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12.07.2024

Emergenza caldo: autorità romene si preparano a gestire effetti ondata caldo estremo / Test antidroga autisti: il Governo di Bucarest modifica ordinanza d'urgenza dopo critiche della società civile

12.07.2024
12.07.2024

, 12.07.2024, 14:51

Emergenza caldo – Sabato e domenica il centro, il nord e il sud-est della Romania saranno sotto allerta caldo in codice arancione, mentre il resto del Paese sarà in codice rosso. Si tratta dell’allerta più estesa di questo tipo emessa finora in Romania, e le temperature massime saranno comprese tra 37 e 41 gradi. A Bucarest a mezzogiorno ci saranno circa 40 gradi. Le autorità centrali e locali si stanno adoperando per gestire gli effetti dell’ondata di caldo estremo che si sta intensificando in tutto il Paese. In diverse località sono stati installati punti di pronto soccorso e di idratazione per aiutare i cittadini colpiti dal caldo estremo. A causa dell’ondata di caldo verranno introdotte limitazioni alla circolazione per il traffico pesante. I veicoli di peso superiore a 7 tonnellate e mezzo non potranno circolare questo fine settimana sulle autostrade e strade nazionali nelle 28 province soggette a codice rosso, dalle 10:00 alle 20:00.

Ordinanza test antidroga – Il Governo di Bucarest ha modificato l’ordinanza d’urgenza sui test antidroga per gli autisti, dopo che l’atto normativo è stato intensamente criticato dalla società civile. È stato deciso che se il risultato delle analisi biologiche dei laboratori di medicina legale non sarà pronto entro massimo 72 ore, i conducenti a cui è stata sospesa la patente potranno riottenere la patente. Le autorità hanno precisato che la polizia effettuerà test sui conducenti quando sarà evidente la presenza di sostanze vietate nel veicolo o sul conducente. Se i risultati finali dell’IML mostreranno la presenza di droga nel corpo, all’autista verrà ritirata nuovamente la patente di guida e dovrà affrontare i rigori della legge.

Emergenza orsi – La Camera dei Deputati di Bucarest è convocata lunedì in sessione straordinaria per adottare una serie di modifiche legislative riguardanti gli orsi nelle foreste romene. Le decisioni consentiranno, tra le altre cose, la caccia a quasi 500 orsi in aree in cui mettono a rischio la vita delle persone. Attualmente nelle foreste romene vivono circa 8.000 orsi, ma l’habitat naturale può fornire cibo solo alla metà di loro – ha detto a Radio Romania l’ex ministro dell’Ambiente Tánczos Barna. Il problema della riproduzione degli orsi e della loro presenza sempre più frequente nei centri abitati è stato rimesso in discussione dopo la tragedia della giovane donna uccisa tre giorni fa da un’orsa lungo un percorso turistico in montagna.

Fascicolo marcia dei minatori su Bucarest – L’ex primo ministro di sinistra della Romania, Petre Roman, si è presentato venerdì mattina presso la Procura generale per essere ascoltato nel caso della cosiddetta Marcia dei minatori su Bucarest del giugno 1990, in cui è accusato di aver commesso crimini contro l’umanità. In questo caso vengono perseguiti, tra gli altri, l’ex presidente romeno Ion Iliescu, l’ex vice primo ministro Gelu-Voican Voiculescu, l’ex direttore dell’Intelligence Virgil Măgureanu. La Procura deve rifare le indagini in questo caso, dopo che le prove raccolte dagli inquirenti sono state annullate in tribunale. I pubblici ministeri militari hanno sostenuto che, l’11 e il 12 giugno 1990, le autorità statali hanno deciso di sferrare un attacco violento contro i manifestanti in Piazza dell’Università a Bucarest, che esprimevano pacificamente le loro opinioni politiche, in contraddizione con quelle della maggioranza che formava il potere politico in quel momento. In questo attacco sarebbero stati coinvolti illegalmente le forze del Ministero dell’Interno, del Ministero della Difesa, dei Servizi segreti romeni, nonché più di 10.000 minatori e altri lavoratori provenienti da diverse zone del paese. Secondo la procura militare, l’attacco è avvenuto la mattina del 13 giugno 1990 e ha provocato la morte a colpi di arma da fuoco di quattro persone, due stupri, danni fisici o mentali nei confronti di 1.388 persone, la privazione dei diritti fondamentali alla libertà, per motivi politici, di un totale di 1.250 persone.

Stipendi – Lo stipendio netto medio in Romania è sceso a 5.118 lei (pari a circa 1.025 euro) nel maggio di quest’anno, 99 lei (-1,9%) in meno rispetto ad aprile 2024, secondo i dati pubblicati venerdì dall’Istituto Nazionale di Statistica (INS). Lo stipendio lordo medio è stato di 8.355 lei, 177 lei (-2,1%) in meno rispetto ad aprile 2024. I valori più alti dello stipendio netto medio sono stati registrati nel settore dei servizi informatici (comprese le attività di servizi IT) – 11.253 lei, e il più piccolo nella produzione di abbigliamento: 2.784 lei.

Musei – Il Museo Nazionale di Storia della Romania ospita per un mese il progetto CultMuse, attraverso il quale 14 volontari provenienti dai paesi dell’Unione Europea realizzano diverse attività attraenti per aiutare il pubblico a scoprire il mondo dei musei. I volontari provengono da Romania, Francia, Svezia, Estonia, Finlandia e Lettonia.

Calcio – La detentrice della Coppa di calcio della Romania, Corvinul Hunedoara (sud-ovest), ha sconfitto giovedì sera in trasferta, 4-0, il vicecampione ungherese, Paksi FC, nell’andata del primo girone preliminare di Europa League. La partita decisiva si giocherà giovedì 18 luglio in Romania. Corvinul è tornato nelle coppe europee dopo quattro decenni. Nella Coppa UEFA 1982-1983, i romeni sono stati eliminati al primo turno dal Grazer AK dell’Austria e al secondo turno dai bosniaci dell’FK Sarajevo. Ricordiamo che, martedì, il campione della Romania, l’FCSB, di Bucarest, ha sconfitto in trasferta la Virtus, di San Marino, per 7-1, nell’andata del primo turno preliminare di Champions League. La rivincita si giocherà la prossima settimana, a Bucarest.

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