La settimana 01-07.09.2024
Condono fiscale / Donazione per l'Ucraina / Sostegno a Israele / Incarichi Ue per i romeni / Corsa per la presidenza della Romania
Bogdan Matei, 07.09.2024, 08:00
Il Governo di Bucarest ha adottato mercoledì il progetto di ordinanza d’urgenza sul condono fiscale per le imprese e i privati. Il documento prevede bonus per chi paga le tasse in tempo, e per chi decide di pagare gli arretrati. Alla fine di agosto, gli arretrati nel bilancio statale delle persone fisiche e giuridiche superavano i 71 miliardi di lei (pari a oltre 14 miliardi di euro). Lo stato chiede ai debitori di pagarli entro il 25 novembre e verranno cancellati interessi e sanzioni. D’altra parte, il Governo offre anche un bonus del 3% per i contribuenti corretti. Il progetto, elaborato dal Ministero delle Finanze, prevede anche una serie di misure di austerità nel settore pubblico, che presuppongono la limitazione della spesa in beni e servizi.
Il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha promulgato giovedì la legge sulla donazione a terzi del sistema missilistico terra-aria Patriot, acquistato dagli Stati Uniti. L’atto normativo, già votato in Parlamento, ha per oggetto l’approvazione di una donazione, concordata con il partner americano, alla confinante Ucraina, invasa dalle truppe russe. Inoltre, secondo la legge, “il Governo della Romania ha il potere di intraprendere i passi necessari per la ricostituzione della capacità di difesa terra-aria”, assegnando al Governo americano i contratti per l’acquisto di un altro sistema missilistico terra-aria Patriot.
La Romania condanna fermamente gli attacchi terroristici contro lo Stato d’Israele e invita tutte le parti coinvolte a contribuire al ripristino della sicurezza e alla conclusione di un accordo di cessate il fuoco – questo è stato il messaggio inviato giovedì a Gerusalemme dal primo ministro Marcel Ciolacu, in un incontro con il suo omologo israeliano, Benjamin Netanyahu. Secondo l’inviato di Radio Romania, Ciolacu ha espresso la sua preoccupazione per la situazione della sicurezza e per il pericolo di un’escalation del conflitto. Accompagnato dai ministri della Difesa, degli Esteri e dell’Economia, il premier romeno si è recato in visita di lavoro in Israele, la cui agenda ha previsto un incontro con il presidente Isaac Herzog. È la seconda visita del primo ministro romeno in Israele, in meno di un anno, dopo quella del 17 ottobre 2023, dieci giorni dopo l’attacco allo stato ebraico da parte dei terroristi del movimento islamista Hamas.
L’eurodeputata socialdemocratica Roxana Mînzatu è la proposta ufficiale della Romania per la carica di commissario europeo. L’annuncio è stato fatto lunedì dal primo ministro Ciolacu, che discuterà con il capo della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, del portafoglio che la Romania gestirà. La composizione del futuro Esecutivo europeo sarà annunciata l’11 settembre. Sempre a Bruxelles, l’eurodeputato romeno Siegfried Mureșan (PPE/PNL) è stato designato dai gruppi politici del Parlamento europeo capo negoziatore per quanto riguarda il futuro bilancio pluriennale dell’Unione Europea post-2027. Distribuito su 7 anni, ha un valore complessivo di circa 1.300 miliardi di euro ed è lo strumento da cui gli Stati membri ricevono la maggior parte dei fondi europei a fondo perduto per gli investimenti e per i sussidi all’agricoltura. Il Parlamento dovrà stabilire le sue priorità riguardo al bilancio pluriennale dell’Unione, che saranno inviate alla Commissione Europea per essere incluse nel progetto di bilancio. Dall’attuale anno finanziario pluriennale, 2021 – 2027, la Romania beneficia di circa 46 miliardi di euro, ai quali si aggiungono anche gli importi provenienti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il romeno Mircea Geoană ha rassegnato martedì le dimissioni dalla carica di vice segretario generale della NATO. È la fine di un mandato quinquennale, segnato dalla guerra in Ucraina e dal ritiro delle truppe alleate dall’Afghanistan. Geoana ha dichiarato, in un’intervista a Radio Romania, che continuerà ad usare la sua influenza per promuovere i romeni nei forum internazionali, compresa la NATO, e che sente il bisogno di tornare alla politica interna. La stampa aspettava questo annuncio da più di due anni e considerava molto probabile la candidatura di Geoană, come indipendente, alle elezioni presidenziali di fine anno. Ex ambasciatore negli Stati Uniti, ex ministro degli Esteri ed ex leader del PSD, Geoană si è candidato alla carica di capo dello stato anche nel 2009, quando ha perso davanti a Traian Băsescu. Tra gli altri aspiranti alla presidenza della Romania ci sono tutti i leader dei partiti parlamentari: Marcel Ciolacu (PSD), Nicolae Ciucă (PNL), Elena Lasconi (USR), George Simion (AUR) o Kelemen Hunor (UDMR).