Calendario elettorale completo
I romeni saranno chiamati alle urne tre volte quest'anno, per eleggere il presidente, il Parlamento, i rappresentanti a Bruxelles e le autorità locali.
Sorin Iordan, 29.02.2024, 17:28
I romeni si recheranno alle urne tre volte quest’anno, hanno deciso i leader della coalizione governativa PSD-PNL. Saranno chiamati ad eleggere il nuovo capo dello stato, i rappresentanti all’Eurocamera, al Parlamento di Bucarest e, non ultimi, i sindaci e i consiglieri locali. Le prime elezioni sono previste per il 9 giugno, quando si terranno insieme le europee e amministrative. Tre mesi dopo, il 15 settembre, si svolgerà il primo turno delle elezioni presidenziali e, se necessario, il secondo turno il 29 settembre.
La composizione del Parlamento romeno verrà decisa l’8 dicembre, quando si terranno le politiche. Per i romeni all’estero, la coalizione di governo intendeva organizzare in due giorni le elezioni per il Parlamento europeo. I politici hanno, però, rinunciato a questa opzione, perché, dicono, ciò avrebbe violato il diritto costituzionale dei romeni del paese, che avrebbero avuto solo un giorno per esprimere la volontà politica. Invece, l’orario di apertura dei seggi elettorali è stato prolungato dalle 21:00 alle 22:00, e in alcuni casi si potrà votare fino a mezzanotte.
Il presidente dell’Autorità Elettorale Permanente, Toni Greblă, ha annunciato che oltre 30.000 esperti elettorali sono preparati per le elezioni di quest’anno. A suo avviso, dal punto di vista istituzionale, la Romania è preparata a far fronte a quest’anno, che ha definito atipico. “Perché dicevo che quest’anno è atipico? Perché tutti i tipi di elezioni – europee, amministrative, politiche e presidenziali – si svolgono praticamente in soli sei mesi e per questo motivo organizzativo e da altri punti di vista non sarà molto facile, perché al di là delle elezioni, la vita continua e bisogna comunque portare avanti le attività quotidiane di ogni cittadino, affinché la vita delle persone non ne soffra”, ha detto Toni Greblă.
Per quanto riguarda la fiducia dei romeni nel processo elettorale, il capo dell’AEP ha detto che le elezioni saranno organizzate in modo trasparente, rispettando il principio dell’equidistanza con tutti i concorrenti politici, affinché il risultato sia quello desiderato dalla maggioranza degli elettori.
Alle precedenti elezioni presidenziali, svoltesi nel 2019, hanno votato oltre 10 milioni di romeni, pari al 54,86% del totale degli iscritti nelle liste elettorali permanenti, di cui circa 945.000 romeni all’estero. Nello stesso anno si sono svolte anche le elezioni per il Parlamento europeo, alle quali hanno votato oltre 8,9 milioni di romeni e l’affluenza alle urne è stata del 49,02%.
Un anno dopo, nel 2020, poco più di 5,9 milioni di connazionali hanno partecipato alle elezioni per il Parlamento della Romania, con un’affluenza alle urne del 33,24%. E sempre nel 2020 si sono svolte anche le amministrative, alle quali hanno votato 8,4 milioni di romeni, ovvero il 46,02% degli aventi diritto.