Destinazioni inedite nella provincia di Vâlcea
La provincia di Vâlcea è conosciuta soprattutto per i suoi monasteri, alcuni risalenti a qualche centinaio di anni fa, ma anche per le stazioni termali di Olăneşti, Govora e Călimăneşti-Căciulata che attirano turisti in tutte le stagioni.
Ștefan Baciu, 02.04.2024, 07:00
Sita a sud dei Carpazi Meridionali, la provincia di Vâlcea si stende dalle creste alte delle montagne fino al limite tra le colline subcarpatiche e la Pianura Romena. La provincia è attraversata dal fiume Olt, uno dei più lunghi fiumi della Romania, che, scorrendo verso il Danubio, ha scavato tra i Monti Făgăraş e i Monti Lotrului, modellando delle gole di una straordinaria bellezza. La provincia di Vâlcea è conosciuta soprattutto per i suoi monasteri, alcuni risalenti a qualche centinaio di anni fa, ma anche per le stazioni termali di Olăneşti, Govora e Călimăneşti-Căciulata che attirano turisti in tutte le stagioni.
La provincia di Vâlcea ha anche alcune destinazioni inedite, che non sono visitate da moltissimi turisti. Costin Corboianu, una guida turistica sperimentata, sta cercando di mettere in risalto questi luoghi. Cerca sempre luoghi nella natura, obiettivi di interesse storico e culturali, non sempre inseriti in un circuito turistico conosciuto, ma che hanno un fascino particolare: „Vâlcea è una delle province con il maggiore potenziale turistico in Romania. In primo luogo, nella provincia di Vâlcea abbiamo un unico obiettivo di patrimonio UNESCO del sud della Romania, il Monastero di Hurezi, fatto costruire da Constantin Brâncoveanu. Sempre nella provincia di Vâlcea c’è una località del tutto particolare. Si chiama Firijba. Sebbene sia attestata nei documenti attorno all’anno 1850, ci sono molte leggende nella zona secondo le quali sarebbe il villaggio più antico della Romania. È sito in una zona del tutto speciale, nella località di Popești, Vâlcea. Anche la sua architettura è inedita. Non ho visto da nessun’altra parte in Romania un’architettura così. Certo, come tutti i villaggi romeni, non è molto popolato. L’accesso si può fare con macchine di fino a 3,5 tonnellate fino al centro della città, la strada è asfaltata. Possiamo camminare sulle stradine del villaggio, che non è molto grande e ammirare un’architettura del tutto particolare. Le case, nella loro maggior parte case vecchie, assomigliano molto alle case del Museo del Villaggio. Essendo costruite in una zona montana, gli artigiani hanno pensato i tetti delle case più aguzzi, poiché c’erano tante precipitazioni e inverni nevosi. Tetti aguzzi hanno anche gli annessi intorno alle case.”
Costin Corboianu ha fatto una raccomandazione ai turisti che arriveranno a Firijba: „Molto vicino a Firijba c’è una chiesetta di legno. È chiamata la Chiesa di legno Orsi. Pare sia stata eretta intorno all’anno 1757. Era in pessime condizioni, ma in 10 anni, il comune, alcune associazioni e un architetto hanno rifatto la chiesetta. È affrescata sia all’interno che all’esterno e nel 2021 è stata insignita del Premio Europa Nostra. Vale la pena visitarla, è un monumento salvato dalla comunità.”
Anche il bacino viticolo di Drăgăşani potrebbe rappresentare un’attrattiva come anche le abitazioni fortificate, le cule di Măldăreşti. Inoltre, la località di Horezu, situata a poca distanza dal Monastero Hurezi, è anch’essa un’attrattiva, in quanto è considerata la capitale della ceramica romena.