Effetti delle inondazioni in Europa
La devastante tempesta Boris ha provocato nell’Europa centro-orientale decessi, migliaia di disastrati e danni ingenti, difficili da stimare.
Mihai Pelin, 18.09.2024, 10:44
Le tempeste che hanno flagellato l’Europa stanno ora raggiungendo anche l’Italia, dove sono state emesse allerte di piogge abbondanti, forti venti e inondazioni per gran parte del Paese. L’allarme arriva mentre le piogge hanno già devastato negli ultimi giorni zone della Polonia, della Repubblica Ceca, della Romania e dell’Austria, causando vittime. La tempesta Boris ha portato abbondanti piogge e nevicate durante il fine settimana, costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie case, in alcuni casi con l’aiuto di elicotteri, dopo essersi rifugiate sui tetti o sopra le auto. In tutti questi stati è stato dichiarato lo stato di calamità naturale, con centinaia di migliaia di case senza elettricità o acqua, strade bloccate e disagi nei trasporti ferroviari.
Nonostante le condizioni meteorologiche diano segnali di miglioramento in diverse zone, il suolo resta saturo e i fiumi continuano a straripare, per cui le autorità sollecitano prudenza alla popolazione. In Austria molti villaggi sono ancora isolati. Complessivamente, dall’inizio delle piogge torrenziali e dei forti venti, sono stati effettuati più di 33.000 interventi. A Vienna quattro linee della metropolitana sono state parzialmente chiuse, così come i parchi della città, per il rischio di caduta degli alberi.
Nella Repubblica Ceca più di 60.000 case sono prive di elettricità, soprattutto nel nord-est. L’acqua del più grande bacino di ritenzione del paese, Rozmberk, situato nel sud, ha superato gli argini. Secondo gli esperti, si tratta delle inondazioni più gravi che la regione abbia mai visto dopo quelle che hanno colpito Praga, Dresden e Vienna nel 2002. Le regioni del sud-ovest della Polonia, al confine con la Repubblica Ceca, sono state le più colpite dalle inondazioni. In alcune località, strade intere sono state sommerse dall’acqua. Nella piccola città di Nysa le acque hanno allagato l’ospedale distrettuale, che ha dovuto essere completamente evacuato.
In Romania, la zona orientale è stata quella più gravemente colpita. Più di 6.000 abitazioni sono state allagate. Numerose squadre del Ministero dell’Interno sono presenti nelle zone colpite con mezzi di intervento e pompe ad alta capacità per rimuovere l’acqua e il fango dalle case allagate. Sono state allestite delle tendopoli per gli sfollati. Nel frattempo è iniziata la distribuzione degli aiuti e il Governo di Bucarest ha stanziato il primo sostegno finanziario diretto alla popolazione.
La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha inviato un messaggio di solidarietà alle persone colpite dalle inondazioni e ha dichiarato che beneficeranno del sostegno che verrà offerto dall’UE. Si prevede che la frequenza delle inondazioni associate alle forti piogge aumenterà nell’Europa centrale e occidentale, in un mondo che si trova ad affrontare un riscaldamento medio di 1,5 gradi centigradi, ammoniscono gli esperti.