderà notevolmente a partire da domenica. Ci saranno anche temporali e piogge torrenziali, con l'arrivo del ciclone Ashley dal Mediterraneo.
Corina Cristea, 27.09.2024, 11:32
L’Europa centrale non ha mai visto finora misurate precipitazioni di quantità simili a quelle registrate tra il 12 e il 16 settembre, quando la tempesta Boris ha colpito Polonia, Romania, Slovacchia, Austria, Repubblica Ceca, Italia e Germania, causando la morte di 24 persone e ingenti danni materiali. Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie case, tanti ponti sono crollati e le infrastrutture danneggiate. Gli effetti non sono ancora del tutto scomparsi, e in questi giorni il ciclone Ashley proveniente dal Mar Mediterraneo si sta già manifestando sull’Europa occidentale, dirigendosi verso la Romania, dove da domenica il tempo cambierà radicalmente.
Alla sede del Governo si sono già svolte parecchie riunioni operative affinché le autorità locali siano preparate ad affrontare possibili fenomeni meteorologici estremi. Le temperature massime scenderanno bruscamente da 34 a 15 gradi, 22 al massimo domenica e lunedì, quando sono previste piogge abbondanti che potranno sfiorare i 90 litri/ mq in zone della metà meridionale del territorio, così come nei Carpazi Meridionali e nella Curvatura. Uno scambio di masse d’aria molto fredde, su uno sfondo preesistente di masse d’aria molto calde, significa fenomeni meteorologici estremi, che richiedono particolare attenzione nel successivo periodo, ha spiegato la direttrice dell’Amministrazione Nazionale di Meteorologia, Elena Mateescu.
Cioè, ha aggiunto, “si tratta di manifestazioni di particolare instabilità atmosferica, inizialmente a ovest, nord-ovest, sicuramente un codice giallo, considerate le quantità di precipitazioni previste in questo momento, fino a 30-40 l/mq, dopodiché, a partire da domenica fino a lunedì – qui contiamo su un picco per questo episodio di tempo instabile particolarmente accentuato – avere zone a codice giallo sul territorio nazionale, possibilmente su tutto il territorio, e persino a codice arancione”.
Non è escluso un codice rosso, qualora vi sia un’altissima probabilità di avere, nel giro di 24 ore, quantità che superino i 100 l/mq, per brevi periodi di tempo o per accumulo, ha inoltre precisato Elena Mateescu. Ulteriori forze saranno mobilitate nelle province considerate dalle autorità ad alto rischio. Sempre lì, i comuni devono garantire la permanenza, evacuare per tempo le persone vulnerabili ed essere in contatto permanente con i centri di coordinamento degli Ispettorati per le Situazioni di Emergenza.