“Sicurezza per le persone – Protezione per gli orsi”, alle Terme di Tuşnad
La località Le Terme di Tușnad (Băile Tușnad) mira a diventare la prima città bear smart in Romania e un modello per tutta l’Europa.
Ana-Maria Cononovici, 04.06.2024, 10:47
La località Le Terme di Tușnad (Băile Tușnad) mira a diventare la prima città bear smart in Romania e un modello per tutta l’Europa. Perciò, nel mese di maggio è stato lanciato un nuovo progetto per migliorare il rapporto uomo-orso. In tal senso, nell’ambito del Progetto Pilota “Sicurezza per le persone – Protezione per gli orsi” sono stati acquistati e installati 16 contenitori anti-orso per la spazzatura. Cristian-Remus Papp, Coordinatore del Dipartimento per la Fauna Selvatica, WWF-Romania (World Wide Fund for Nature), ci racconta da dove è nata l’idea di questo progetto: “Stiamo parlando di una comunità che si trova proprio su un corridoio ecologico che viene utilizzato dagli orsi soprattutto per spostarsi, motivo per cui ci sono parecchie interazioni. E sappiamo benissimo che si tratta di un’area storicamente abituata alla presenza dell’orso, ma il numero dei danni è aumentato parecchio negli ultimi anni. Per questo motivo abbiamo concentrato la nostra attenzione su quest’area e vogliamo dimostrare che applicando misure concertate, con il pieno coinvolgimento delle parti interessate, possiamo ridurre il livello di questi conflitti e cercare di moltiplicare le soluzioni anche in altre comunità.”
Imecs Istvan, ecologista, coordinatore della squadra del progetto alle Terme di Tuşnad, ha aggiunto quali novità sono emerse nella gestione del rapporto uomo-orso: “Una prima novità è che siamo riusciti ad attaccare un collare GPS a un orso che è ancora visibile in questi giorni sulla strada che porta al lago di Sant’Anna. È una femmina di 4 anni e ci siamo prefissi di poter seguire i suoi movimenti di notte o al mattino per vedere dove va, come influisce sulla presenza delle persone e per osservare il suo atteggiamento nei confronti degli umani. E studiare un po’ anche l’effetto dei turisti sull’esemplare. Parallelamente a questa attività, siamo riusciti a entrare in contatto con un’azienda slovacca, che ha prodotto vari tipi di contenitori anti-orso per la spazzatura. Un rappresentante del Parco Nazionale dei Tatra ha partecipato alla nostra conferenza dell’anno scorso, “Tuşnad Ecobear Fest”, una conferenza tematica, e durante la conferenza il rappresentante ci ha mostrato che questi contenitori vengono utilizzati nel Parco Nazionale dei Tatra e nelle aree attorno al parco. Ci siamo proposti di acquistarne alcuni tipi per la città di Tuşnad e di recente abbiamo capito che siamo i primi nel Paese a testare questi modelli. È una situazione interessante perché gli orsi potrebbero insegnarci come usare i bidoni della spazzatura al livello di una destinazione turistica.”
Cristian-Remus Papp, Coordinatore del Dipartimento per la Fauna Selvatica, WWF-Romania (World Wide Fund for Nature), ha aggiunto: “Finora i risultati sono abbastanza promettenti. Se nel 2021 si sono registrati oltre 40 danni a livello comunitario, l’anno scorso è stato possibile ridurre a zero questi conflitti. La situazione si è ripetuta anche quest’anno, non è stato registrato alcun conflitto. Se facciamo riferimento alle statistiche, nel 2021 sono state registrate oltre 220 chiamate e l’anno scorso solo 8. Siamo riusciti a intervenire in tempo, anche attraverso un migliore monitoraggio degli orsi problematici e della loro posizione. La squadra d’intervento è stata appoggiata. D’altra parte, stiamo cercando di trovare altri componenti. Certo, è necessario investire in questa parte di monitoraggio degli orsi che potrebbero creare problemi, ma allo stesso tempo collaborare anche con la comunità. In tal senso, siamo riusciti ad acquistare una serie di contenitori anti-orso per la spazzatura, prodotti in Slovacchia, che sono stati testati lì e funzionano. È importante vedere come funzionano nel contesto delle Terme di Tuşnad, è chiaro che sono necessari anche altri modelli, fino a raggiungere quello stato in cui tutte le persone usano adeguatamente questi contenitori e gli orsi sono, dopo tutto, scoraggiati dall’entrare a cercare cibo dentro.”
Nonostante l’utilizzo di questi contenitori sia semplice e intuitivo, gli specialisti coinvolti nel progetto hanno voluto assicurarsi che le istruzioni per l’uso fossero comprese da tutti. Perciò hanno preparato una serie di istruzioni dettagliate per chi li utilizzerà, gente del posto e turisti. Imecs Istvan, ecologista, coordinatore della squadra del progetto alle Terme di Tuşnad, ha precisato: “Quello che sappiamo per certo è che, se i rifiuti sono ben chiusi, gli orsi non riusciranno a raggiungere. Quello che non sappiamo è se la popolazione li utilizzerà come previsto o accetterà questo cambiamento, perché i cambiamenti sono molto difficili da accettare. Ed è per questo che ne abbiamo presi solo alcuni pezzi, per vedere se le persone li usano correttamente e, in tal caso, ci siamo proposti di cambiare l’intera gestione dei rifiuti nella località. Crediamo che se sono stati efficaci in un parco nazionale, saranno adatti anche per noi, ma dobbiamo dare il tempo alle persone di familiarizzarsi con il loro utilizzo e poi speriamo di avere buoni risultati.”
Altri tre collari dovranno essere applicati ad altri esemplari di orso, e Imecs Istvan ci assicura che da settembre non c’è stato nemmeno un Ro-Alert in città, anche se la cittadina si trova in una zona boscosa.
È una buona occasione per comprendere e trasmettere al pubblico le sfide della convivenza uomo-orso e le modalità con cui le parti interessate si preoccupano di superarle.