31.03.2024
Schengen: dal 31 marzo Romania entra ufficialmente con le frontiere aeree e marittime / Pasqua: celebrazioni anche per i circa 1.300.000 fedeli cattolici e protestanti in Romania
Newsroom, 31.03.2024, 17:24
Schengen – La Romania è entrata ufficialmente nell’area Schengen con le frontiere aeree e marittime dal 31 marzo. Sul mare, i controlli non vengono eliminati, ma semplificati. Le persone che volano da o verso gli Stati membri Schengen non dovranno più sottoporsi al controllo di frontiera. In aeroporto, dopo aver superato i controlli di sicurezza, i passeggeri si dirigeranno direttamente alle porte d’imbarco, senza fermarsi ai filtri della polizia di frontiera, dove prima venivano controllati i documenti di viaggio e si formavano code talvolta piuttosto lunghe. Va ricordato che insieme alla Romania è entrata nello spazio Schengen aereo e marittimo anche la Bulgaria. Attualmente, 27 stati europei sono membri a pieno titolo dell’accordo di Schengen, mentre Romania e Bulgaria sono stati membri con diritti parziali. I controlli territoriali al confine rimarranno in vigore, a causa dell’opposizione dell’Austria al fatto che i due paesi diventino membri a pieno titolo dello spazio Schengen. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore e si è congratulata con i due paesi per questo risultato e ha assicurato che le discussioni proseguiranno quest’anno, con l’obiettivo di eliminare i controlli anche alle frontiere terrestri interne.
Pasqua cattolica – I cristiani cattolici e protestanti hanno celebrato, oggi, il primo giorno di Pasqua. In Romania, paese a maggioranza ortodossa, circa 1.300.000 persone hanno celebrato la Resurrezione di Gesù Cristo. In una lettera pastorale, l’arcivescovo metropolita cattolico di Bucarest, Aurel Percă, ha affermato che, purtroppo, il canto di gioia della Pasqua proclamata dalla Chiesa contrasta con le grida che provengono da tante situazioni dolorose, sempre più frequenti nel mondo, come le guerre, le ingiustizie, le disuguaglianze e la povertà. Dal suo canto, il presidente della Romania, Klaus Iohannis, ha scritto, in un messaggio, che “la Pasqua ci offre l’opportunità di stare insieme ai nostri cari e ci ricorda che siamo sempre accompagnati dall’amore e dal potere divino.” Quest’anno la Pasqua cade per i cattolici e protestanti cinque settimane prima di quella ortodossa, celebrata il 5 maggio.
Ora legale – Anche la Romania è passata, nella notte di sabato verso domenica, all’ora legale. Gli orologi sono stati spostati avanti di un’ora e le 3:00 sono diventate le 4:00. Oggi è il giorno più corto dell’anno. Con il passaggio all’ora legale, la differenza tra l’ora ufficiale della Romania e l’ora universale è di tre ore. Il provvedimento durerà quasi sette mesi, fino al 27 ottobre. Gli stati membri dell’Unione Europea avevano tempo fino al 2021 per comunicare se volevano adottare permanentemente l’ora legale o quella solare. Tuttavia la discussione è ancora aperta.
Nato – Il Parlamento di Bucarest si riunirà martedì, in sessione congiunta, per celebrare i 20 anni dall’adesione della Romania alla NATO e i 75 anni di esistenza della NATO. Il 2 aprile riccorrono esattamente due decenni da quando la bandiera romena è stata ufficialmente issata nel quartier generale della NATO a Bruxelles. Il 29 marzo gli strumenti di ratifica erano stati depositati presso il Dipartimento di Stato americano a Washington.
Agricoltura – L’anno scorso, la Romania si è classificata al secondo posto nell’UE, dopo la Francia, nella produzione di semi di girasole, perdendo la prima posizione, occupata nel 2022 – secondo l’INS. Lo scorso anno la produzione è stata inferiore, rispetto al 2022, del 3,7%. Come area coltivata a girasole, il Paese resta al primo posto. Per quanto riguarda la superficie coltivata a patate, la Romania è rimasta nel 2023 al sesto posto e al nono posto in termini di produzione, dopo paesi come Germania, Francia, Olanda, Polonia.
Greggio – La Romania è stata, anche nel 2023, il principale fornitore di prodotti petroliferi per la Repubblica di Moldova – lo rilevano i dati centralizzati dall’Agenzia nazionale per la regolamentazione energetica di Chisinau. L’anno scorso, la Repubblica di Moldova ha importato quasi 1.000.000 di tonnellate di gasolio, benzina e gas liquefatto, in aumento del 6,6% rispetto al 2022 e registrando una completa ripresa del mercato dei prodotti petroliferi dopo le crisi consecutive del 2020-2022 generate dall’emergenza COVID-1 e dallo scoppio della guerra in Ucraina – affermano gli esperti nel campo energetico citati da Radio Chisinau. Il prodotto petrolifero più importato è stato il gasolio, con un peso pari a quasi il 75%. La Russia, che era uno dei maggiori fornitori di prodotti petroliferi per il mercato moldavo, ha esportato, lo scorso anno, quantità insignificanti di gasolio nella Repubblica di Moldova, solo l’1,7% del totale.
Pallamano – CS Minaur Baia Mare (nord-ovest della Romania) si è qualificato per le semifinali della competizione di pallamano maschile della EHF European Cup, nonostante sia stato sconfitto sabato sera in trasferta dalla squadra austriaca Bregenz Handball per 30-28 nel ritorno dei quarti di finale. Il vice campione della Romania aveva vinto il turno per 37-31. In semifinale, Minaur affronterà Valur Reykjavik (Islanda), che ha eliminato lo CSA Steaua Bucarest, con una doppia vittoria. Il 2 aprile i campioni del CS della Dinamo Bucarest incontreranno in trasferta i danesi del Bjerringbro Silkeborg, nel ritorno degli spareggi della EHF European League. La Dinamo ha vinto, in casa, con 37-34. Le vincitrici dei quarti di finale giocheranno le Final Four (semifinali, finali).