25.09.2024
Onu: la Romania rappresentata dal presidente Iohannis alla 79esima sessione dell’Assemblea Generale / Moldova: 11 candidati alla presidenza
Newsroom, 25.09.2024, 17:12
ONU – Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, partecipa a New York alla 79esima sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite (ONU). Tema centrale dell’incontro è “Unità nella diversità per il progresso della pace, dello sviluppo sostenibile e della dignità umana per tutti e ovunque”. Nel suo intervento nella sessione plenaria dell’Assemblea Generale, il capo dello stato romeno si pronuncerà per il mantenimento del dialogo multilaterale, soprattutto nel formato ONU, come elemento essenziale della sicurezza regionale e mondiale. Klaus Iohannis metterà in risalto gli sforzi della Romania e il contributo, a tutti i livelli, alla soluzione degli attuali problemi globali, dalle crisi di sicurezza come la guerra in Ucraina o il conflitto in Medio Oriente, alle grandi sfide per l’umanità, tra cui l’emergenza climatica, l’erosione dei diritti umani o le minacce informatiche.
Diplomazia – Il ministro degli Esteri romeno Luminita Odobescu ha partecipato, insieme alla delegazione guidata dal presidente Klaus Iohannis, all’apertura dell’Assemblea generale dell’ONU. Il programma del ministro romeno ha previsto la partecipazione alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, in formato briefing, sul tema Ucraina. In questa occasione, Luminița Odobescu ha sottolineato l’importanza del costante sostegno internazionale all’Ucraina e ha evidenziato l’appoggio della Romania alla Formula di Pace proposta dal presidente Volodimir Zelenski, l’unico quadro che può portare ad una pace giusta e duratura. Il ministro romeno ha sottolineato anche che Bucarest sostiene e continuerà a sostenere la Repubblica di Moldova, la cui stabilità è cruciale per l’intera regione. Il capo della diplomazia romena ha partecipato anche alla cena in formato transatlantico, organizzata dal segretario di stato americano Antony Blinken, occasione in cui ha ribadito l’importanza dell’unità transatlantica nella gestione delle sfide globali.
Elezioni presidenziali Moldova – La Commissione elettorale centrale di Chisinau ha approvato la partecipazione di 11 candidati alle elezioni per la carica di presidente della Repubblica di Moldova. Secondo gli analisti, il favorito nei sondaggi è la presidente in carica Maia Sandu, in lizza per un nuovo mandato. I suoi principali sfidanti sono l’ex procuratore generale Alexandr Stoianoglo, sostenuto dai socialisti, e l’ex sindaco di Bălţi, Renato Usatîi, leader di Partidul Nostru (Il Nostro Partito). Il 20 ottobre sono previste le elezioni presidenziali e, parallelamente al voto per più alta carica nello stato si terrà anche un referendum per la modifica della Costituzione per quanto riduarda l’adesione della Repubblica di Moldova all’UE. Dei 14 partiti iscritti al plebiscito, la maggioranza sostiene l’idea dell’integrazione europea. I socialisti però boicottano il referendum, e i comunisti e un partito del blocco politico affiliato all’oligarca Ilan Şor si sono dichiarati contrari all’adesione all’UE.
Misure a sostegno degli alluvionati – Il Governo di Bucarest ha adottato, nella riunione di oggi, diverse decisioni volte a sostenere le famiglie colpite dalle recenti inondazioni nell’est del Paese. Tra queste misure la concessione di 15.000 lei (circa 3.000 euro) per l’acquisto di materiali da costruzione, elettrodomestici o carburante. L’Esecutivo ha inoltre stabilito che ogni famiglia o singola persona colpita dalle inondazioni riceverà un aiuto d’emergenza di 10.000 lei. Allo stesso tempo, 347 famiglie e persone sole in situazioni difficili, provenienti da altre zone del Paese, riceveranno sostegno, sulla base di indagini sociali. Sempre oggi il Governo ha deciso che il price cap sulle polizze RCA sarà mantenuto per altri tre mesi, fino alla fine dell’anno. Il primo ministro Marcel Ciolacu ha precisato che questa decisione eviterà “l’emergere di alcuni squilibri nel mercato e l’aumento dei prezzi” per le politiche automobilistiche.
Portata del Danubio in crescita – La preannunciata piena del Danubio non dovrebbe causare problemi, affermano gli idrologi romeni, i quali stimano che il livello massimo della portata del fiume in Romania sarà inferiore a quanto inizialmente previsto. Il picco della piena, di 8.000 m/s, verrebbe raggiunto il 30 settembre, e questo valore potrà essere gestito dalle autorità senza problemi. È la conclusione dei rappresentanti di tutte le istituzioni centrali e locali con competenze in situazioni di emergenza. Intanto le zone a rischio allagamento sono state controllate da specialisti. Migliaia di sacchi sono stati riempiti di sabbia e alcuni sono già stati portati nella zona di difesa.
Stipendi – Lo stipendio medio lordo mensile registrato nel 2023 in Romania è stato di 7.042 lei, in aumento del 15% rispetto all’anno precedente, secondo i dati pubblicati oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica. Ciò significa uno stipendio netto medio di 4.412 lei al mese, con un aumento di 611 lei. Gli stipendi più alti sono stati registrati nel settore dell’informazione e della comunicazione, dell’intermediazione finanziaria e delle assicurazioni oppure nel settore della produzione e fornitura di elettricità e calore. Al polo opposto, i guadagni netti medi inferiori alla media economica sono stati per quelli che lavorano negli hotel, nei ristoranti, nelle transazioni immobiliari, nella distribuzione dell’acqua, nella nettezza urbana e nella gestione dei rifiuti. I dati dell’INS mostrano anche che lo scorso anno le donne hanno guadagnato, in media, quasi il 9% in meno rispetto agli uomini. (1 euro = circa 5 lei – n.d. r.)
Eurobarometro energia – Più di tre quarti degli europei affermano che l’Unione Europea dovrebbe avere un ruolo di coordinamento più forte nel campo dell’energia, secondo un Eurobarometro pubblicato martedì dall’Unione Europea. Secondo lui i cittadini europei sostengono la politica energetica dell’UE. Nella stragrande maggioranza, gli europei concordano sul fatto che gli obiettivi climatici dell’UE stimoleranno la creazione di nuovi posti di lavoro e attireranno investimenti nel settore dell’energia pulita. Allo stesso tempo, tre quarti ritengono che le politiche europee ridurranno la dipendenza dalle importazioni di energia. L’Europa, sostiene la maggioranza degli intervistati, dovrebbe diversificare le proprie fonti energetiche, anche attraverso investimenti nelle fonti rinnovabili, e oltre il 50% afferma che dovremmo risparmiare energia quando possibile.
Mutui ipotecari – Secondo un rapporto specializzato, il prezzo medio per l’acquisto di un bilocale a Bucarest è arrivato ad avere un peso di circa il 40% sullo stipendio medio nell’economia nazionale, in calo rispetto al 43% circa della fine dell’anno precedente. Lo stesso indicatore ha un valore di quasi il 69% a Budapest, 84% a Varsavia e 103% a Praga. Valori leggermente inferiori si registrano a Roma (38%), Berlino (39%) e Madrid (44%). Secondo i rapporti della Banca Centrale della Romania, nei primi sei mesi del 2024 sono stati concessi mutui ipotecari per 4,5 miliardi di euro, con un incremento del 78% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.