Il Festival Internazionale del Film Anonimul
"(În)Cerc" di Andreea Parfenov è stato designato il miglior cortometraggio romeno al Festival Internazionale del Cinema Indipendente Anonimul.
Corina Sabău, 20.09.2024, 19:51
“(În)Cerc” di Andreea Parfenov è stato designato il miglior cortometraggio romeno al Festival Internazionale del Cinema Indipendente Anonimul. “WTF Luci!?”, diretto da Paul Radu, è il cortometraggio a cui la Fondazione Anonimul ha assegnato il Premio “Ovidiu Bose Paştină”. La XXI edizione del Festival Internazionale del Cinema Indipendente ANONIMUL, che si è svolto a Sfântu Gheorghe, ha incluso due concorsi di cortometraggi – romeno e internazionale, un concorso di lungometraggi, nonché proiezioni di film fuori concorso a cui sono seguiti incontri e dialoghi tra i registi e il pubblico.
La commedia dell’orrore “WTF Luci!?”, realizzata come esercizio creativo dal team di 111 FILM & Entertainment, con la regia di Paul Radu, è stata presentata in anteprima al Transilvania International Film Festival – TIFF di quest’anno. È stata presente anche al Festival del Teatro e del Cinema “Șerban Ionescu”, in competizione, e alle Serate del Cinema Romeno di Iași. “WTF Luci” racconta la storia cupamente umoristica di un giovane, interpretato dall’attore Theo Costache. In una serata apparentemente normale, Luci riceve una vecchia cassapanca dai suoi parenti e, dopo aver consumato dei funghi allucinogeni, la notte prende una piega inaspettata. Ciò che segue è una serie di eventi sorprendenti che trasformano la commedia in un vero film dell’orrore. Oltre a Theo Costache, il film vede protagonisti anche Lavinia Pele, nel ruolo di Dea, e Costel Cascaval, nel ruolo dello Zio.
Abbiamo parlato con Paul Radu dell’accoglienza riservata al suo film, il suo secondo cortometraggio dopo OPT (2022), e della sua intenzione di realizzare un film sperimentale, utilizzando principalmente i generi dell’horror e della commedia: “Per me è stato prima di tutto un test, perché ero molto curioso di sapere quale sarebbe stata la reazione del pubblico. Insomma, posso dire che ero soddisfatto del risultato, ma avevo bisogno, per così dire, di qualche conferma. E mi interessava soprattutto la reazione del pubblico, mi interessava il feedback che ricevo dalle persone che hanno visto il film, e posso dire che sono rimasto soddisfatto. Alla gente è piaciuto molto e abbiamo ricevuto ogni tipo di domanda dagli spettatori. Come ho detto prima, quando ho iniziato a realizzare questo film volevo giocare con alcuni generi cinematografici, questa era la mia intenzione. Poi ho scritto la storia, la prima bozza della sceneggiatura, che all’inizio era di circa due pagine e mezza. Ero interessato a sperimentare piuttosto con le immagini che con il dialogo. Inoltre, nel film c’è poco dialogo. Sì, era quello che volevo, giocare con alcuni generi, provare diversi stili cinematografici! Ho avuto la fortuna, ovviamente, di avere una squadra straordinaria che mi ha appoggiato e ha creduto in questa follia. E ho avuto dei veri professionisti che mi sono stati vicini in questa impresa, perché è stata una sfida. È stata una sfida soprattutto a causa della combinazione di generi con cui ho scelto di giocare, avrei potuto facilmente cadere in imbarazzo. Ciò che abbiamo voluto, sia io che il team, è stato di poter raccontare la storia di Luci attraverso il linguaggio cinematografico.”
Il cortometraggio “(În)Cerc”, diretto da Andreea Parfenov, ha vinto il Premio del pubblico come “Miglior Cortometraggio Romeno” al Festival Internazionale del Film Indipendente Anonimul, ma è stato proiettato anche nell’ambito delle Serate del Cinema Romeno (Iași), al Festival del Teatro e del Cinema “Șerban Ionescu” e in Portogallo, nell’ambito del “FEST (New Directors New Films Festival)”. Con Ana Dumitrașcu, Ioana Flora, Ana Maria Pop, Ecaterina-Elena Lupu, il film “(În)Cerc” ha come protagonista Laura, che, durante un viaggio notturno, cerca di scappare per l’ennesima volta dalla sua relazione tossica. Andreea Parfenov ci racconta come è nata la storia di “(În)Cerc”: “Questa fase di scrittura è stata molto lunga, la sceneggiatura ha subito molti cambiamenti. Ho vissuto un’esperienza simile e la cosa più difficile è stata trovare una formula con cui romanzare la storia, perché non tutte le cose che accadono nella realtà sono cinematografiche e meritano di essere raccontate in questi termini audiovisivi. Quindi ho dovuto trovare una formula per romanzare tutta la storia che mi è accaduta e tradurla in un atto artistico, questa è stata la sfida. Ero nella posizione di entrambi i personaggi, ero anche nella posizione del personaggio interpretato da Ana Dumitrașcu, che deve andarsene, ma anche nella posizione degli amici che le offrono tutto l’aiuto che possono darle in quel momento, continuando a vivere le proprie vite. Ho capito entrambi i punti di vista e in qualche modo ho pensato che fosse importante raccontare questa storia perché mi sembra che dobbiamo sempre prestare attenzione alle persone che ci circondano, crederle e starle accanto il più possibile. Bisogna avere molta pazienza e gentilezza quando le persone intorno a te attraversano situazioni del genere, perché in realtà è molto difficile liberarsi da un circolo vizioso. E non mi riferisco solo ad un rapporto di coppia, ci possono essere situazioni di ogni tipo nella nostra vita, situazioni dalle quali è molto difficile uscire per i motivi più diversi, ecco perché penso che sia importante essere in qualche modo più presenti e più consapevoli di ciò che accade ai propri cari.”
Nell’ambito della Retrospettiva della XXI edizione del Festival Internazionale del Cinema Indipendente ANONIMUL che si è svolta a Bucarest, il pubblico ha potuto vedere in anteprima il film “Tre chilometri alla fine del mondo”, diretto da Emanuel Pârvu, selezionato quest’anno nel Concorso Ufficiale a Cannes dove gli è stata assegnata la Queer Palm. Recentemente, il film è stato insignito al Sarajevo Film Festival del grande trofeo del festival per il miglior film e del Premio Cineuropa.