Una nuova riunione per la Repubblica di Moldova
I partner occidentali ribadiscono il loro fermo sostegno alla Repubblica di Moldova (ex-sovietica, a maggioranza romenofona).
Bogdan Matei, 18.10.2023, 13:01
Lo dicono in ugual misura i diplomatici occidentali e gli esperti di geopolitica: la Repubblica di Moldova è il più vulnerabile tra i Paesi confinanti con l’Ucraina invasa dalle truppe russe. Nelle classifiche di specialità, è quotata come uno degli stati più poveri del continente. Non fa parte di alcuna alleanza militare, poiché una Costituzione desueta, adottata tre decenni fa, stipula una totale neutralità. La regione secessionista pro-russa Transnistria (est) è uscita, de facto, già dal 1992, dal controllo delle autorità centrali. La capitale Chişinău è piena di agenti di Mosca, arrivati persino al Parlamento. In altre parole, lo stato non potrebbe sopravvivere senza l’assistenza dei partner occidentali.
Giovedì, a Chişinău si è svolta la quarta edizione della Piattaforma di sostegno per la Repubblica di Moldova, creata, l’anno scorso, su iniziativa della confinante Romania, di Francia e Germania, per aiutare al superamento delle crisi e degli effetti generati dall’aggressione russa in Ucraina. Vi hanno partecipato circa 50 delegati, ministri degli Esteri dei Paesi dell’UE e rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni finanziarie internazionali. La presidente pro-occidentale Maia Sandu, che ha ospitato l’evento, ha ricordato che la Moldova è riuscita a superare un inverno molto difficile, ad aiutare i numerosi rifugiati ucraini, nonché la propria popolazione, vulnerabile di fronte alle bollette salatissime dell’energia, e a rafforzare le proprie istituzioni, sullo sfondo di un’aggressione ibrida del Cremlino. Lei ha paragonato il sostegno che i partner esterni hanno offerto e continuano a offrire a Chişinău con un lavoro collettivo della comunità, un’antica usanza nella tradizione romena, in cui i vicini si riunivano per aiutarsi tra di loro.
Con l’aiuto degli amici, la Repubblica di Moldova è più preparata per quest’inverno, e il ricatto energetico della Russia è fallito” — ha puntualizzato la presidente moldava, citata dai corrispondenti di Radio Romania a Chişinău. Lei ammette che, sebbene la Repubblica di Moldova sia diventata più forte nella lotta contro la disinformazione e contro la guerra ibrida della Russia, le minacce non sono state ancora superate, e Mosca cercherà di influenzare le elezioni amministrative previste il mese prossimo, utilizzando denaro sporco.
Presente alla riunione, il capo della diplomazia francese, Catherine Colonna, ha sottolineato l’importanza del sostegno europeo alla Repubblica di Moldova, di cui godono, a lungo termine, sia la popolazione che l’economia. L’infrastruttura, la connettività e le riforme strutturali sono la chiave per l’avvicinamento all’Unione Europea — ha sottolineato Catherine Colonna. Anche la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock, ha affermato che la piattaforma di sostegno per la Repubblica di Moldova è un’iniziativa di successo, che è riuscita a mobilitare fondi esteri in poche settimane e ad aiutare i cittadini a superare la crisi energetica e quella provocata dalle ondate di profughi ucraini.