09.03.2024
Roşia Montană: Romania vince causa intentata dalla compagnia canadese Gabriel Resources/Elezioni: via libera del Governo ad accorpamento europee con amministrative
Newsroom, 09.03.2024, 20:54
Roşia Montană – In seguito alla decisione della Corte Arbitrale Internazionale di Washington, la Romania ha vinto la causa Roşia Montană intentata dalla società Gabriel Resources nel 2015. Lo Stato romeno non dovrà pagare alcun tipo di risarcimento al gruppo canadese, ma riceverà oltre 1 milione di euro, 30 milioni di lei (circa 6 milioni di euro) e più di 1 milione di dollari per le spese legali e i costi del procedimento arbitrale. La decisione è una sorprendente, dopo che nelle ultime settimane alcuni politici della maggioranza avevano inviato segnali secondo cui la Romania si aspettava di perdere il processo. Il presidente Klaus Iohannis ha accolto con favore il successo della Romania, congratulandosi con le squadre di specialisti impegnate nella causa. “Sarebbe stato ingiusto che ogni dipendente e pensionato di questo paese sia penalizzato per gli errori di alcuni politici che hanno agito contro gli interessi del paese”, ha dichiarato, dal canto suo, il primo ministro socialdemocratico, Marcel Ciolacu. La decisione favorevole è stata raggiunta soprattutto grazie al lavoro svolto dagli esperti del Ministero delle Finanze guidati da Marcel Boloş, ha sottolineato il leader del PNL, Nicolae Ciucă. Dall’opposizione, il presidente dell’USR, Cătălin Drula, accusa la coalizione di governo PSD-PNL di aver impaurito la Romania per settimane con una campagna tossica secondo la quale sarà costretta a pagare miliardi di euro. La decisione può essere contestata nei prossimi quattro mesi. Gabriel Resources, azionista maggioritario di Roşia Montană Gold Corporation, ha fatto causa contro lo Stato romeno, invocando perdite di miliardi di dollari a causa del fatto che l’amministrazione di Bucarest ha deciso di bloccare l’estrazione dell’oro, dopo di che, sostengono i canadesi, erano già stati fatti investimenti importanti. Grazie agli iter della Romania, dal 2021 Roşia Montană è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, bloccando in questo modo ogni tentativo ulteriore di riprendere lo sfruttamento.
Elezioni – Via libera del Governo di Bucarest all’ordinanza d’urgenza riguardante l’organizzazione delle elezioni del prossimo 9 giugno. Il documento stabilisce ufficialmente lo svolgimento delle elezioni europee simultaneamente con le amministrative. Secondo le autorità, lo svolgimento accorpato delle due consultazioni elettorali comporta numerosi vantaggi e potrebbe anche motivare i cittadini a recarsi alle urne. Il presidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Toni Greblă, ha spiegato che l’accorpamento delle elezioni rispetta la Costituzione, le disposizioni della Commissione di Venezia, nonchè la legislazione specifica. Un sistema informatico, gestito dal Servizio di Telecomunicazioni Speciali, sarà utilizzato per monitorare la presenza al voto e per prevenire il voto illegale.
Sicurezza stradale – La Commissione Europea ha pubblicato i dati preliminari relativi alle vittime degli incidenti stradali per lo scorso anno. Circa 20.400 persone hanno perso la vita in incidenti stradali, dell’1% in meno rispetto al 2022. Nonostante alcuni progressi ottenuti nel 2019, pochi stati membri si trovano sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo dell’UE e delle Nazioni Unite di dimezzare le vittime degli incidenti stradali entro il 2030, informa la Commissione Europea. Dal 2019, il numero delle vittime è leggermente diminuito in Spagna, Francia e Italia, ma è aumentato in Irlanda, Lettonia, Paesi Bassi, Slovacchia e Svezia. La classifica generale non è cambiata in modo significativo, con le strade più sicure rilevate in Svezia (22 morti per milione di abitanti) e Danimarca (27). Bulgaria (82) e Romania (81) hanno riportato i tassi più alti di vittime per incidenti stradali nel 2023. La media dell’UE è di 46 morti per un milione di abitanti.
9 marzo – I fedeli cristiani hanno celebrato oggi i 40 santi martiri condannati a morte per congelamento nel lago di Sebaste. Sempre oggi è anche la Giornata dei Prigionieri Politici Anticomunisti del periodo 1944-1989, occasione in cui nelle chiese sono state organizate messe alla memoria di coloro che hanno sofferto durante la dittatura comunista. La giornata è dedicata a tutti coloro che hanno combattuto, la maggior parte di loro fino alla morte, sopportando terribili tormenti nelle prigioni comuniste. A Timisoara (ovest), presso il Memoriale della Rivoluzione del 1989, ha aperto i battenti la mostra “Il fenomeno Pitesti – il vero volto del comunismo in Romania”, che presenta la cronologia delle azioni violente compiute dal regime comunista nella prigione di Pitesti, dove oltre 600 prigionieri politici, la maggiorparte studenti, sono stati torturati tra il 1949 e il 1952.
Turismo – Nel 2023, il turismo nell’UE ha superato il livello antecedente alla pandemia. Secondo un rapporto Eurostat, lo scorso anno il numero di pernottamenti trascorsi in unità ricettive turistiche nello spazio europeo ha registrato un aumento dell’1,4% rispetto al 2019. La Slovacchia e la Repubblica Ceca hanno registrato gli incrementi maggiori, con un aumento di quasi il 30% rispetto al 2022. Seguono Romania e Paesi Bassi, con crescite del 23%, mentre la Croazia ha registrato l’aumento più modesto. I dati Eurostat rilevano una ripresa del turismo all’interno dell’Unione a partire dall’estate del 2022, tendenza generalizzata lo scorso anno, quando si era registrato un aumento record, di quasi 3 miliardi, del numero di pernottamenti in alberghi e agriturismi.