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24.07.2024 (aggiornamento)

Riunione Annua della Diplomazia Romena: il presidente Iohannis, Romania un attore regionale, europeo e internazionale credibile, implicato e rispettato, un fornitore di sicurezza e stabilità / Diplomazia: il ministro degli Esteri Luminiţa Odobescu, Romania rimane fermo sostenitore della Repubblica di Moldova e dell'Ucraina a livello europeo

24.07.2024 (aggiornamento)
24.07.2024 (aggiornamento)

, 24.07.2024, 19:46

Riunione Annua della Diplomazia Romena – La Romania è un attore regionale, europeo e internazionale credibile, implicato e rispettato, un fornitore di sicurezza e stabilità. Lo ha dichiarato il presidente romeno Klaus Iohannis, in apertura dell’Incontro annuale della diplomazia romena, che si svolge a Bucarest. Il presidente si è pronunciato per il consolidamento del ruolo e dell’influenza nell’Unione Europea e nella NATO e per l’approfondimento del partenariato strategico con gli Stati Uniti. Accennando al partenariato strategico con gli Usa, Iohannis ha precisato che si tratta di un pilastro essenziale della politica estera della Romania, che è diventato più forte e ha acquisito più sostanza. Per quanto riguarda le relazioni con la confinante Repubblica di Moldova, il presidente della Romania ha affermato che rappresentano una priorità strategica e che la cooperazione bilaterale ha raggiunto “il livello più alto della storia”. Inoltre, ha dichiarato Iohannis, Bucarest ha promosso un rapporto costruttivo con l’amministrazione di Kiev. Infine, ma non meno importante, il presidente romeno ha dichiarato che l’adesione allo spazio Schengen anche con le frontiere terrestri, come anche l’adesione all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, restano obiettivi prioritari per la diplomazia romena.

Romania – Lussemburgo – Il vice primo ministro lussemburghese Xavier Bettel ha espresso oggi la sua convinzione che il posto della Romania è nell’area Schengen e che “i controlli devono cessare” alla frontiera, nelle dichiarazioni congiunte alla stampa fatte insieme al ministro degli Esteri romeno, Luminiţa Odobescu, in occasione della Riunione annuale della diplomazia romena. Xavier Bettel ha menzionato, d’altra parte, di aver visitato la base militare del Cincu (centro), dopo una visita simile a settembre, per dimostrare “il sostegno e la solidarietà” del Governo nei confronti dei giovani lussemburghesi. Il ministro Luminiţa Odobescu ha dichiarato, da parte sua, che la Romania vuole una cooperazione più sostanziale con il Granducato del Lussemburgo, anche nel campo dell’industria della difesa. Il ministro romeno ha ringraziato per la presenza delle truppe lussemburghesi sul territorio romeno come parte del rafforzamento della deterrenza e della difesa della NATO sul fianco orientale e sul Mar Nero.

Diplomazia – Il ministro degli Esteri romeno, Luminiţa Odobescu, ha ribadito mercoledì che la Romania rimane un fermo sostenitore della Repubblica di Moldova e dell’Ucraina a livello europeo e ha sottolineato che i due paesi devono portare avanti le riforme necessarie per l’integrazione europea. Lei ha condannato la guerra della Russia contro l’Ucraina e ha dichiarato che la Repubblica di Moldova resta lo stato più colpito da questa guerra dopo l’Ucraina. Ribadisco che la Romania sostiene fermamente e irremovibilmente l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina e della Repubblica di Moldova entro i loro confini internazionalmente riconosciuti, ha affermato Odobescu.

Energia – La Romania può diventare un vero fornitore di sicurezza energetica nell’Europa centrale e sudorientale, ha sottolineato il presidente Klaus Iohannis in un messaggio inviato oggi ai partecipanti alla quinta Riunione Ministeriale del partenariato per la cooperazione transatlantica in materia di energia e clima di Bucarest. Secondo il capo dello stato, “la Romania ha molte opportunità preziose e il settore energetico ha un enorme potenziale”. Klaus Iohannis ha sottolineato che negli ultimi anni la Romania ha dimostrato solidarietà offrendo sostegno per il transito e ed energia all’Ucraina e alla Repubblica di Moldova. Allo stesso tempo, ha riaffermato l’ambizione della Romania di sviluppare un proprio programma di energia nucleare, aumentando la capacità della centrale di Cernavodă (sud-est), ma anche esplorando soluzioni innovative, come la tecnologia dei piccoli reattori modulari. Klaus Iohannis ha anche sottolineato che attraverso i progetti offshore di gas naturale della Romania, la regione del Mar Nero diventa una vera e propria “tavola rotonda” di diplomazia energetica, un punto di riferimento di unità e cooperazione, che promuove la stabilità e la prosperità a lungo termine. E la transizione energetica, afferma il capo dello Stato, è attualmente un fattore chiave per un’economia sostenibile.

