Romania dopo elezioni amministrative ed europee
Il PSD e il PNL rimangono i partiti più importanti della Romania, dopo le elezioni amministrative ed europee svoltesi ieri.
Ştefan Stoica, 10.06.2024, 14:49
Gli elettori romeni hanno superato la prova più importante, quella della presenza, nella prima tappa della maratona elettorale di quest’anno: oltre 9,4 milioni di romeni hanno votato domenica alle elezioni per il Parlamento europeo e circa 9 milioni alle elezioni amministrative, così che l’affluenza alle urne in entrambi i casi ha superato il 50%. Secondo i dati presentati dall’Ufficio elettorale centrale, la maggior parte degli elettori ha tra i 45 e i 64 anni, il minor tasso di partecipazione spettando a quelli tra i 18 e i 24 anni, mentre le donne hanno votato in numero maggiore rispetto agli uomini. I partiti della coalizione di governo, PSD e PNL, hanno trovato la formula vincente nella gara per i seggi di eurodeputati, la loro lista congiunta essendo votata da più della metà dei cittadini che si sono recati alle urne. L’alleanza dei grandi partiti tradizionali è seguita, a grande distanza, dai sovranisti ultranazionalisti dell’AUR e dall’Alleanza della Destra Unita, creata intorno all’USR. L’UDMR è l’ultima della lista delle forze politiche che invieranno i loro rappresentanti all’Europarlamento.
Anche il voto politico nel Paese conferma la supremazia dei socialdemocratici e dei liberali, che hanno vinto, in quest’ordine, il maggior numero di consigli regionali. Sono seguiti, sempre a grande distanza, dall’AUR e dalla Destra Unita. In questo panorama dominato abbondantemente dai partiti tradizionali, Bucarest ostinatamente fa una nota discordante. La carica di sindaco generale è stata vinta dal sindaco in carica, l’indipendente Nicuşor Dan, con oltre il 40% dei voti. La socialdemocratica Gabriela Firea sperava di tornare alla guida della Capitale, ma ha perso categoricamente. Anche Cristian Popescu Piedone era un aspirante alla carica di sindaco generale. Ha perso, ma ha raggiunto i suoi obiettivi veramente realizzabili: ha inviato il PUSL (partito umanista social-liberale) al Consiglio Generale e suo figlio al Municipio del quinto rione della Capitale. A Cluj, il liberale Emil Boc ha ottenuto il 6° mandato, a Timişoara è stato confermato Dominic Fritz, dell’USR, Craiova continuerà ad essere amministrata dalla socialdemocratica Lia Olguţa Vasilescu, e Costanza avrà al timone sempre il liberale Vergil Chitac.
L’assetto politico nella prospettiva delle elezioni presidenziali e politiche nella stagione elettorale autunno-inverno dipende in larga misura dai risultati delle elezioni amministrative ed europee. Per quanto riguarda il voto per l’Europa, la Reuters ha osservato che negli ex paesi comunisti l’estrema destra ha avuto meno successo che in Occidente. I partiti di estrema destra e di destra radicale hanno vinto le elezioni in Francia, dove hanno provocato un terremoto politico, ma anche in Austria e Italia, e si sono piazzati secondi in Germania e nei Paesi Bassi. L’euro si è già deprezzato rispetto al dollaro e Bloomberg ritiene che il peggioramento delle preoccupazioni politiche in Europa potrebbe esercitare nuove pressioni sulla moneta unica.