06.06.2024 (aggiornamento)
Governo: via libera ad aumento stipendio minimo lordo a 3.700 lei/Europee: aperti seggi elettorali nei Paesi Bassi/MO: il presidente romeno, Klaus Iohannis, tra i 17 capi di stato firmatari della dichiarazione a sostegno dell'accordo di cessate il fuoco nel conflitto Israele-Hamas
06.06.2024, 20:02
Governo – Via libera del Governo di Bucarest, all’incremento del salario minimo lordo a livello nazionale da 3.300 a 3.700 lei (l’equivalente di circa 740 euro), a partire dal 1° luglio. Si stima che ne beneficeranno oltre 1,8 milioni di dipendenti. D’altra parte, sale da 200 a 300 lei la somma dello stipendio minimo esclusa dalla tassazione. L’Esecutivo ha inoltre varato una bozza con modifiche alla legge sulla cittadinanza romena. Secondo il Ministero della Giustizia, l’azione è necessaria per la modernizzazione del quadro giuridico, per il processo di adesione al programma Visa Waiver degli Stati Uniti, nonchè per raggiungere alcuni obiettivi assunti nel PNRR. Tra i nuovi provvedimenti figurano la digitalizzazione delle procedure, per seguire online lo stato dei fascicoli, l’introduzione di una carta di cittadinanza e la conferma biometrica dell’identità del titolare attraverso l’immagine del volto e le impronte digitali.
MO – Il presidente romeno Klaus Iohannis è uno dei 17 capi di stato firmatari della dichiarazione congiunta a sostegno dell’accordo di cessate il fuoco nel conflitto Israele-Hamas. È tempo che la guerra finisca e questo accordo rappresenta il punto di partenza necessario, sottolinea la dichiarazione. I firmatari esortano le due parti ad accettare il piano del presidente americano Joe Biden, che prevede, in una prima fase, una tregua di 6 settimane, accompagnata dal ritiro israeliano dalle aree densamente popolate della Striscia di Gaza, il rilascio di alcuni ostaggi israeliani tenuti da Hamas, nonchè di alcuni prigionieri palestinesi. Nella seconda fase, i cui dettagli devono essere ancora stabiliti, seguirebbe un cessate il fuoco permanente e la liberazione di tutti gli ostaggi.
Elezioni – Si sono aperti oggi i seggi elettorali nei Paesi Bassi, il primo Paese a votare per le europee, in programma dal 6 al 9 giugno. Nei prossimi giorni, nei 27 stati membri dell’Unione Europea voteranno circa 370 milioni di persone. Gli analisti anticipano una crescita sensibile dei partiti di estrema destra ed euroscettici, alla luce del malconento causato dall’aumento del costo della vita, dall’immigrazione o dalle politiche verdi sempre più impopolari. Come nella maggior parte degli stati dell’Unione, anche in Romania si vota domenica per il Parlamento Europeo, simultaneamente con le amministrative. Alla Romania spettano 33 mandati di eurodeputato, numero direttamente proporzionale con la popolazione del Paese.
Investimenti – All’aeroporto internazionale di Cluj-Napoca (nord-ovest della Romania) è stato inaugurato un nuovo terminal, che consente la riconfigurazione dei flussi Schengen e non Schengen. Il progetto, cofinanziato dall’Unione Europea per un valore di 346 milioni di euro, consentirà la crescita della capacità di trattamento dei passeggeri fino a 4,5 milioni di persone all’anno. Sempre a Cluj sono iniziati i lavori per la seconda linea metropolitana costruita in Romania dopo quella di Bucarest. Si tratta di una rete che avrà la capacità di trasportare tra i 15.000 e i 20.000 passeggeri all’ora. Le prime fermate saranno ultimate entro il 2026, mentre l’intero progetto sarà inaugurato nel 2031. I lavori sono cofinanziati dall’Unione Europea, attraverso il PNRR.
Libro – La Romania si annovera tra i partecipanti all’83esima edizione della Fiera del Libro di Madrid, con uno stand nazionale e 20 eventi letterari. La presenza della Romania a questo importante evento è organizzata dall’Istituto Culturale Romeno, attraverso il Centro Nazionale del Libro, con il sostegno del Ministero della Cultura e dell’Ambasciata di Romania nel Regno di Spagna. Tra i protagonisti si annoverano gli scrittori Gabriela Adameşteanu, Eugen Barz, Aura Christi, Nichita Danilov, Cristian Fulaş, Miguel Gane, Stejărel Olaru, Radu Paraschivescu, Radmila Popovici, Andreea Răsuceanu e Corina Sabău, giornalista di Radio Romania Internazionale.