03.08.2024 (aggiornamento)
Giochi Olimpici: gli atleti romeni hanno vinto finora 7 medaglie, 3 d'oro, 3 d'argento e una di bronzo, tutte nelle prove di canottaggio e nuoto / Decesso: è morto all'età di 77 anni l'artista romeno Nicu Covaci, il fondatore del leggendario gruppo Phoenix / Pensioni: i pensionati romeni della diaspora devono inviare i certificati di vita entro il 30 settembre, altrimenti rischiano di non ricevere più la pensione per il periodo in cui hanno lavorato nel Paese
Newsroom, 03.08.2024, 18:51
Giochi olimpici – La Romania ha vinto oggi l’oro nell’otto più uno femminile alle Olimpiadi di Parigi, dopo aver dominato la finale della più importante gara di canottaggio. L’equipaggio maschile di otto più uno si è classificato 5°, e il vogatore romeno Mihai Chiruţă ha vinto la Finale B del singolo maschile di canottaggio. Gli atleti romeni hanno vinto finora 7 medaglie: 3 d’oro, 3 d’argento e una di bronzo, tutte nel canottaggio e nel nuoto. L’oro è stato vinto dal nuotatore David Popovici nei 200 metri stile libero e dai vogatori Andrei Cornea e Marian Enache nel due di coppia maschile. Le canottiere romene Ioana Vrînceanu e Roxana Anghel hanno vinto l’argento nel due senza femminile. Anche Gianina van Groningen e Ionela Cozmiuc hanno vinto la medaglia d’argento nel due di coppia femminile, pesi leggeri. L’argento è stato vinto anche da Ancuța Bodnar e Simona Radiș nel due di coppia femminile, e il bronzo è stato vinto da David Popovici nei 100 metri stile libero. Gli atleti romeni che hanno vinto medaglie a Parigi riceveranno 140.000 euro per l’oro, 100.000 euro per l’argento e 60.000 per il bronzo.
Decesso – La salma dell’artista romeno Nicu Covaci sarà deposta presso la Filarmonica di Timişoara (la sua città natia), all’inizio della prossima settimana – ha annunciato oggi il sindaco Dominic Fritz in un post su Internet. Egli ha precisato che presso la Casa della Cultura della città sarà organizzata una mostra fotografica dedicata a Nicu Covaci e che un libro di condoglianze sarà a disposizione più a lungo per coloro che lo hanno amato e ammirato. Il fondatore del leggendario gruppo rock Phoenix è morto all’età di 77 anni. Nicu Covaci è stato uno dei musicisti più talentuosi e influenti nella storia del rock romeno. Dopo aver fondato Phoenix e aver riscontrato un rapido successo in Romania, nel 1976 ha scelto di fuggire in Occidente. Si è stabilito inizialmente in Olanda, poi in Germania. Nel 1990, dopo la caduta della dittatura comunista, è ritornato in Romania e ha ripreso i concerti con Phoenix, senza riuscire più a lanciare album che equaliassero il successo degli anni ’60 e ’70 del secolo scorso. Un leader forte e carismatico, Nicu Covaci è stato coinvolto in diverse controversie pubbliche, anche con i compagni di band.
Pensionati – I pensionati romeni della diaspora devono inviare i loro certificati di vita entro il 30 settembre, altrimenti rischiano di non ricevere la pensione per il periodo in cui hanno lavorato nel Paese. Il provvedimento è inserito nella nuova Legge sulle pensioni, che introduce due scadenze annuali per l’invio di questi documenti. Finora i certificati di vita dovevano essere inviati solo una volta all’anno. Per i pensionati stabiliti all’estero, il periodo per l’inoltro del cosiddetto certificato di vita alle autorità romene competenti inizia dal 1° settembre, con l’entrata in vigore della nuova Legge sulle pensioni, e scade il 30 settembre. Questi documenti, attraverso i quali i pensionati dimostrano di essere vivi e di avere diritto a ricevere una pensione, vengono inviati alle casse pensioni di propria iniziativa, per posta, fax o scannerizzati via e-mail. Prima di essere inviati nel Paese, i certificati di vita devono essere firmati dai pensionati davanti ad un’autorità legale sul territorio del Paese di residenza. A chi non invia i documenti viene sospesa la pensione e, se il certificato di vita arriva dopo la scadenza stabilita, il pagamento della pensione riprende dalla data di sospensione di tali diritti pecuniari, secondo la nuova Legge sulle pensioni.
Siccità – Il ministro dell’Agricoltura romeno, Florin Barbu, ha dichiarato ieri, in una conferenza stampa, che gli indennizzi per le calamità causate dalla siccità saranno pagati agli agricoltori nel mese di ottobre, affinché dispongano delle risorse necessarie per la campagna autunnale. Egli ha precisato che sono stati colpiti 2 milioni di ettari di colture agricole e che l’importo minimo offerto dallo Stato sarà di 200 euro per ettaro. Per quanto riguarda la garanzia del fabbisogno di cereali nel contesto della siccità di quest’anno, il ministro ha assicurato che la Romania dispone dei cereali necessari sia per il proprio consumo che per l’esportazione, considerando che le colture sono irrigate su una superficie di 1,6 milioni di ettari. Il Ministero dell’Agricoltura intende espandere il programma nazionale di irrigazione e a questo scopo prenderà in prestito 1,5 miliardi di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti. Florin Barbu, ha dichiarato a Radio Romania, che in cinque anni si dovrebbe arrivare a una superficie massima irrigata di 2,7 milioni di ettari.
Incontro Internazionale dei Sassoni – Il presidente Klaus Iohannis ha dichiarato oggi, all’incontro internazionale degli etnici tedeschi, che l’impegno della Dichiarazione di Sibiu, durante il vertice UE del 2019, rimane valido soprattutto nelle “condizioni speciali, complesse e gravi del periodo attuale”, cioè “la necessità di un’Europa forte e sicura”. Il capo dello Stato ha sottolineato il contributo della minoranza tedesca allo sviluppo della Romania moderna e ha definito la Romania “la terra benedetta dell’Europa”. Circa 12.000 sassoni provenienti dall’Europa e dal Nord America si trovano in questi giorni a Sibiu, nel centro della Romania, per partecipare al secondo Incontro Internazionale dei Sassoni. Il programma prevede oltre 50 eventi culturali: concerti, spettacoli teatrali e di danze popolari, presentazioni di film, mostre, visite guidate della città. Gli organizzatori sperano di superare la partecipazione della precedente edizione, del 2017, quando erano presenti sassoni provenienti da Germania, Austria, Svizzera, Romania, Stati Uniti o Canada.
Cittadinanza – A partire dal 1 settembre 2024, le domande di concessione / riacquisizione della cittadinanza romena, risolte favorevolmente, comporteranno il rilascio della carta di cittadinanza romena. Il Ministero dell’Interno ha informato oggi, in un comunicato stampa, che il documento sarà personalizzato dalla Direzione Generale Passaporti. Allo stesso tempo, le persone a cui, a partire dal 1 settembre, verrà rilasciata la carta di cittadinanza romena e che desiderano stabilire il proprio domicilio all’estero, avranno l’obbligo di richiedere, entro tre anni dalla data di acquisizione / riacquisizione della cittadinanza romena, il rilascio di un passaporto romeno con l’indicazione del Paese di residenza – precisa inoltre il Ministero dell’Interno.