Europa, focus sull’Ucraina
Gli stati occidentali sostengono l’Ucraina nella lotta contro la Russia e nella futura ricostruzione.
Leyla Cheamil, 12.06.2024, 10:53
La Russia è e rimarrà la minaccia più significativa e diretta alla sicurezza della NATO, e gli alleati lavoreranno su una strategia per contestare, costringere e contrastare la Russia, anche limitando la capacità di Mosca di ricostituire l’esercito. È questo il messaggio trasmesso ieri dai copresidenti del Summit B9 ospitato dalla capitale lettone Riga. Il vertice è stato presieduto dal capo dello stato romeno, Klaus Iohannis, dal presidente della Polonia, Andrzej Duda, e dal presidente della Lettonia, Edgars Rinkevics.
“Rimaniamo fermi nei nostri sforzi per sostenere la pressione internazionale sulla Russia, anche attraverso sanzioni e altre misure, quanto tempo la Russia continuerà le sue politiche e azioni ostili, comprese flagranti violazioni del diritto internazionale”, si legge nella dichiarazione congiunta firmata dalle tre massime cariche. Allo stesso tempo, essi hanno ribadito l’incrollabile sostegno all’Ucraina “indipendente e sovrana”. Il capo dello stato romeno ha precisato che per la Romania è importante che la postura di deterrenza della NATO sia molto forte e che la capacità di difesa sia totale.
“La Romania sostiene l’Ucraina, la Romania è con la NATO, con l’Ucraina, insieme agli altri alleati della NATO, finché sarà necessario”, ha sottolineato Klaus Iohannis. In questo contesto, ha annunciato che, la prossima settimana, il Consiglio Supremo di Difesa discuterà se la Romania darà o meno all’Ucraina un sistema militare Patriot. L’amministrazione Biden ha chiesto agli stati europei membri della NATO, che dispongono di questo tipo di sistemi, di valutare la possibilità di donarne alcuni all’Ucraina. La Germania ha già annunciato che ne darà uno a Kiev.
Lo scorso mese, Klaus Iohannis ha dichiarato, in riferimento alla possibile cessione di una batteria Patriot, che non accetta che il paese rimanga senza difesa antimissile e che, quindi, se la Romania cede qualcosa, dovrà ricevere qualcosa in cambio. A Berlino, gli alleati occidentali riuniti alla Conferenza internazionale per la ricostruzione dell’Ucraina, hanno promesso sostegno, ma occorre stabilire soluzioni concrete. Una sarebbe quella di stimolare gli investimenti in Ucraina.
Finora la Commissione Europea ha annunciato degli accordi con varie banche per 1,4 miliardi di euro e un pacchetto di assistenza da 1,9 miliardi. L’Italia ha annunciato 140 milioni di euro. La Germania e l’Ucraina hanno firmato una dichiarazione di intenti sul sostegno a Kiev dopo la guerra. Il cancelliere Olaf Scholz ha promesso all’Ucraina sistemi IRIS-T, missili e munizioni nei prossimi mesi, oltre a 100 missili Patriot, in un’iniziativa congiunta con la Danimarca, i Paesi Bassi e la Norvegia.
Anche la Romania offre aiuto. Presente alla conferenza di Berlino, il capo della diplomazia romena, Luminița Odobescu, ha dichiarato che Bucarest sostiene l’Ucraina con l’elettricità e lavora per migliorare l’interconnessione. La ministra ha precisato che Bucarest ha un approccio regionale, che comprende anche la Repubblica di Moldova.