Leggi sulla giustizia – La Romania dovrebbe completare il processo avviato per l’applicazione delle raccomandazioni della Commissione di Venezia sulle leggi sulla giustizia e accelerare i propri sforzi per garantire consultazioni pubbliche efficaci prima dell’adozione della legislazione, raccomanda la Commissione Europea nella sua relazione annuale sullo stato di diritto, pubblicata oggi. Sebbene siano stati compiuti alcuni progressi in questo settore, l’Esecutivo dell’UE raccomanda a Bucarest di proseguire gli sforzi per garantire risorse umane adeguate al sistema giudiziario, tenendo conto degli standard europei. Un’altra raccomandazione è quella di adottare misure per garantire l’investigazione efficace e il perseguimento penale per reati nel sistema giudiziario, compresi gli atti di corruzione. L’Esecutivo dell’UE riconosce, tuttavia, che la Romania ha fatto alcuni progressi in questo senso. Il ministro romeno della Giustizia Alina Gorghiu afferma che il rapporto sullo stato di diritto in Romania è il migliore di finora. La conclusione principale della quinta edizione della relazione annuale della Commissione sullo Stato di diritto nei paesi membri è che questi ultimi e l’Unione nel suo complesso sono molto più preparati a individuare, prevenire e affrontare le sfide emergenti, il che contribuisce alla resilienza delle democrazie europee e sostiene la fiducia reciproca nell’UE, nonché il buon funzionamento del mercato unico.

Allerta detriti droni – L’Ispettorato generale romeno per le situazioni di emergenza ha emesso, ieri sera, un messaggio RO-ALERT per il nord della provincia di Tulcea (sud-est), informando la popolazione della possibilità che alcuni oggetti cadano dallo spazio aereo sul territorio vicino al confine con Ucraina. Il messaggio è stato diffuso dopo che le strutture con compiti di difesa e sorveglianza delle frontiere hanno notato diversi droni russi, coinvolti in attacchi alle infrastrutture ucraine, che si stavano avvicinando al confine romeno. Il Ministero della Difesa ha riferito che, attualmente, le sue squadre stanno continuando la ricerca di possibili resti di droni caduti sul territorio nazionale. La stessa fonte ha precisato che due aerei F-16 dell’aeronautica romena hanno volato nella zona per monitorare la situazione.

Importazioni gas – La Romania ha importato, nei primi cinque mesi dell’anno, una quantità di gas naturale superiore a 660mila tonnellate equivalenti di petrolio, quasi il 12% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, secondo l’Istituto nazionale di Statistica. Nell’intervallo menzionato si è registrato anche un leggero aumento della produzione nazionale, e la tendenza al rialzo si manterrà nei prossimi tre anni, secondo le stime della Commissione nazionale di previsioni, la quale afferma che le importazioni registreranno lievi diminuzioni fino al 2027.

Incidente a Leeds – Ritorneranno, temporaneamente, in famiglia i quattro figli di una famiglia romena presi in carico dai servizi sociali a Leeds, in Inghilterra. Secondo l’Autorità romena per la tutela dei diritti dell’infanzia e l’adozione, i quattro saranno affidati allo zio paterno. La decisione è stata presa da un tribunale del Regno Unito e, per ora, è valida solo durante le udienze e le indagini in corso. Giovedì scorso, nella città di Leeds, diversi romeni hanno iniziato una violenta protesta, nel contesto in cui le autorità britanniche hanno deciso che i quattro bambini sarebbero stati affidati alle cure dello stato, dopo che uno di loro si è presentato all’ospedale con un colpo alla testa.

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