Aumento del salario minimo in Romania
In Romania, il salario minimo aumenterà del 10% e arriverà ai 3300 lei.
Ştefan Stoica, 29.09.2023, 10:59
Come annunciato quando ha assunto la responsabilità sul pacchetto legislativo fiscale e di bilancio, il Governo di Bucarest ha deciso ieri di aumentare del 10% lo stipendio minimo da 3.000 a 3.300 lei lordi al mese, l’equivalente di 660 euro. I beneficiari saranno più di 1,8 milioni di dipendenti che svolgono la loro attività soprattutto nei trasporti, nel commercio e nel settore delle PMI. La crescita mira a proteggere i redditi di tutti i dipendenti, stimolare l’occupazione, aumentare il potere d’acquisto e ridurre il lavoro in nero. Ne beneficeranno anche altre categorie sociali, i cui redditi sono calcolati in base al valore del salario minimo, come le persone con disabilità e coloro che guadagnano da attività indipendenti e dai diritti di proprietà intellettuale.
Questo Governo non rinuncerà alla priorità di aumentare il salario minimo e desideriamo un ulteriore passo di crescita nel 2024 di cui discuteremo con le parti sociali, ha dichiarato il premier Marcel Ciolacu. D’altra parte, il primo ministro ha insistito sul fatto che in Romania il salario minimo non dovrebbe diminuire in seguito all’applicazione delle riforme fiscali e di bilancio per le quali il Governo ha assunto la responsabilità davanti al Parlamento. Per questo motivo, l’Esecutivo ha deciso di ritirare la bozza di ordinanza sull’aumento del salario minimo nell’edilizia, poichè i salari in questo settore sarebbero diminuiti dopo l’introduzione dei contributi alla sanità. Di conseguenza, i dipendenti dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’industria alimentare rimangono con lo stesso salario minimo e senza pagare i contributi alla sanità.
I calcoli presentati giovedì mattina dal Ministero delle Finanze indicano che, in seguito all’introduzione dei contributi alla sanità per tutti i dipendenti, il salario minimo netto nell’edilizia, nell’agricoltura e nell’industria alimentare sarebbe stato diminuito. Tutti noi, io in particolare, abbiamo promesso che ciò non accadrà e su questo non sono d’accordo. Nessun salario minimo netto potrà diminuire. Di conseguenza, abbiamo deciso di togliere dall’ordine del giorno l’ordinanza riguardante queste categorie. I ministeri competenti rianalizzeranno il testo. Fino allora, tutti i salari nell’edilizia, nell’agricoltura e nell’industria alimentare rimarranno gli stessi. In altre parole, non saranno intaccati, poichè sono ancora esenti dai contributi alla sanità, ha detto Marcel Ciolacu.
Inizialmente, il Governo intendeva aumentare il salario minimo nell’edilizia da 4.000 a 4.500 lei lordi, ovvero circa 900 euro. Il Blocco Nazionale Sindacale ha proposto al Governo la crescita dello stipendio minimo nell’edilizia a 4.600 lei lordi e nell’agricoltura a 3.500 lei lordi. Entrambe le misure potranno essere adottate tramite ordinanze d’urgenza. La nuova forma dell’ordinanza potrebbe essere inclusa sull’ordine del giorno della riunione del Governo della prossima settimana, e intanto il Ministero delle Finanze rifarà i calcoli.