17.07.2024 (aggiornamento)
Inflazione: tasso annuo nell’UE al 2,6% a giugno, 5,3% in Romania/ Fondi UE: Meccanismo per collegare l’Europa, finanziamenti da circa 260 per tre progetti di infrastruttura in Romania/ Allerta caldo: codici giallo, arancione e rosso anche domani nel sud della Romania
Newsroom, 17.07.2024, 19:40
Comunità Politica Europea – Il presidente Klaus Iohannis parteciperà domani alla quarta riunione della Comunità Politica Europea, che si svolgerà a Palazzo Blenheim nell’Oxfordshire, in Gran Bretagna. Lo ha annunciato oggi l’Amministrazione Presidenziale, indicando che le discussioni riguarderanno argomenti come la sicurezza in Europa, il sostegno all’Ucraina, le sfide legate alla migrazione, la protezione della democrazia e la promozione della sicurezza energetica. Durante i dibattiti, il capo dello stato affronterà temi attuali riguardanti l’ulteriore sostegno alla sovranità e all’integrità territoriale dell’Ucraina alla luce della guerra di aggressione della Russia. Klaus Iohannis parteciperà anche al gruppo di lavoro su energia e connettività, dove sottolineerà la necessità di un approccio equilibrato tra la transizione verde e la garanzia della sicurezza energetica a livello europeo e l’importante ruolo del Mar Nero nel garantire l’interconnettività energetica regionale, precisa inoltre il comunicato. Più di 40 capi di stato e di governo, nonché importanti leader europei e della NATO hanno annunciato la loro presenza alla riunione.
Inflazione – Il tasso di inflazione annua nell’Unione Europea si è attestato al 2,6% a giugno, in calo rispetto al 2,7% di maggio, mentre la Romania, che per cinque mesi è stata il paese con l’inflazione più alta nell’Unione, è stata superata dal Belgio il mese scorso. I dati pubblicati oggi dall’Eurostat indicano che, a giugno, gli stati UE con i tassi di inflazione annuali più bassi erano Finlandia (0,5%), Italia (0,9%) e Lituania (1%). Al contrario, i paesi membri dell’UE con i tassi di inflazione più elevati sono stati il Belgio (5,4%), la Romania (5,3%), la Spagna e l’Ungheria (entrambe con il 3,6%). Nel caso della Romania, l’Istituto Nazionale di Statistica (INS) aveva precedentemente informato che il tasso di inflazione su base annua è sceso a giugno al 4,94% dal 5,12% di maggio. La Banca Centrale di Romania ha rivisto al rialzo al 4,9% dal precedente 4,7% la previsione relativa all’inflazione per la fine di quest’anno.
Fondi UE – La Romania ha ricevuto finanziamenti per tre progetti infrastrutturali per un valore totale di quasi 260 milioni di euro, attraverso il Meccanismo per collegare l’Europa. Lo ha annunciato in un comunicato l’eurodeputata Adina Vălean, ex commissaria europea per i Trasporti. Uno dei progetti è Fast Danube 2, che riceverà oltre 195 milioni di euro e migliorerà le condizioni di navigabilità sul tratto comune del Danubio per Romania e Bulgaria. Inoltre, 45 milioni di euro sono stati concessi alla modernizzazione della ferrovia Valea Călugărească – Buzău. Secondo l’eurodeputata, la Romania, insieme alla Repubblica di Moldova e all’Ucraina, riceve quasi 14 milioni di euro per migliorare le infrastrutture ai valichi di confine di Galaţi, Giurgiuleşti e Reni. In questo bando, la Commissione Europea ha selezionato 134 progetti di trasporto su 408 candidature, la maggior parte dei quali sono progetti ferroviari e vie navigabili, si legge ancora nel comunicato.
