Chiarimenti pre-elettorali
Il medico Cătălin Cîrstoiu è stato designato come candidato comune della coalizione di governo PSD-PNL per il Comune di Bucarest.
Roxana Vasile, 20.03.2024, 10:54
Mancano circa due mesi e mezzo alle elezioni europee e amministrative accorpate. Il 9 giugno, i romeni aventi diritto di voto saranno chiamati alle urne per eleggere sia i loro rappresentanti nel Parlamento europeo che quelli nelle amministrazioni delle località in cui vivono. Per l’Eurocamera, il PSD e il PNL, al governo in Romania, hanno deciso poche settimane fa di presentare una lista comune di candidati, nonostante le differenze dottrinali e l’appartenenza a gruppi politici europei diversi.
Per le amministrative, invece, se inizialmente avevano annunciato che ciascuno avrebbe presentato le proprie liste, ora i socialdemocratici e i liberali cercano candidati comuni per alcune località. È il caso della capitale Bucarest, dove, dopo lunghe trattative che a un certo punto sembravano fallire, la coalizione di governo ha deciso di sostenere il medico Cătălin Cîrstoiu, attualmente direttore dell’Ospedale Universitario di Bucarest, per la carica di sindaco generale. Cîrstoiu non aderirà a nessuno dei due partiti e sarà sostenuto come indipendente nella corsa elettorale.
Per ironia della sorte, i presidenti delle organizzazioni PSD e PNL di Bucarest, Gabriela Firea e Sebastian Burduja, entrambi infelici aspiranti allo status di candidato al Comune, dovranno accontentarsi di essere i coordinatori politici della campagna elettorale dei due partiti a Bucarest. I socialdemocratici e i liberali annunceranno anche i candidati comuni per i sei rioni della Capitale. Secondo alcune fonti politiche, i liberali dovrebbero avere candidati nei rioni 1 e 6, e i socialdemocratici nei rioni 2, 3, 4 e 5.
Buon medico e manager di ospedale, ma illustre sconosciuto in politica, Cătălin Cîrstoiu si contenderà il Comune della Capitale con l’ultranoto ma controverso Cristian Popescu Piedone, del Partito Umanista Social-Liberale o con Nicuşor Dan, il sindaco in carica di Bucarest, apprezzato da alcuni, aspramente criticato da altri, sostenuto dall’Alleanza elettorale Destra Unita, formata da USR, PMP e dalla dissidenza liberale Forza della Destra.
L’Alleanza Destra Unita potrà partecipare alle elezioni del 9 giugno in questa formula, convalidata in via definitiva ieri dall’Alta Corte di Cassazione e Giustizia. Alla fine della settimana scorsa, l’Ufficio Elettorale Centrale aveva respinto il protocollo per la costituzione dell’Alleanza, motivando che nel registro dei partiti politici Cristian Diaconescu figurava come presidente del PMP, mentre l’atto costitutivo della Destra Unita è stato firmato da Eugen Tomac in rappresentanza del PMP. Secondo i leader dei partiti che compongono l’Alleanza elettorale, la decisione dell’Alta Corte è un atto di giustizia contro un abuso inammissibile in una democrazia.