Il tesoro della Romania a Mosca
La Banca Centrale romena lancia una campagna di lobby internazionale per la restituzione dell'oro romeno confiscato da Mosca durante la Prima Guerra Mondiale.
Mihai Pelin, 21.11.2023, 13:58
La Banca Centrale romena lancerà una serie di eventi con cui intende ribadire che la Romania ha un diritto di rivalsa pienamente valido dal punto di vista storico e giuridico sul tesoro romeno evacuato a Mosca. Il progetto parte dalla constatazione che allestero, anche tra i decisori europei, il problema del Tesoro romeno è rimasto largamente sconosciuto, perciò un primo passo sarà quello di informare i parlamentari europei e portare questo tema allattenzione della comunità internazionale.
La Banca Centrale ha attuato costantemente, dal 1991, una strategia volta a presentare allopinione pubblica interna ed esterna la questione del tesoro inviato a Mosca durante la Prima Guerra Mondiale e poi sequestrato dallUnione Sovietica, ha dichiarato il governatore della Banca Centrale romena, Mugur Isărescu, in un seminario su questo tema organizzato recentemente presso la sede della Banca Centrale. Lui ha aggiunto che questanno, quando ricorrono i 107 anni dallevacuazione del tesoro della Romania a Mosca, la Banca Centrale si propone di rilanciare il processo atto a far conoascere a livello internazionale la questione del Tesoro romeno.
Mugur Isărescu: “Il tesoro della Banca Centrale, il tesoro doro evacuato a Mosca, depositato in un paese alleato, con gli appositi documenti, in base a un accordo internazionale riconosciuto e convalidato dalla storia, rimane lunico caso in cui la riserva aurea monetaria è affidata con documenti in regola e con tutte le garanzie del depositario che verrà restituita in qualsiasi momento, su richiesta del proprietario, e in cui questi obblighi assunti, secondo tutte le norme e consuetudini internazionali, non sono stati ulteriormente rispettati.”
Mugur Isărescu ha sottolineato che la Banca Centrale della Romania ha intrapreso costantemente azioni per il recupero del tesoro, che sono culminate nel riconoscimento, nellambito della commissione mista romeno-russa dedicata alla discussione di questo tema, del fatto che i documenti presentati dalla parte romena rappresentano documenti autentici, con valore di trattato internazionale, che certificano il deposito da parte della Romania in Russia, a Mosca, dei beni del suo tesoro, compreso quello della Banca Centrale. Presso la Banca Centrale, esiste, dal 1922, un dossier contenente tutti i documenti originali relativi allevacuazione del tesoro romeno, dossier passato nel tempo da un governatore allaltro, inclusivamente durante il periodo comunista.
Durante la Prima Guerra Mondiale, a causa della difficile situazione sul fronte, la Banca Centrale prese misure per proteggere il suo tesoro. Secondo i documenti ufficiali, in totale, nel dicembre 1916 e luglio 1917, la Banca Centrale romena depositò a Mosca 91,48 tonnellate di oro fino, nonché i gioielli della regina Maria. Nellottobre 1917 i bolscevichi guidati da V. I. Lenin presero il potere e nel gennaio 1918 il Consiglio dei commissari del popolo annunciò la rottura delle relazioni diplomatiche con la Romania, larresto del ministro romeno a Pietrogrado e la confisca del tesoro romeno depositato a Mosca. Le attuali riserve della Banca Centrale sono solo leggermente più grandi delloro romeno conservato a Mosca, cioè 103,6 tonnellate, per un valore stimato di 5,6 miliardi di euro.