Architetti di Bucarest, Leonida Negrescu e Jean Monda
Due nomi importanti di architetti si ritrovano agli ingressi negli edifici della borghesia bucarestina, si tratta di Leon Schwartz oppure Leonida Negrescu e di Jean Monda.
Steliu Lambru, 29.03.2024, 16:46
Facendo una passeggiata nei quartieri di Bucarest dove si sono conservate le vecchie abitazioni borghesi, scopriamo la loro architettura e gli architetti che le hanno progettate. Dalle scritte sulle lapidi di marmo esistenti sul muro di una casa o di un condominio, il passante viene a sapere come si chiamava colui che ha progettato l’edificio. Due nomi importanti di architetti si ritrovano agli ingressi negli edifici della borghesia bucarestina, si tratta di Leon Schwartz oppure Leonida Negrescu e di Jean Monda. Felicia Waldman insegna storia degli ebrei di Romania presso l’Università di Bucarest e ci ha parlato della biografia e dei progetti dei due architetti, appartenenti a generazioni diverse. Il primo, in ordine cronologico, era proprio di Bucarest: “Leon Schwartz nacque nel 1857 a Bucarest. Studiò presso la Scuola di Strade e Ponti e nel 1879 partì per Parigi, dove frequentò la Scuola di Belle Arti, la sezione di architettura. Fu fortemente influenzato dalla personalità di Charles Garnier, il creatore dell’Opera di Parigi e il più forte rappresentante dello stile del Secondo Impero. Nel 1887 ottenne il diploma di architetto. Fu assunto come sotto-ispettore dei lavori presso la Scuola Centrale di Parigi e ispettore generale dei lavori agli immobili del quartiere parigino Lussemburgo. Nel 1888 tornò a Bucarest e fu assunto come architetto-capo presso le Ferrovie Romene. Fu un’eccezione, poiché era ebreo e non c’erano molti casi del genere. Contribuì anche alla costruzione delle darsene dei porti di Brăila e Galați e nei successivi 7 anni lavorò come architetto presso il Ministero dei Culti e della Pubblica Istruzione, di nuovo una prima. Nel 1895 si ritirò per dedicarsi ai lavori privati.”
Leon Schwartz ha progettato alcuni begli edifici della Bucarest di prima del 1945. Felicia Waldman: “Costruì diversi edifici emblematici a Bucarest, tra i quali il Jockey Club, l’Accademia Commerciale, l’Albergo Splendid, che oggi non esiste più, il negozio di musica Orfeo, tutti su Calea Victoriei, tutti demoliti durante il regime comunista. Ma progettò anche edifici che resistettero al passare del tempo e al succedersi dei regimi politici come le Arene Romane del parco Carlo, un anfiteatro per gli spettacoli, la scuola per ragazze La Fraternità del Tempio Corale, dove oggi si trova la sede della Federazione delle Comunità Ebraiche di Romania. Per i suoi meriti, Schwartz si annoverò tra i primi ebrei a ricevere la cittadinanza romena nominale nel 1894. Morì nel 1931 e venne sepolto nel cimitero Filantropia di Bucarest di cui aveva progettato la cappella.”
Il secondo architetto, Jean Monda, non era di Bucarest, ma non fu meno importante per la città. Felicia Waldman: “Jean Monda nacque a Ploiești nel 1900. Frequentò il Politecnico di Milano e tornò nel 1924 con un’educazione artistica tipica di quegli anni, caratterizzata da uno stile art déco austero e da un modernismo moderato. Si stabilì a Bucarest e cominciò a ricevere sempre più ordinazioni di investimenti immobiliari da un gran numero di ebrei con gusti raffinati, influenzati dalla moda dell’architettura occidentale. Nel 1932 costruì per Soli Gold una casa in via Armenească. Monda collaborò anche con l’ingegnere ebreo Jean Berman per il quale progettò una casa sulla via Logofăt Luca Stroici, nel 1930. Queste case esistono ancora a Bucarest. Sempre nel 1930 progettò anche il proprio condominio sulla via Tudor Arghezi, dove abitò nell’appartamento n.2 per tutto il resto della sua vita. Nella seconda metà degli anni 1930, Monda cominciò a insegnare corsi di architettura. Nel periodo della seconda guerra mondiale, fu docente presso il Dipartimento di Architettura del Collegio Ebraico, un’università particolare fondata dalla comunità ebraica nel momento in cui gli studenti ebrei non ebbero più accesso all’istruzione nel sistema statale.”
Il nome di Monda compare spesso sulle lapidi in marmo delle case di Bucarest ed è già un classico della storia dell’architettura romena. Felicia Waldman: “Dopo il 1948, dopo che tutte le sue proprietà furono confiscate, Monda non progettò più nulla, dopo che, in precedenza, in meno di due decenni, aveva costruito più di 25 immobili eleganti, risultati evidenti di un ottimo professionista e di una persona di grande talento. Scrisse testi di architettura, pubblicando una serie di articoli e 5 volumi, dopo una prima monografia apparsa nel 1940. Molti degli edifici progettati da Monda possono essere identificati ancora oggi poiché hanno sulla facciata una lapide sulla quale sono menzionati il suo nome e l’anno della costruzione. Monda progettò anche edifici a uso multiplo come il cinema Regal e il bar Colos, costruiti negli anni 1927 e 1930 sul viale Elisabeta, ma poi demoliti. Costruì anche l’immobile della sala spettacoli Frascati, il teatro Constantin Tănase di oggi, e i condomini dove ci sono i cinema Eforie nel 1945-1946 e Studio nel 1946-1948 sul viale Magheru.”
Leon Schwartz oppure Leonida Negrescu e Jean Monda sono nomi importanti per chi è curioso di conoscere la storia dell’aspetto di Bucarest. E le lapidi di marmo all’ingresso degli edifici che hanno costruito sono testimoni credibili.