Accordo sulla legge europea per la libertà dei media
Il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno raggiunto un accordo sulla forma definitiva della legge europea per la libertà dei media.
Ştefan Stoica, 28.03.2024, 11:31
La futura legge obbligherà, per la prima volta, i paesi membri a garantire l’indipendenza editoriale dei media pubblici, attraverso finanziamenti sostenibili e prevedibili, alla luce delle preoccupazioni relative alla politicizzazione. Il documento stabilisce un quadro legislativo generalmente valido per tutti gli stati membri, che le legislazioni nazionali devono rispettare. Le nuove norme garantiranno anche il diritto dei cittadini ad avere accesso a informazioni diverse. Il primo obbligo degli stati membri è quello di garantire l’indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione nel campo dei mass media, quelle che possono interferire con l’attività dei giornalisti.
La legge prevede anche l’obbligo per le aziende media di rendere visibili i propri azionisti, in modo che il pubblico e le altre compagnie mediatiche sappiano chi è il finanziatore e se può esserci un collegamento tra la politica editoriale e determinati interessi. D’altro canto, i fornitori pubblici di servizi media dovranno essere finanziati attraverso procedure trasparenti e obiettive, e i fondi stanziati dovrebbero essere sostenibili e prevedibili. I fornitori di servizi di media avranno inoltre l’obbligo di informare il pubblico sui fondi ricevuti a titolo di pubblicità statale e sugli aiuti finanziari statali, anche da paesi non UE.
Un punto essenziale riguardante il lavoro è che i giornalisti non siano obbligati da alcuna autorità o istituzione a rivelare l’identità di una fonte che costituisce la base delle informazioni pubblicate, anche attraverso mezzi quali la detenzione, l’applicazione di sanzioni, la perquisizione di uffici o l’installazione di software di sorveglianza intrusiva sui propri dispositivi elettronici. Il Parlamento Europeo ha aggiunto significative garanzie per le situazioni in cui può essere utilizzato lo spyware. La loro autorizzazione sarà rilasciata caso per caso da un’autorità giudiziaria ai fini dell’accertamento di reati gravi passibili di pena detentiva. Anche in tali situazioni, gli interessati avranno il diritto di essere informati dopo l’inizio della sorveglianza e potranno impugnarla in sede giudiziaria.
Non in ultimo, gli eurodeputati hanno previsto un meccanismo che impedisca alle grosse piattaforme online, come Facebook, X (ex Twitter) o Instagram, di limitare arbitrariamente o rimuovere contenuti mediatici indipendenti. La tedesca Sabine Verheyen (PPE) ricordava che la libertà di stampa è minacciata in tutto il mondo, l’Europa compresa, e ha evocato l’assassinio di giornalisti a Malta e in Slovacchia, nonché le minacce alla libertà di stampa in Ungheria. La legge, ha sottolineato, è la nostra risposta a questa minaccia, tutela il duplice ruolo dei media di industria e di guardiano della democrazia. Da parte sua, l’eurodeputata romena Ramona Strugariu (Renew), relatrice della Commissione per le libertà civili, ha dichiarato che le nuove norme sono una risposta a chi vuole trasformare i mass media nei propri strumenti di propaganda o diffondere notizie false e destabilizzare le nostre democrazie.