Allerta caldo – La metà meridionale della Romania sarà interessata anche domani da allerte meteo gialla, arancione e rossa per canicola. Le temperature raggiungeranno i 41 gradi e l’indice di temperatura e umidità (ITU) supererà la soglia critica di 80 unità. Nel pomeriggio, aumenterà l’instabilità atmosferica e si avranno periodi di nuvolosità temporaneamente accentuata, piogge torrenziali, scariche elettriche e intensificazione del vento in montagna, al centro, nord-est, localmente nel sud e isolatamente nell’ovest. In alcune località le quantità d’acqua saranno notevoli, supereranno i 20…40 l/mq, e si verificheranno temporali e grandinate. Le temperature massime saranno comprese tra 27 e 41 gradi centigradi, mentre le minime tra 17 e 27 gradi.
Rimesse – Nel 2023, le rimesse dei romeni all’estero sono ammontate a 6,5 miliardi di euro, l’equivalente del 2% del PIL della Romania, secondo i dati della Banca Centrale. L’importo è inferiore solo dell’1,2% rispetto al valore degli investimenti esteri diretti attratti dalla Romania l’anno scorso, precisa la Banca Centrale. L’importo, che rappresenta un nuovo record, è più del doppio di quello registrato nel 2014. Nell’ultimo decennio, i romeni che sono andati a lavorare all’estero hanno inviato nel paese oltre 46,5 miliardi di euro, del 14,2% al di sotto del livello degli investimenti diretti esteri nello stesso periodo. La Gran Bretagna si conferma, per il secondo anno consecutivo, al primo posto nella classifica dei paesi di origine delle rimesse, con quasi un quarto del totale, ovvero 1,5 miliardi di euro. La Germania occupa la seconda posizione, con 1,4 miliardi di euro, seguita dall’Italia, con 800 milioni di euro, e dalla Spagna, con 400 milioni di euro. Secondo il Ministero degli Affari Esteri, nel 2021 più di 5,7 milioni di romeni avevano ufficialmente la residenza o il domicilio oltre confine. La maggior parte erano in Italia, oltre 1,1 milioni, in Spagna, oltre un milione, in Gran Bretagna, quasi 950.000, in Germania, oltre 800.000, e negli Stati Uniti d’America, circa 465.000.
Parlamento Europeo – Il nuovo Parlamento Europeo ha votato oggi la sua prima risoluzione, che riguarda il sostegno finanziario, umanitario e militare all’Ucraina per aiutarla a respingere gli attacchi della Russia. La risoluzione è stata integralmente sostenuta da popolari, socialdemocratici, liberali, verdi e conservatori. Intanto, prosegue la votazione sui 5 questori, sul numero e sulla composizione delle commissioni specializzate, nonché sulle delegazioni permanenti. Gli eurodeputati romeni Victor Negrescu dei Socialdemocratici e Nicolae Ştefănuţă dei Verdi sono stati eletti vicepresidenti dell’Eurocamera.
Test antidroga conducenti – Il Senato romeno, riunito oggi in sessione straordinaria, è stato informato sul ddl riguardante l’approvazione dell’ordinanza d’urgenza che permette la restituzione della patente ai conducenti che non ricevono in tempo i risultati degli esami del sangue dopo il test antidroga. L’ordinanza è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, ma, secondo le disposizioni costituzionali in materia di delega legislativa, non può entrare in vigore se non dopo essere stata sottoposta al dibattito in via d’urgenza alla Camera parlamentare competente. L’atto normativo è già stato distribuito alle commissioni specializzate del Senato per essere analizzato. Secondo l’ordinanza d’urgenza, se un conducente risulta positivo al test rapido antidroga e gli viene ritirata la patente, avrà il diritto di guidare nuovamente se non riceve, entro tre giorni, l’esito dei test effettuati nel laboratorio. L’ordinanza d’urgenza è stata recentemente adottata dal Governo, il quale ha indicato di aver risposto alle osservazioni della società civile relative agli errori risultati dai test rapidi antidroga.